Territorio
Il 28 agosto del 1860 nasceva Nicola Zingarelli
Il filologo cerignolano è considerato il padre del vocabolario della lingua italiana
Cerignola - lunedì 28 agosto 2017
13.18
A differenza di quanto riportato dai dati anagrafici ufficiali, Nicola Zingarelli non venne alla luce il 31 agosto del 1860, bensì tre giorni prima. Ma sul luogo di nascita non ci sono dubbi: Cerignola. Sì, proprio nel centro ofantino nacque il celebre filologo e linguista, la cui opera più conosciuta è ovviamente "Il Vocabolario della Lingua Italiana", per la quale s'impegnò per buona parte della sua vita.
Compiuti gli studi in Lettere a Napoli, Zingarelli si perfezionò in Germania (a Breslavia e a Berlino). Successivamente, dopo aver insegnato in alcune scuole, iniziò la propria carriera accademica come docente di materie umanistiche, vincendo un concorso all'Università di Palermo, aggiudicandosi la cattedra di Storia comparata delle letterature neolatine. Nel 1916 passò all'Università degli Studi di Milano, insegnando dapprima Lingue e letterature romanze e, dal 1932, Letteratura italiana.
Buona parte della sua attività riguardò gli studi delle opere di Dante, ma non ci sono dubbi che sia da tutti conosciuto per la compilazione del vocabolario. Cominciò la stesura nel novembre del 1912 e nel 1917 iniziò la pubblicazione a fascicoli (editori Bietti e Reggiani). Nel marzo 1922 la prima raccolta in volume.
Si narra che una volta al grande sindacalista Giuseppe Di Vittorio, dopo aver acquistato un vocabolario, fu chiesto per quale motivo non avesse comprato del cibo per saziare il popolo. Di Vittorio rispose: "Alla fame siamo abituati, è all'ignoranza che non siamo abituati, perché la fame dipende dall'ignoranza. Se noi supereremo questa ignoranza, supereremo anche problemi di fame".
Compiuti gli studi in Lettere a Napoli, Zingarelli si perfezionò in Germania (a Breslavia e a Berlino). Successivamente, dopo aver insegnato in alcune scuole, iniziò la propria carriera accademica come docente di materie umanistiche, vincendo un concorso all'Università di Palermo, aggiudicandosi la cattedra di Storia comparata delle letterature neolatine. Nel 1916 passò all'Università degli Studi di Milano, insegnando dapprima Lingue e letterature romanze e, dal 1932, Letteratura italiana.
Buona parte della sua attività riguardò gli studi delle opere di Dante, ma non ci sono dubbi che sia da tutti conosciuto per la compilazione del vocabolario. Cominciò la stesura nel novembre del 1912 e nel 1917 iniziò la pubblicazione a fascicoli (editori Bietti e Reggiani). Nel marzo 1922 la prima raccolta in volume.
Si narra che una volta al grande sindacalista Giuseppe Di Vittorio, dopo aver acquistato un vocabolario, fu chiesto per quale motivo non avesse comprato del cibo per saziare il popolo. Di Vittorio rispose: "Alla fame siamo abituati, è all'ignoranza che non siamo abituati, perché la fame dipende dall'ignoranza. Se noi supereremo questa ignoranza, supereremo anche problemi di fame".