I ragazzi del Cnos di Cerignola a lezione di giustizia
Presso il centro professionale dei salesiani gli alunni imparano un nuovo modo di intendere reati e legalità
Cerignola - lunedì 6 febbraio 2023
9.47
Al Cnos-Fap di Cerignola si parla anche di giustizia. Messi da parte per qualche ora cacciaviti e pentole, gli alunni della scuola professionale dei salesiani che da quasi sessant'anni si occupa della formazione e dell'avviamento al lavoro dei ragazzi in obbligo scolastico, da oggi partecipano a tre incontri che fanno parte del progetto di giustizia riparativa "Nella mia ora di libertà", promossi da Caritas Italiana e Caritas Cerignola.
Il ciclo di incontri, è gestito dalla cooperativa sociale Charlie fa surf di Cerignola e sarà guidato dai referenti del progetto, il dottor Gaetano Panunzio, consulente giuridico e la dottoressa Antonella Sciancalepore, psicoterapeuta. Il tema è: "Giustizia Riparativa, un modo di ripensare il sistema penale in Italia, ascolto, incontro, comunità".
Un'iniziativa perfettamente in sintonia con il sistema di prevenzione che San Giovanni Bosco, fondatore dell'ordine dei salesiani, usò sin dalla seconda metà dell'Ottocento nelle sue scuole per insegnare ai ragazzi come diventare "buoni cristiani e onesti cittadini" e che è diventato poi uno dei pilastri della sua dottrina.
La giustizia riparativa concepisce infatti il reato come un conflitto tra gli esseri umani e si propone di risolvere il dissidio cercando una soluzione condivisa tra quelli che ne sono coinvolti, in modo da concepire la giustizia in maniera partecipativa e inclusiva. Un'altra competenza che gli alunni del centro professionale potranno aggiungere al loro curriculum di studi e chissà che non sia la più importante.
Il ciclo di incontri, è gestito dalla cooperativa sociale Charlie fa surf di Cerignola e sarà guidato dai referenti del progetto, il dottor Gaetano Panunzio, consulente giuridico e la dottoressa Antonella Sciancalepore, psicoterapeuta. Il tema è: "Giustizia Riparativa, un modo di ripensare il sistema penale in Italia, ascolto, incontro, comunità".
Un'iniziativa perfettamente in sintonia con il sistema di prevenzione che San Giovanni Bosco, fondatore dell'ordine dei salesiani, usò sin dalla seconda metà dell'Ottocento nelle sue scuole per insegnare ai ragazzi come diventare "buoni cristiani e onesti cittadini" e che è diventato poi uno dei pilastri della sua dottrina.
La giustizia riparativa concepisce infatti il reato come un conflitto tra gli esseri umani e si propone di risolvere il dissidio cercando una soluzione condivisa tra quelli che ne sono coinvolti, in modo da concepire la giustizia in maniera partecipativa e inclusiva. Un'altra competenza che gli alunni del centro professionale potranno aggiungere al loro curriculum di studi e chissà che non sia la più importante.