Cronaca
Il comune di Cerignola dona due cisterne d'acqua a Borgo Tre Titoli
Dibisceglia: “Condizioni di vita disumane, sinergia con le associazioni”
Cerignola - lunedì 29 novembre 2021
17.44
L'amministrazione comunale ha donato alla Caritas due cisterne d'acqua per il necessario approvvigionamento idrico nella frazione di Borgo Tre Titoli di Cerignola. "Nelle nostre campagne – spiega l'assessore al Welfare e vicesindaco Maria Dibisceglia - vivono ormai stabilmente 400 immigrati tra uomini, donne e bambini, che nel periodo estivo diventano perfino 1300/1500. Le condizioni di vita di queste persone sono drammatiche, visto che in quella vasta area mancano diversi servizi. Per questo, di concerto con la Caritas e tutte le associazioni di volontariato che prestano servizio in quella zona, abbiamo scelto una donazione che possa rendere un po' più vivibile Borgo Tre Titoli".
Nei prossimi giorni le due cisterne entreranno effettivamente nella disponibilità della Caritas di Cerignola, che da anni soccorre e sostiene le comunità africane insediatesi nella borgata. "Non possiamo considerare 'altro' chi vive nelle nostre campagne - sostiene Dibisceglia - ed è inaccettabile che Tre Titoli sia una terra senza diritti. L'unità di intenti con le associazioni che operano sul territorio è stata naturale e proseguirà nel solco della collaborazione e del sostegno fattivo verso chi vive in condizioni di estrema difficoltà".
"L'acqua è un bene primario a cui tutti i cittadini devono avere accesso. Le condizioni di vita delicate in cui sono costretti a vivere i migranti aprono una serie di problematiche di natura igienico sanitaria e rappresentano un'intollerabile violazione dei diritti umani", osserva il sindaco di Cerignola, Francesco Bonito. "È stato per questo che, allo stesso modo, abbiamo preso in carico la situazione di Borgo Tressanti avviando un dialogo con la Regione Puglia per la realizzazione di un acquedotto rurale. Le borgate restano parte attiva dei nostri proponimenti e delle nostre azioni amministrative. Tre Titoli merita un'attenzione particolare per la complessità dei fenomeni esistenti". Conclude il sindaco di Cerignola.
Nei prossimi giorni le due cisterne entreranno effettivamente nella disponibilità della Caritas di Cerignola, che da anni soccorre e sostiene le comunità africane insediatesi nella borgata. "Non possiamo considerare 'altro' chi vive nelle nostre campagne - sostiene Dibisceglia - ed è inaccettabile che Tre Titoli sia una terra senza diritti. L'unità di intenti con le associazioni che operano sul territorio è stata naturale e proseguirà nel solco della collaborazione e del sostegno fattivo verso chi vive in condizioni di estrema difficoltà".
"L'acqua è un bene primario a cui tutti i cittadini devono avere accesso. Le condizioni di vita delicate in cui sono costretti a vivere i migranti aprono una serie di problematiche di natura igienico sanitaria e rappresentano un'intollerabile violazione dei diritti umani", osserva il sindaco di Cerignola, Francesco Bonito. "È stato per questo che, allo stesso modo, abbiamo preso in carico la situazione di Borgo Tressanti avviando un dialogo con la Regione Puglia per la realizzazione di un acquedotto rurale. Le borgate restano parte attiva dei nostri proponimenti e delle nostre azioni amministrative. Tre Titoli merita un'attenzione particolare per la complessità dei fenomeni esistenti". Conclude il sindaco di Cerignola.