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Il Comune di Stornara sottrae la sede operativa all’associazione Stornara Life
L’APS promotrice di Stramurales è quindi impossibilitata ad organizzare laboratori e attività
5 Reali Siti - martedì 7 gennaio 2025
9.21
"Stornara Città dei Murales": è questo lo slogan che spesso e volentieri gli amministratori di questo paese dei 5 Reali Siti hanno utilizzato per attirare l'attenzione mediatica sul museo a cielo aperto che, dal 2018 ad oggi, impreziosisce le strade di Stornara rendendole degne di essere visitate e ammirate.
D'altronde la denominazione è stata attribuita con apposita delibera da parte dell'Amministrazione attualmente in carica (n. 5 del 7-04-2023), che nel provvedimento si impegnava "a contribuire annualmente alla realizzazione del Festival, anche con eventuali contributi di natura finanziaria, utilizzando fondi messi a disposizione dal Teatro Pubblico Pugliese e da Puglia Promozione e fondi propri allorquando verrà approvato il Piano di riequilibrio".
Ma gli accadimenti che stanno coinvolgendo l'amministrazione comunale e l'associazione presieduta da Lino Lombardi sembrano virare in una direzione del tutto opposta.
Come ha ben spiegato con dovizia di particolari una delle socie di Stornara Life APS, Silvana Sabetta, l'associazione aveva ottenuto in concessione ad uso gratuito per nove anni dall'Amministrazione Calamita nel novembre 2021 la sede operativa in Via Zara (ex asilo). Tale sede era stata destinata a residenza d'artista, in considerazione dei numerosi benefici culturali, economici e turistici che il progetto Stramurales stava portando a tutto il paese.
A Novembre del 2023 l'amministrazione in carica aveva deliberato l'assegnazione di metà sede anche alla "Stornara Sanitas" (che di fatto già c'era), sempre per la durata di nove anni, e il pagamento di cento euro al mese a titolo di rimborso utenze per Stornara Life, che comunque già vi provvedeva.
Sin qui nessun problema, visto che all'associazione promotrice di Stornara Life restavano- per lo svolgimento delle varie attività e l'accoglienza degli artisti- all'incirca 110 mq e il giardino, allestito, gestito e curato esclusivamente dai soci dell'associazione.
"Ma ora il Comune di Stornara è in dissesto- prosegue Silvana Sabetta- e allora l'intera amministrazione insieme ai vari dirigenti di settore decidono all'unanimità di togliere la sede soltanto a Stornara Life. Anzi, per la precisione, ci lascerebbero una stanza sottratta ai nostri coinquilini di circa 30 mq per la quale esigono un contratto di locazione di 90 euro al mese, e molto altro ancora".
Ovviamente, uno spazio così esiguo non permetterà all'associazione di organizzare laboratori e attività, come è nel suo statuto e come già aveva programmato per i mesi invernali. Ciò significa che la strada per far diventare Stornara Città dei Murales non è solo ancora lunga, ma anche abbastanza impervia.
"La stanchezza di combattere per ottenere ogni cosa che ci spetta c'è e si fa sentire, speriamo solo di non perdere l'entusiasmo perché se così sarà credo che lasceremo Stornara al suo destino", ha dichiarato con rammarico il Presidente di Stornara Life Lino Lombardi.
D'altronde la denominazione è stata attribuita con apposita delibera da parte dell'Amministrazione attualmente in carica (n. 5 del 7-04-2023), che nel provvedimento si impegnava "a contribuire annualmente alla realizzazione del Festival, anche con eventuali contributi di natura finanziaria, utilizzando fondi messi a disposizione dal Teatro Pubblico Pugliese e da Puglia Promozione e fondi propri allorquando verrà approvato il Piano di riequilibrio".
Ma gli accadimenti che stanno coinvolgendo l'amministrazione comunale e l'associazione presieduta da Lino Lombardi sembrano virare in una direzione del tutto opposta.
Come ha ben spiegato con dovizia di particolari una delle socie di Stornara Life APS, Silvana Sabetta, l'associazione aveva ottenuto in concessione ad uso gratuito per nove anni dall'Amministrazione Calamita nel novembre 2021 la sede operativa in Via Zara (ex asilo). Tale sede era stata destinata a residenza d'artista, in considerazione dei numerosi benefici culturali, economici e turistici che il progetto Stramurales stava portando a tutto il paese.
A Novembre del 2023 l'amministrazione in carica aveva deliberato l'assegnazione di metà sede anche alla "Stornara Sanitas" (che di fatto già c'era), sempre per la durata di nove anni, e il pagamento di cento euro al mese a titolo di rimborso utenze per Stornara Life, che comunque già vi provvedeva.
Sin qui nessun problema, visto che all'associazione promotrice di Stornara Life restavano- per lo svolgimento delle varie attività e l'accoglienza degli artisti- all'incirca 110 mq e il giardino, allestito, gestito e curato esclusivamente dai soci dell'associazione.
"Ma ora il Comune di Stornara è in dissesto- prosegue Silvana Sabetta- e allora l'intera amministrazione insieme ai vari dirigenti di settore decidono all'unanimità di togliere la sede soltanto a Stornara Life. Anzi, per la precisione, ci lascerebbero una stanza sottratta ai nostri coinquilini di circa 30 mq per la quale esigono un contratto di locazione di 90 euro al mese, e molto altro ancora".
Ovviamente, uno spazio così esiguo non permetterà all'associazione di organizzare laboratori e attività, come è nel suo statuto e come già aveva programmato per i mesi invernali. Ciò significa che la strada per far diventare Stornara Città dei Murales non è solo ancora lunga, ma anche abbastanza impervia.
"La stanchezza di combattere per ottenere ogni cosa che ci spetta c'è e si fa sentire, speriamo solo di non perdere l'entusiasmo perché se così sarà credo che lasceremo Stornara al suo destino", ha dichiarato con rammarico il Presidente di Stornara Life Lino Lombardi.