Attualità
Il Decreto Rilancio approvato dal Consiglio dei Ministri
25 miliardi e 600 milioni per cassa integrazione e bonus lavoratori autonomi, tax credit di 500 euro alle famiglie, Reddito di emergenza, scuola, ricerca
Italia - giovedì 14 maggio 2020
10.05
55 miliardi di euro per rilanciare diversi settori della vita del Paese, garantire ammortizzatori sociali alle fasce più abbienti, denaro da utilizzare in questa delicatissima fase di crisi economica provocata dall'emergenza sanitaria in atto. A comunicarlo nella serata di ieri in conferenza stampa il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte
IL PROVVEDIMENTO NEL DETTAGLIO
In diretta TV il Premier ha spiegato che circa «25 miliardi e 600 milioni di euro andranno a rifinanziare cassa integrazione guadagni e bonus per i lavoratori autonomi». Conte ha altresì parlato di un sostegno concreto alle imprese in difficoltà e alle famiglie mediante una tax credit di 500 euro da spendere in strutture ricettive, nell'ottica di una ripartenza anche del settore. A questo provvedimento va associato il cosiddetto "Reddito di emergenza" per quei nuclei familiari che non superino la soglia dei 15.000 euro annui.
Quanto alla scuola, Conte ha annunciato un investimento del Governo per 1 miliardo e 250 milioni circa, per la digitalizzazione e la messa in sicurezza degli istituti, che dovranno inevitabilmente divenire posti molto sicuri in cui far tornare i nostri figli. Pronte assunzioni e concorsi per inserire nel mondo della scuola 16.000 docenti.
Sostegno sarà dato anche alle imprese medie e piccole, soprattutto nel settore della ristorazione, attraverso l'eliminazione della TOSAP, la tassa di occupazione di suolo pubblico, un sostegno agli affitti dei locali e soldi a fondo perduto che partiranno da 2.000 euro in su e che riguarderanno varie tipologie di aziende medio-piccole. Nel Decreto Rilancio è previsto un corposo taglio delle tasse, fino a 4 miliardi, per le imprese che hanno un fatturato fino a 250 milioni di euro.
Il Primo Ministro ha anche annunciato che il Governo ha pagato circa l'85% delle Casse Integrazioni e Guadagni e circa l'80% dei bonus lavoratori autonomi.
Quanto a questi ultimi ed ai professionisti iscritti alle gestioni separate INPS, Conte ha chiarito che «arriveranno 600 euro subito, perché saranno dati a chi ne ha già beneficiato. Spero possano arrivare nelle prossime ore, quando il decreto sarà pubblicato sulla Gazzetta ufficiale. In seguito - ha quindi spiegato - ci riserviamo di integrarli con un ristoro fino a 1000 euro».
Durante la conferenza stampa, la Ministra dell'Agricoltura, Teresa Bellanova, ha annunciato in lacrime un punto da lei definito «fondamentale per la mia storia personale», vale a dire «l'emersione dei rapporti di lavoro, Da oggi gli sfruttati non saranno più invisibili», ha annunciato, facendo riferimento anche alla regolarizzazione dei lavoratori stranieri. Per la titolare del Dicastero, «lo Stato oggi dimostra di essere più forte del caporalato».
Nel Decreto ci sono infine anche 1 miliardo e 400 milioni per l'università e la ricerca.
NESSUNO SPOSTAMENTO TRA REGIONI
Sollecitato dalla stampa, Conta ha dichiarato che non saranno ancora consentiti spostamenti tra regioni, come sollecitato dagli stessi Enti locali al fine di evitare una nuova impennata nella curva epidemiologica. Possibile che si giunga ad una riapertura dei confini regionali dal 1° giugno. Tutto dipenderà dal numero dei contagi.
Conte ha infine annunciato che il prossimo provvedimento preso in materia di libera circolazione delle persone non sarà più un Decreto del Presidente del Consiglio, bensì un Decreto Legge.
IL PROVVEDIMENTO NEL DETTAGLIO
In diretta TV il Premier ha spiegato che circa «25 miliardi e 600 milioni di euro andranno a rifinanziare cassa integrazione guadagni e bonus per i lavoratori autonomi». Conte ha altresì parlato di un sostegno concreto alle imprese in difficoltà e alle famiglie mediante una tax credit di 500 euro da spendere in strutture ricettive, nell'ottica di una ripartenza anche del settore. A questo provvedimento va associato il cosiddetto "Reddito di emergenza" per quei nuclei familiari che non superino la soglia dei 15.000 euro annui.
Quanto alla scuola, Conte ha annunciato un investimento del Governo per 1 miliardo e 250 milioni circa, per la digitalizzazione e la messa in sicurezza degli istituti, che dovranno inevitabilmente divenire posti molto sicuri in cui far tornare i nostri figli. Pronte assunzioni e concorsi per inserire nel mondo della scuola 16.000 docenti.
Sostegno sarà dato anche alle imprese medie e piccole, soprattutto nel settore della ristorazione, attraverso l'eliminazione della TOSAP, la tassa di occupazione di suolo pubblico, un sostegno agli affitti dei locali e soldi a fondo perduto che partiranno da 2.000 euro in su e che riguarderanno varie tipologie di aziende medio-piccole. Nel Decreto Rilancio è previsto un corposo taglio delle tasse, fino a 4 miliardi, per le imprese che hanno un fatturato fino a 250 milioni di euro.
Il Primo Ministro ha anche annunciato che il Governo ha pagato circa l'85% delle Casse Integrazioni e Guadagni e circa l'80% dei bonus lavoratori autonomi.
Quanto a questi ultimi ed ai professionisti iscritti alle gestioni separate INPS, Conte ha chiarito che «arriveranno 600 euro subito, perché saranno dati a chi ne ha già beneficiato. Spero possano arrivare nelle prossime ore, quando il decreto sarà pubblicato sulla Gazzetta ufficiale. In seguito - ha quindi spiegato - ci riserviamo di integrarli con un ristoro fino a 1000 euro».
Durante la conferenza stampa, la Ministra dell'Agricoltura, Teresa Bellanova, ha annunciato in lacrime un punto da lei definito «fondamentale per la mia storia personale», vale a dire «l'emersione dei rapporti di lavoro, Da oggi gli sfruttati non saranno più invisibili», ha annunciato, facendo riferimento anche alla regolarizzazione dei lavoratori stranieri. Per la titolare del Dicastero, «lo Stato oggi dimostra di essere più forte del caporalato».
Nel Decreto ci sono infine anche 1 miliardo e 400 milioni per l'università e la ricerca.
NESSUNO SPOSTAMENTO TRA REGIONI
Sollecitato dalla stampa, Conta ha dichiarato che non saranno ancora consentiti spostamenti tra regioni, come sollecitato dagli stessi Enti locali al fine di evitare una nuova impennata nella curva epidemiologica. Possibile che si giunga ad una riapertura dei confini regionali dal 1° giugno. Tutto dipenderà dal numero dei contagi.
Conte ha infine annunciato che il prossimo provvedimento preso in materia di libera circolazione delle persone non sarà più un Decreto del Presidente del Consiglio, bensì un Decreto Legge.