Attualità
Il cortometraggio “Dolceamaro” di Sara Strafile di Cerignola ufficialmente iscritto ai Premi David di Donatello 2024
L’aspirante regista cerignolana si è da poco laureata presso l’Accademia delle Belle Arti di Foggia
Cerignola - giovedì 2 novembre 2023
13.59
Il cinema è un settore affascinante, che piace tanto ai giovani creativi perché stimola immaginazione e fantasia. Per alcuni in particolare rappresenta uno sbocco professionale interessante in cui esprimere se stessi e la propria personalità.
Una giovane cerignolana, Sara Strafile, ha da poco conseguito il Diploma accademico di primo livello con il massimo dei voti in Cinema, Fotografia e Audiovisivo presso l'Accademia di Belle Arti di Foggia, dove attualmente sta proseguendo gli studi in Cinema e New Media Art.
A Sara, aspirante regista, abbiamo rivolto alcune domande per conoscerla meglio, visto che ha già avuto modo di realizzare alcuni lavori filmici interessanti.
"Sono stata finalista al Premio Nazionale delle Arti 2022 con un video sui disturbi alimentari, proiettato presso l'Accademia di Belle Arti di Lecce, e in seguito anche in Albania. Ho lavorato su diversi set, rivestendo vari ruoli, come ad esempio assistente alla fotografia o seconda operatrice di camera", ha dichiarato.
Sara, hai realizzato un cortometraggio dal titolo "Dolceamaro" iscritto ai prestigiosi Premi David di Donatello: di cosa si tratta?
"Mi è stato proposto di occuparmi della regia di questo cortometraggio da Giovanni Casalino, che ne ha scritto la sceneggiatura. Si tratta della mia prima esperienza come regista, quindi sono abbastanza emozionata nel parlarne. Il corto è stato girato a Monte Sant'Angelo e a Manfredonia. E' un progetto realizzato da alcuni giovani che condividono la stessa passione per il cinema, oltre al regista Stefano Simone che si è occupato del montaggio".
Cosa ne pensi della proposta di alcuni attori, come Favino e Germano, di introdurre l'insegnamento di cinema e recitazione nelle scuole?
"Sono assolutamente d'accordo. Il cinema è un mezzo che insegna ad esprimere se stessi, le proprie idee, e a mostrare il mondo in qualsiasi modo lo si voglia fare. Inoltre si parla proprio di cultura che dovrebbe far parte del bagaglio di tutti, soprattutto perché se ripenso a quando ho iniziato mi sembrava un mondo così lontano da me, e oggi invece grazie allo studio e alla conoscenza posso muovere i miei primi passi. Il cinema secondo me insegna proprio a vivere, a saper cogliere la bellezza in ogni cosa e provare a raccontarla".
Hai dei registi di riferimento a cui ti ispiri particolarmente?
"No, non ne ho nessuno in particolare. Io amo guardare i film, osservare come ogni regista racconta la realtà, e da ognuno di essi apprendo sempre qualcosa di diverso, il che che mi aiuta giorno dopo giorno a creare un mio stile personale".
Ci diresti tre aggettivi che useresti per definire il lavoro di regista?
"Travolgente, creativo, ambizioso".
Qual è l'ultimo film che hai visto al cinema, e che ti ha colpito in modo particolare?
"Sicuramente "C'è ancora domani" di Paola Cortellesi, nelle sale in questi giorni (n.d.r.), che tra l'altro rappresenta il suo debutto alla regia".
Prima di salutare Sara, le abbiamo chiesto di aggiornarci sul cortometraggio in gara ai David di Donatello e sui suoi prossimi lavori filmici. Ad maiora!
Una giovane cerignolana, Sara Strafile, ha da poco conseguito il Diploma accademico di primo livello con il massimo dei voti in Cinema, Fotografia e Audiovisivo presso l'Accademia di Belle Arti di Foggia, dove attualmente sta proseguendo gli studi in Cinema e New Media Art.
A Sara, aspirante regista, abbiamo rivolto alcune domande per conoscerla meglio, visto che ha già avuto modo di realizzare alcuni lavori filmici interessanti.
"Sono stata finalista al Premio Nazionale delle Arti 2022 con un video sui disturbi alimentari, proiettato presso l'Accademia di Belle Arti di Lecce, e in seguito anche in Albania. Ho lavorato su diversi set, rivestendo vari ruoli, come ad esempio assistente alla fotografia o seconda operatrice di camera", ha dichiarato.
Sara, hai realizzato un cortometraggio dal titolo "Dolceamaro" iscritto ai prestigiosi Premi David di Donatello: di cosa si tratta?
"Mi è stato proposto di occuparmi della regia di questo cortometraggio da Giovanni Casalino, che ne ha scritto la sceneggiatura. Si tratta della mia prima esperienza come regista, quindi sono abbastanza emozionata nel parlarne. Il corto è stato girato a Monte Sant'Angelo e a Manfredonia. E' un progetto realizzato da alcuni giovani che condividono la stessa passione per il cinema, oltre al regista Stefano Simone che si è occupato del montaggio".
Cosa ne pensi della proposta di alcuni attori, come Favino e Germano, di introdurre l'insegnamento di cinema e recitazione nelle scuole?
"Sono assolutamente d'accordo. Il cinema è un mezzo che insegna ad esprimere se stessi, le proprie idee, e a mostrare il mondo in qualsiasi modo lo si voglia fare. Inoltre si parla proprio di cultura che dovrebbe far parte del bagaglio di tutti, soprattutto perché se ripenso a quando ho iniziato mi sembrava un mondo così lontano da me, e oggi invece grazie allo studio e alla conoscenza posso muovere i miei primi passi. Il cinema secondo me insegna proprio a vivere, a saper cogliere la bellezza in ogni cosa e provare a raccontarla".
Hai dei registi di riferimento a cui ti ispiri particolarmente?
"No, non ne ho nessuno in particolare. Io amo guardare i film, osservare come ogni regista racconta la realtà, e da ognuno di essi apprendo sempre qualcosa di diverso, il che che mi aiuta giorno dopo giorno a creare un mio stile personale".
Ci diresti tre aggettivi che useresti per definire il lavoro di regista?
"Travolgente, creativo, ambizioso".
Qual è l'ultimo film che hai visto al cinema, e che ti ha colpito in modo particolare?
"Sicuramente "C'è ancora domani" di Paola Cortellesi, nelle sale in questi giorni (n.d.r.), che tra l'altro rappresenta il suo debutto alla regia".
Prima di salutare Sara, le abbiamo chiesto di aggiornarci sul cortometraggio in gara ai David di Donatello e sui suoi prossimi lavori filmici. Ad maiora!