I portatori della verità e i falsi profeti

Ho imparato pian piano a sentir mia questa città. Pur non essendone figlio natio. Questo, che reputo un dettaglio, non mi allontana da amare questa terra, lontano da ogni (il)logica del campanilismo incredibilmente inutile, dell'esser nato in una città, piuttosto che in un'altra. Io sono foggiano, figlio di una Capitanata tanto bella quanto deturpata dal malaffare in cui molti sguazzano. In tanti ambienti, da quelli in cui "circolano" gli affari di alto livello agli espedienti giornalieri in cui alcuni cittadini, purtroppo pensando al classico "così fan tutti", si rifugiano.
Fatta questa premessa, esprimo il mio più sincero ringraziamento a tutti coloro che leggono cerignolaviva.it e ne apprezzano lo sforzo di una redazione giovane, fatta soprattutto da ragazzi che hanno volontà di divenire giornalisti. Oggi, il tempo del magnate-imprenditore, non editore, che sponsorizza tali testate non c'è più. Così come noi, purtroppo o per fortuna, non facciam parte di quella schiera di fortunati che hanno altri dei in un paradiso terreno, figli della comunicazione politica atta a spostare equilibri nelle idee del singolo cittadino. O almeno, con l'intenzione-illusione di voler spostare gli equilibri perché, prime impressioni a parte, successivamente il cittadino si fa un'idea di quando qualcuno scrive il dettato o di quando altre dichiarazioni siano frutto di un lavoro personale di studio. Il cittadino, a differenza di quanto qualcuno possa credere, non è ignorante.
I nostri redattori, dicevo, non hanno l'esperienza per poter raccontare la politica "invisibile", almeno oggi. Quella politica che va letta e riletta, tra le righe e dietro le righe. E forse neanche io, che sono un" giovane direttore", aggravato dal poco vivere il tessuto cittadino di Cerignola per via del mio essere, nel mondo, poco statico e mai fermo.
Ai miei aspiranti giornalisti ho chiesto di raccontare i fatti esprimendo la verità, quella conosciuta e non quella aleggiata da chissà quale "spirito notturno profetico". E me ne prendo io la responsabilità. Non avendo profeti illuminanti, spesso, ci limitiamo a raccontare il territorio, politica compresa, rispetto a quello che sappiamo. Sarà anche un limite per adesso, ma è pur sempre il nostro modo di essere sinceri con tutti coloro che ci leggono, e sono tanti. Non abbiamo neanche un anno di età, d'altronde, possiamo solo migliorare.
Quanto è bello scoprire dagli altri che "fuori dai social c'è un mondo". Ma il fatto di volerlo raccontare dietro ad una tastiera, a sua volta, non fa altro che rendere ridicolo ogni sforzo di rendersi credibili.
Io diffido sempre dai maestri, portatori della verità assoluta. Per me non esiste, esistono le opinioni, da rispettare indipendentemente dalla condivisione o meno. Le opinioni, quelle libere, non quelle pilotate.
E allora viva Cerignola, quella pro-positiva, non quella che cerca sempre lo scontro per l'apparenza, a costo della verità e del benessere cittadino.

Il Direttore
Fabio Lattuchella