Religioni
Il Cardinale Ernest Simoni, Martire vivente, ha scosso le coscienze. -FOTO-
Quell’uomo è il Martire vivente, è la più chiara espressione del perdono, della pesante Croce di Cristo portata sulle spalle per un’intera vita, della povertà che produce grazia, della sobrietà che adorna il più bell’ altare della vita, quell’uomo ha rappresentato Cristo nella nostra Comunità.
Cerignola - mercoledì 7 giugno 2017
11.41
Ieri sera, presso la Chiesa di S. Antonio da Padova, si è svolto l'incontro con il Cardinale Ernest Simoni, nominato dal Papa come "Martire vivente" a seguito dei 27 anni di prigionia e di torture inflitte dalla spietata dittatura Albanese di Enver Hoxa. Il Vescovo Mons. Luigi Renna ha introdotto Il Cardinal Simoni partendo dal concetto di "Identità del Cardinale quale Cardine della vita, della testimonianza, della fede, una testimonianza vissuta nel martirio protratto per circa 40 anni, quelli della dittatura albanese, imperniata di sofferenza, dolore, amore, perdono e preghiera per gli oppressori e il popolo albanese".
L'incontro, moderato dal giornalista di Avvenire dott. Mimmo Muolo, nonché autore del libro sulla vita Del Cardinal Simoni, ha creato un lungo momento di riflessione attenta e raccolta da parte dell'elevatissimo numero di fedeli, ha lanciato semplici messaggi di fede che sono alla base del nostro credo "Gesù è la strada della verità, della scienza, Gesù è tutto. Gesù ama tutti, in particolar modo i peccatori perché Gesù è salvezza. Il nostro tempo è tempo di svolta, in questo momento occorre abbandonare e disconoscere il materialismo, l'egoismo e dedicarsi all'amore, alla preghiera, alla gioia di condividere. La mia prigionia, le torture a me inflitte, il male a me arrecato si sono tramutate sempre in momento di grazia". Le parole dette dal Cardinale Simoni, parole pronunciate con un fil di voce, parole emesse da un uomo di circa 90 anni che ha sofferto ogni pena e nella sofferenza non ha mai lasciato passare un giorno senza celebrare la Santa Messa mettendo da parte ogni mollica di pane ed ogni chicco d'uva da spremere per la consacrazione del Sangue e Corpo di Cristo, parole silenziose ma capaci di far enorme rumore nelle coscienze di quanti le hanno ascoltate.
Quell'uomo è il Martire vivente, è la più chiara espressione del perdono, della pesante Croce di Cristo portata sulle spalle per un'intera vita, della povertà che produce grazia, della sobrietà che adorna il più bell' altare della vita, quell'uomo ha rappresentato Cristo nella nostra Comunità.
Momenti di fede come quelli di ieri sera nella parrocchia di Sant'Antonio sono alimento per la preghiera, fuga dal peccato, riflessione devastante che mette in crisi scuotendo la coscienza e rinfrancando l'anima, momenti capaci di far guardare oltre ciò che siamo proiettandoci verso ciò che potremmo essere.
Don Carmine Ladogana, Parroco della Parrocchia di S. Antonio, ha regalato alla nostra comunità un momento intenso, sobrio e di grande riflessione.
L'incontro, moderato dal giornalista di Avvenire dott. Mimmo Muolo, nonché autore del libro sulla vita Del Cardinal Simoni, ha creato un lungo momento di riflessione attenta e raccolta da parte dell'elevatissimo numero di fedeli, ha lanciato semplici messaggi di fede che sono alla base del nostro credo "Gesù è la strada della verità, della scienza, Gesù è tutto. Gesù ama tutti, in particolar modo i peccatori perché Gesù è salvezza. Il nostro tempo è tempo di svolta, in questo momento occorre abbandonare e disconoscere il materialismo, l'egoismo e dedicarsi all'amore, alla preghiera, alla gioia di condividere. La mia prigionia, le torture a me inflitte, il male a me arrecato si sono tramutate sempre in momento di grazia". Le parole dette dal Cardinale Simoni, parole pronunciate con un fil di voce, parole emesse da un uomo di circa 90 anni che ha sofferto ogni pena e nella sofferenza non ha mai lasciato passare un giorno senza celebrare la Santa Messa mettendo da parte ogni mollica di pane ed ogni chicco d'uva da spremere per la consacrazione del Sangue e Corpo di Cristo, parole silenziose ma capaci di far enorme rumore nelle coscienze di quanti le hanno ascoltate.
Quell'uomo è il Martire vivente, è la più chiara espressione del perdono, della pesante Croce di Cristo portata sulle spalle per un'intera vita, della povertà che produce grazia, della sobrietà che adorna il più bell' altare della vita, quell'uomo ha rappresentato Cristo nella nostra Comunità.
Momenti di fede come quelli di ieri sera nella parrocchia di Sant'Antonio sono alimento per la preghiera, fuga dal peccato, riflessione devastante che mette in crisi scuotendo la coscienza e rinfrancando l'anima, momenti capaci di far guardare oltre ciò che siamo proiettandoci verso ciò che potremmo essere.
Don Carmine Ladogana, Parroco della Parrocchia di S. Antonio, ha regalato alla nostra comunità un momento intenso, sobrio e di grande riflessione.