IISS Agrario 'G. Pavoncelli' parte "La Classe capovolta"
dal 14 settembre il progetto di ricerca-azione “flipped classroom” o classe capovolta
Cerignola - sabato 12 settembre 2015
17.23
Il 14 settembre iniziano le lezioni del nuovo anno scolastico e prende avvio il progetto di ricerca-azione "flipped classroom" o classe capovolta. La classe capovolta parte dall'idea di capovolgere la classe, ovvero invertire il tradizionale schema di insegnamento e apprendimento, facendo dell'aula non più il luogo di trasmissione delle nozioni ma lo spazio di lavoro e discussione dove si impara ad utilizzarle nel confronto con i pari e con l'insegnante.
Nel contesto della "flipped classroom" l'insegnante fornisce ai ragazzi tutti i materiali utili all'esplorazione autonoma dell'argomento di studio, quali libri, presentazioni, siti web, video tutorial e simili. A scuola e a casa gli studenti – da soli o in gruppo, e ognuno nel rispetto dei propri tempi – hanno modo di realizzare le prime esperienze di apprendimento attivo, che verranno poi continuate con compagni e docente, nelle veste di moderatore e motivatore della discussione. La Flipped classroom non è una nuova tecnologia o l'ultima trovata di una creativa startup, ma una proposta di trasformazione della didattica che emerge dalle esperienze di docenti che vogliono cambiare la scuola. Al centro dell'aula non c'è più il testo e nemmeno il docente, ma ogni studente. Il docente svolge il ruolo di facilitatore dei processi di apprendimento, di sostegno allo sviluppo delle facoltà cognitive, di guida nello sviluppo delle competenze: attività oggi più rilevanti e critiche di quelle della diffusione dei contenuti.
Il progetto "flipped classroom" aveva bisogno anche di nuovi ambienti di apprendimento, ecco che un team motivato ed affiatato di docenti, Buttiglione Vincenzo, Lasalvia Angelica, Meleleo Antonio, Senatore Annamaria, Zefferino Laura, coadiuvati dal Direttore Amministrativo Francesco Curci, ha cominciato a ricercare in rete nuovi modelli di arredo delle aule. Le nuove aule non hanno i tradizionali banchi e lavagna in ardesia, ma postazioni allievi colorate, leggere, scomponibili e ricomponibili in configurazioni diverse in base al lavoro che si vuole fare. Le aule laboratorio fanno perdere gradualmente la posizione centrale al docente che trasmette ad un gruppo che ascolta e stimolano invece la costruzione di gruppi di studenti che attivamente costruiscono la conoscenza mediante la discussione, il confronto, sotto l'occhio e la guida vigile del docente regista dell'apprendimento.
Il 14 settembre 2015 inaugureremo alcune "flipped classroom" grazie ad un gruppo affiatato di persone motivate ed entusiaste, poco retribuite, che ci hanno creduto e che hanno dato cuore, testa e passione a questo progetto, lavorando senza risparmio, senza occhio ai mansionari o all'orologio.
E' una linea in controtendenza rispetto al diffuso disinteresse generale che aleggia intorno alla scuola, lo sappiamo e questo ci sembra il vero miracolo.
Pio Mirra
Dirigente scolastico