Vita di città
Il calendario “Miss in Terra Vecchia 2024” in distribuzione a Cerignola accende le polemiche
E’ stato realizzato dalla “Belviso Fotografi dal 1924“ in occasione dei 100 anni di attività
Cerignola - mercoledì 3 gennaio 2024
15.09
Sarà questo il calendario istituzionale scelto per rappresentare, nei prossimi 12 mesi del 2024, la città di Cerignola. E' in distribuzione "Miss in Terra Vecchia 2024", che riporta le foto artistiche delle aspiranti Miss Italia Puglia immortalate all'interno della Terra Vecchia, luogo di Cerignola ricco di storia e tradizioni. Il reportage fotografico è stato realizzato dalla "Belviso Fotografi dal 1924" in occasione dei 100 anni di attività.
I promotori dell'iniziativa hanno voluto coniugare la bellezza di un luogo impregnato di storia come la Terra Vecchia con quella femminile, delle Miss che hanno partecipato al concorso più famoso d'Italia. Una tappa del concorso si è svolta infatti proprio a Cerignola, l'estate scorsa.
Da più parti, però, è stato legittimamente sollevato il dubbio che il calendario, che riporta le giovani Miss in costume, non sia poi così adatto per essere affisso in Comune e mostrato al pubblico negli uffici. Sarà ancora più difficile che ciò venga fatto all'interno delle scuole o nelle stanze delle forze dell'ordine.
Aleggia inoltre la polemica circa il messaggio che un calendario del genere possa far arrivare ai cittadini, certo ben lontano dalle belle parole a difesa dei diritti delle donne proferite in occasioni istituzionali.
I promotori dell'iniziativa hanno voluto coniugare la bellezza di un luogo impregnato di storia come la Terra Vecchia con quella femminile, delle Miss che hanno partecipato al concorso più famoso d'Italia. Una tappa del concorso si è svolta infatti proprio a Cerignola, l'estate scorsa.
Da più parti, però, è stato legittimamente sollevato il dubbio che il calendario, che riporta le giovani Miss in costume, non sia poi così adatto per essere affisso in Comune e mostrato al pubblico negli uffici. Sarà ancora più difficile che ciò venga fatto all'interno delle scuole o nelle stanze delle forze dell'ordine.
Aleggia inoltre la polemica circa il messaggio che un calendario del genere possa far arrivare ai cittadini, certo ben lontano dalle belle parole a difesa dei diritti delle donne proferite in occasioni istituzionali.