Territorio
Il Consorzio Pro Ofanto condanna gli atti vandalici ai danni di Villa Faragola
"Chiediamo che sia fatta piena luce sulle responsabilità di ogni natura, ordine e grado"
Cerignola - mercoledì 13 settembre 2017
16.37 Comunicato Stampa
"Il Consorzio Pro Ofanto condivide appieno le espressioni di assoluta condanna ed il forte auspicio del Vescovo di Cerignola Ascoli Satriano, Mons. Renna, affinchè gli autori dell'inqualificabile fatto vandalico, presumibilmente doloso, commesso a danno del sito archeologico Villa Faragola vengano assegnati alla giustizia, accertate le cause del rogo e sanzionati adeguatamente dall'autorità giudiziaria in modo esemplare.
Nondimeno è d'uopo sottolineare il chiaro invito per il futuro, formulato sempre da Mons.Luigi Renna, ad adottare opportune misure di sicurezza da concordare in azione sinergica. E dalla stampa nazionale apprendiamo utili notizie sui lavori finanziati con denaro pubblico(MIBACT e Regione Puglia) per un ammontare di euro 1.600.000, iniziati ben 15 anni fa esospesi da alcuni mesi in attesa dell'approvazione del finanziamento III Lotto (e. 400.000).
Risulta, si badi bene, che nel capitolato di spese relativo all'affidamento dei lavori fosse inclusa anche la voce "vigilanza sul sito archeologico"!
Il consorzio, paladino a difesa del ns. territorio, considerata l'enorme importanza dei mosaici, praticamente distrutti, e del furto dell'Oscillum (disco votivo) denuncia la gravità
dell'evento nel suo complesso e chiede, pertanto, che sia fatta piena luce sulle responsabilità di ogni natura, ordine e grado, in relazione agli organi/autorità competenti:
a) Istituto Superiore conservazione e restauro dei beni storici e archeologici, MIBACT,
b) Sovrintendenza Archeologica Taranto, Sezione Foggia, MIBACT,
c) Assessorato e Dipartimento Cultura, Regione Puglia,
d) Dipartimento Studi umanistici, Università di Foggia,
e) Comune di Ascoli Satriano,
f) Direzione Lavori, Impresa affidataria,
g) Società di vigilanza privata.
Attendiamo ora, vigili e fiduciosi, risposte e provvedimenti da parte di chi di spettanza,mentre preghiamo la Madonna SS. di Ripalta perché protegga il Museo Diocesano, ubicato in Ascoli S."
Roma, 11 sett. '17
IL PRESIDENTE
Dott. Michele Marino
Nondimeno è d'uopo sottolineare il chiaro invito per il futuro, formulato sempre da Mons.Luigi Renna, ad adottare opportune misure di sicurezza da concordare in azione sinergica. E dalla stampa nazionale apprendiamo utili notizie sui lavori finanziati con denaro pubblico(MIBACT e Regione Puglia) per un ammontare di euro 1.600.000, iniziati ben 15 anni fa esospesi da alcuni mesi in attesa dell'approvazione del finanziamento III Lotto (e. 400.000).
Risulta, si badi bene, che nel capitolato di spese relativo all'affidamento dei lavori fosse inclusa anche la voce "vigilanza sul sito archeologico"!
Il consorzio, paladino a difesa del ns. territorio, considerata l'enorme importanza dei mosaici, praticamente distrutti, e del furto dell'Oscillum (disco votivo) denuncia la gravità
dell'evento nel suo complesso e chiede, pertanto, che sia fatta piena luce sulle responsabilità di ogni natura, ordine e grado, in relazione agli organi/autorità competenti:
a) Istituto Superiore conservazione e restauro dei beni storici e archeologici, MIBACT,
b) Sovrintendenza Archeologica Taranto, Sezione Foggia, MIBACT,
c) Assessorato e Dipartimento Cultura, Regione Puglia,
d) Dipartimento Studi umanistici, Università di Foggia,
e) Comune di Ascoli Satriano,
f) Direzione Lavori, Impresa affidataria,
g) Società di vigilanza privata.
Attendiamo ora, vigili e fiduciosi, risposte e provvedimenti da parte di chi di spettanza,mentre preghiamo la Madonna SS. di Ripalta perché protegga il Museo Diocesano, ubicato in Ascoli S."
Roma, 11 sett. '17
IL PRESIDENTE
Dott. Michele Marino