
Vita di città
Il 3 Gennaio 1943 nasceva lo stemma della città di Cerignola
Fu il Re Vittorio Emanuele ad assegnarlo, con l’immagine della cicogna che uccide un serpente
Cerignola - mercoledì 3 gennaio 2024
14.36
Ci sono avvenimenti che hanno profondamente segnato la storia della nostra città. Uno di questi è sicuramente l'attribuzione dello stemma da parte di Re Vittorio Emanuele, che avvenne il 3 Gennaio 1943.
All'interno dello stemma che simboleggia la città di Cerignola, rispecchiando la sua originaria vocazione agricola, è riportata l'immagine di una cicogna che tiene in bocca un serpente.
Sullo sfondo c'è il cielo limpido, quindi il colore celeste, e il giallo, che rappresenta invece il colore del frumento maturo. Al centro invece è bene visibile la scena dell'uccisione del serpente da parte della cicogna, l'elegante volatile che-secondo le testimonianze storiche- liberò la città dall'invasione di rettili.
Nell'antico volume "Il Regno delle Due Sicilie descritto e illustrato" (risalente al 1853) si fa riferimento allo stemma della Città di Cerignola con queste parole: "L'impresa dell'Università di Cerignola è una cicogna premente con il rostro un serpe. Il ripasso di tali uccelli tornava gradito ai cittadini per la distruzione che que' volatili fanno delle vipere quivi in gran copia annidate".
All'interno dello stemma che simboleggia la città di Cerignola, rispecchiando la sua originaria vocazione agricola, è riportata l'immagine di una cicogna che tiene in bocca un serpente.
Sullo sfondo c'è il cielo limpido, quindi il colore celeste, e il giallo, che rappresenta invece il colore del frumento maturo. Al centro invece è bene visibile la scena dell'uccisione del serpente da parte della cicogna, l'elegante volatile che-secondo le testimonianze storiche- liberò la città dall'invasione di rettili.
Nell'antico volume "Il Regno delle Due Sicilie descritto e illustrato" (risalente al 1853) si fa riferimento allo stemma della Città di Cerignola con queste parole: "L'impresa dell'Università di Cerignola è una cicogna premente con il rostro un serpe. Il ripasso di tali uccelli tornava gradito ai cittadini per la distruzione che que' volatili fanno delle vipere quivi in gran copia annidate".