Vita di città
IISS Pavoncelli, cenni storici sull’edificio scolastico oggi fiore all’occhiello della città di Cerignola
Realizzato alla periferia del centro abitato, rappresenta il simbolo della vocazione agricola del centro ofantino
Cerignola - domenica 22 ottobre 2023
Quando si parla di edifici storici di Cerignola non si può fare a meno di annoverare, tra quelli più importanti, l'edificio scolastico con annessa azienda dell'IISS intitolato a Giuseppe Pavoncelli. Ubicato alla periferia est della città, più di ogni altro edificio cittadino è la testimonianza di come Cerignola sia stata- e lo è ancora- un centro a prevalente vocazione agricola, in cui l'agricoltura appunto rappresenta un elemento importante di crescita e sviluppo della comunità.
L'edificio che attualmente ospita l'IISS Pavoncelli è stato realizzato grazie al lascito di Anna Maria Raffaella Manfredi, una ricca possidente che aveva pensato di contribuire alla creazione di una scuola di formazione per tecnici specializzati in ambito agricolo. I lavori di realizzazione dell'imponente edificio cominciarono nel 1885, con il progetto dell'architetto Giuseppe Pisanti.
Quattro anni dopo, nel 1889, i lavori terminarono, ma l'edificio fu pronto per essere utilizzato come scuola soltanto nel 1893, quando furono avviati i corsi della Regia Scuola Pratica di Agricoltura.
Passarono molti anni prima che gli fosse assegnata la denominazione di "Istituto Tecnico Agrario".
Nel corso del tempo, e soprattutto negli anni a cavallo tra il 1959 e il 1964 furono introdotte numerose innovazioni e vari cambiamenti all'esterno e all'interno dell'edificio, come la costruzione di nuove serre e aule laboratorio per le materie specifiche. Inoltre sono stati attivati nuovi corsi per ampliare l'offerta formativa.
Attualmente sono attivi i percorsi di Enogastronomia e ospitalità alberghiera, Industria e artigianato per il Made in Italy, Manutenzione e assistenza tecnica con il VI anno di specializzazione in Enologia, e l'attivazione del corso serale per adulti in Agraria e Enogastronomia e ospitalità alberghiera.
Nella stessa sede vengono svolti i corsi di ITS - Istruzione Tecnica Superiore - promossi dalla Fondazione ITS Agroalimentare Puglia.
L'edificio dell'IISS "G.Pavoncelli" ospita una lapide a ricordo dell'imprenditore cerignolano Giuseppe Pavocelli, promotore e presidente della scuola, che lasciò agli alunni l'efficace insegnamento e l'esempio di lavoratore e trasformatore dell'agricoltura pugliese.
L'edificio che attualmente ospita l'IISS Pavoncelli è stato realizzato grazie al lascito di Anna Maria Raffaella Manfredi, una ricca possidente che aveva pensato di contribuire alla creazione di una scuola di formazione per tecnici specializzati in ambito agricolo. I lavori di realizzazione dell'imponente edificio cominciarono nel 1885, con il progetto dell'architetto Giuseppe Pisanti.
Quattro anni dopo, nel 1889, i lavori terminarono, ma l'edificio fu pronto per essere utilizzato come scuola soltanto nel 1893, quando furono avviati i corsi della Regia Scuola Pratica di Agricoltura.
Passarono molti anni prima che gli fosse assegnata la denominazione di "Istituto Tecnico Agrario".
Nel corso del tempo, e soprattutto negli anni a cavallo tra il 1959 e il 1964 furono introdotte numerose innovazioni e vari cambiamenti all'esterno e all'interno dell'edificio, come la costruzione di nuove serre e aule laboratorio per le materie specifiche. Inoltre sono stati attivati nuovi corsi per ampliare l'offerta formativa.
Attualmente sono attivi i percorsi di Enogastronomia e ospitalità alberghiera, Industria e artigianato per il Made in Italy, Manutenzione e assistenza tecnica con il VI anno di specializzazione in Enologia, e l'attivazione del corso serale per adulti in Agraria e Enogastronomia e ospitalità alberghiera.
Nella stessa sede vengono svolti i corsi di ITS - Istruzione Tecnica Superiore - promossi dalla Fondazione ITS Agroalimentare Puglia.
L'edificio dell'IISS "G.Pavoncelli" ospita una lapide a ricordo dell'imprenditore cerignolano Giuseppe Pavocelli, promotore e presidente della scuola, che lasciò agli alunni l'efficace insegnamento e l'esempio di lavoratore e trasformatore dell'agricoltura pugliese.