Religioni
Il Giovedì Santo a Cerignola, la tradizione dei Sepolcri si rinnova
L’usanza di incontrarsi per “fare i Sepolcri” è rimasta inalterata nel tempo
Cerignola - mercoledì 5 aprile 2023
Ci sono tradizioni così connaturate al tessuto sociale di un paese da restare immutate nel tempo, nonostante gli anni e gli accadimenti. La religione e il folklore a Cerignola sono legati a doppio filo, e durante la Settimana Santa questo legame si fa ancora più forte e visibile.
Il Giovedì Santo, nello specifico, la Chiesa celebra l'Ultima Cena di Gesù con gli Apostoli, a cui segue la Lavanda dei piedi di Cristo ai "dodici". Tra di loro, anche Giuda Iscariota, che di lì a poco l'avrebbe tradito.
A Cerignola, come in altri paesi del Sud Italia, vi è l'usanza di visitare i Sepolcri. Ogni Chiesa, infatti, addobba un altare come Sepolcro di Cristo, dinanzi al quale celebrare momenti di preghiera collettiva, come preparazione in vista della Passione di Gesù.
"Andiamo a fare i Sepolcri" è la frase che caratterizza i giorni immediatamente precedenti il Giovedì Santo, la pronunciano adulti, ragazzi e bambini.
Ci si incontra a tarda serata (quest'anno le Chiese cittadine hanno scelto di spostare in avanti la suggestiva celebrazione religiosa della Lavanda dei Piedi intorno alle 20.00, per consentire anche alle persone che lavorano di potervi partecipare) e si comincia il giro delle chiese cittadine.
Secondo la tradizione, il numero di sepolcri visitati deve essere dispari.
Il giovedì sera, quindi, si vedono comitive intere di persone con bambini anche piccoli a seguito, che percorrono a piedi il centro storico, dove è concentrato il maggior numero di edifici religiosi.
I Sepolcri diventano occasione di incontri, di "struscio" per le vie cittadine, di chiacchierate lunghissime all'interno delle Chiese, dove c'è sempre puntualmente qualcuno che, piccato, richiama al silenzio.
Anni fa le Chiese erano pure passerelle sulle quali mostrare look insoliti o eccessivamente eleganti, o luoghi ideali per rivedere persone che tornavano in città per le feste pasquali.
In pochi, per la verità, hanno l'abitudine di restarsene in raccoglimento davanti al Santissimo Sepolcro allestito al Giovedì Santo. Ci sono gruppi parrocchiali, però, che istituiscono momenti di preghiera con i fedeli.
Alcuni Sepolcri sono particolarmente belli, curati nei minimi particolari, ed anche scenografici. Fioccano quindi le foto con i cellulari, anche se non è il massimo della buona educazione.
"Devo inviare le foto a mia cognata che vive al Nord, lì non si usa fare tutto questo", aveva risposto così una signora dopo essere stata ripresa per una foto scattata in Chiesa.
A Cerignola tutti pronti per i Sepolcri di domani sera. La tradizione continua, e pur con le sue contraddizioni tra sacro e profano, è così bella e sentita che nessuno si sogna di rinunciarvi.
Il Giovedì Santo, nello specifico, la Chiesa celebra l'Ultima Cena di Gesù con gli Apostoli, a cui segue la Lavanda dei piedi di Cristo ai "dodici". Tra di loro, anche Giuda Iscariota, che di lì a poco l'avrebbe tradito.
A Cerignola, come in altri paesi del Sud Italia, vi è l'usanza di visitare i Sepolcri. Ogni Chiesa, infatti, addobba un altare come Sepolcro di Cristo, dinanzi al quale celebrare momenti di preghiera collettiva, come preparazione in vista della Passione di Gesù.
"Andiamo a fare i Sepolcri" è la frase che caratterizza i giorni immediatamente precedenti il Giovedì Santo, la pronunciano adulti, ragazzi e bambini.
Ci si incontra a tarda serata (quest'anno le Chiese cittadine hanno scelto di spostare in avanti la suggestiva celebrazione religiosa della Lavanda dei Piedi intorno alle 20.00, per consentire anche alle persone che lavorano di potervi partecipare) e si comincia il giro delle chiese cittadine.
Secondo la tradizione, il numero di sepolcri visitati deve essere dispari.
Il giovedì sera, quindi, si vedono comitive intere di persone con bambini anche piccoli a seguito, che percorrono a piedi il centro storico, dove è concentrato il maggior numero di edifici religiosi.
I Sepolcri diventano occasione di incontri, di "struscio" per le vie cittadine, di chiacchierate lunghissime all'interno delle Chiese, dove c'è sempre puntualmente qualcuno che, piccato, richiama al silenzio.
Anni fa le Chiese erano pure passerelle sulle quali mostrare look insoliti o eccessivamente eleganti, o luoghi ideali per rivedere persone che tornavano in città per le feste pasquali.
In pochi, per la verità, hanno l'abitudine di restarsene in raccoglimento davanti al Santissimo Sepolcro allestito al Giovedì Santo. Ci sono gruppi parrocchiali, però, che istituiscono momenti di preghiera con i fedeli.
Alcuni Sepolcri sono particolarmente belli, curati nei minimi particolari, ed anche scenografici. Fioccano quindi le foto con i cellulari, anche se non è il massimo della buona educazione.
"Devo inviare le foto a mia cognata che vive al Nord, lì non si usa fare tutto questo", aveva risposto così una signora dopo essere stata ripresa per una foto scattata in Chiesa.
A Cerignola tutti pronti per i Sepolcri di domani sera. La tradizione continua, e pur con le sue contraddizioni tra sacro e profano, è così bella e sentita che nessuno si sogna di rinunciarvi.