Il 24 febbraio di 76 anni fa moriva Domenico Monterisi, indimenticato calciatore cerignolano.
A lui è intitolato lo stadio dell’Audace Cerignola.
Cerignola - venerdì 24 febbraio 2017
15.07
Data di ricordi, di memorie, di orgoglio, quella di oggi, 24 febbraio 2017. Infatti, in questo stesso giorno, di 76 anni fa, ci lasciava il nostro concittadino Domenico Monterisi.
Primo di sei figli, già dall'età di quattordici anni aiuta il padre nel mestiere di muratore, conciliando la passione per il calcio. Esordirà con la maglia del Cerignola a soli 17 anni, nel 1937, nel campionato di serie C. Due anni dopo, nel 1939, sarà l'attaccante titolare del Cerignola che, all'epoca, militava nel campionato di I Divisione, e contribuirà alla causa ofantina realizzando numerose reti.
La sua carriera al Cerignola, dura pochi anni. Nel 1940 i venti di guerra chiamano numerosi giovani a lasciare tutto ed a prestare servizio di leva. Tra questi anche Domenico, in servizio, presso una caserma in quel di Perugia. Fu parte integrante per poco tempo, anche dalla squadra del capoluogo umbro, prima di partire per il fronte greco-albanese, nel gennaio del 1941. Un mese più tardi, viene ucciso nel tentativo di salvare un suo commilitone.
Decorato con la Croce al valor Militare, a lui venne intitolato il Campo sportivo Comunale della città ofantina, dopo la caduta del Fascismo. Dal 2003 riposa nel cimitero della sua amata Cerignola.
Primo di sei figli, già dall'età di quattordici anni aiuta il padre nel mestiere di muratore, conciliando la passione per il calcio. Esordirà con la maglia del Cerignola a soli 17 anni, nel 1937, nel campionato di serie C. Due anni dopo, nel 1939, sarà l'attaccante titolare del Cerignola che, all'epoca, militava nel campionato di I Divisione, e contribuirà alla causa ofantina realizzando numerose reti.
La sua carriera al Cerignola, dura pochi anni. Nel 1940 i venti di guerra chiamano numerosi giovani a lasciare tutto ed a prestare servizio di leva. Tra questi anche Domenico, in servizio, presso una caserma in quel di Perugia. Fu parte integrante per poco tempo, anche dalla squadra del capoluogo umbro, prima di partire per il fronte greco-albanese, nel gennaio del 1941. Un mese più tardi, viene ucciso nel tentativo di salvare un suo commilitone.
Decorato con la Croce al valor Militare, a lui venne intitolato il Campo sportivo Comunale della città ofantina, dopo la caduta del Fascismo. Dal 2003 riposa nel cimitero della sua amata Cerignola.