
I messaggi di Sara Ciafardoni sul sito del MIUR
Questa mattina, uno dei tanti messaggi inviati da Sara è stato pubblicato sul sito internet del MIUR “Scuola in Ospedale Istuzione Domiciliare”
Cerignola - mercoledì 11 marzo 2020
12.35
I momenti che la nazione sta vivendo sicuramente saranno ricordati per sempre, per ovvie ragioni siamo stati costretti a modificare, seppur temporaneamente, le nostre abitudini, la nostra vita, i nostri contatti, a vivere diversamente il nostro lavoro. In questa metamorfosi dove tutto cambia qualcosa, invece, resta perfettamente uguale, quella di sempre, lo squillo del telefonino alle 5:30, quello che annuncia il messaggio whatsapp di Sara Ciafardoni. Un vero e proprio diario giornaliero, la condivisione di stati d'animo, sensazioni, dolori, gioie, passioni, emozioni. Un messaggio al giorno, da anni, che arriva a tanti amici, ai docenti, a coloro che lo hanno esplicitamente richiesto, un messaggio tocca, coinvolge, lascia riflettere.
Questa mattina, uno dei tanti messaggi inviati da Sara è stato pubblicato sul sito internet del MIUR "Scuola in Ospedale Istuzione Domiciliare" https://scuolainospedale.miur.gov.it/sio/news/sara-ciafardoni-e-una-grande-scrittrice-gia-autrice-di-un-libro-incredibile-e-autentico-con-tutto-lamore-che-so-ha-14-anni-e-purtroppo-e-costretta-a-casa-da-una-malattia-che-la-rende-straordinariamente-sana-e-viva/
"Ieri è stata per me una giornata bruttissima, il dolore mi ha intrappolata facendomi soffrire come non mai. Ho sempre pensato che se anni fa, quando la mia dottoressa si confronto' con un dottore americano io fossi stata aiutata , forse oggi non vivrei cosi. Vi racconto questo episodio perché se riesco a vivere a fondo i momenti di confusione , riconoscendo la situazione in cui mi trovo, potrò vivere a fondo anche i momenti di luce se mai arriveranno. Credo che questa consapevolezza faccia di me una persona con le sue paure, non riesco a capire tante cose, il no di un dirigente che in passato mi ha bloccata, il dolore che mi toglie il respiro, lo stare fermi a guardare il soffitto. Non ho tutte le risposte, pur essendo credente. Ma ho fede e fiducia in quel Gesù che viene nella mia vita. Sapete che noi credenti siamo il tempio di Dio che abita in noi? Io nei momenti di maggior sconforto lascio entrare Dio, quando apro la mia anima spero che Lui possa guarirmi. Riconosco la mia debolezza e supplico la sua misericordia. Non tutto mi è chiaro, non tutto quello che mi succede è positivo. Sorgono dubbi e paure. Domande aperte per le quali non trovo risposte in questo presente che vivo. Non mi allontano da Dio, anzi come una figlia gli offro la mia rabbia, il mio sconcerto, il mio dolore. Voglio provare a vivere i giorni di oscurità come i giorni di luce, i giorni di incertezza come quelli di certezza. Decido di non vivere nel passato e in tutto ciò che mi ha impedito di vivere meglio, ne di vivere angosciata per quello che non è ancora accaduto. A volte le paure mi tolgono la pace, ma poi rivolgo il mio sguardo in alto , verso Gesù e mi calmo: tutto è Dio , nulla è mio. Né il mio dolore, né la mia gioia, non devo vivere più nella paura, perché so che la mia vita è nelle sue mani e io posso fare poco per salvare la mia disperazione. La giornata di ieri è stata una prova molto forte per me, ma sono riuscita a superarla grazie all amore dei miei genitori, non smetto di ringraziare Dio per ciò che mi ha donato, per le croci che vivo , non pretendo più di trovare una risposta, mi basta vivere abbracciato al suo cuore tenere e comprensivo. La pace che oggi sento dentro di me riempie la mia anima, mi sostiene, dandomi forza. Buona domenica, perdonatemi lo sfogo"
"Ho imparato sulla mia pelle, che puoi parlare con estrema naturalezza solo a poche persone. Che non tutti capirebbero ciò che vuoi dire, non per mancanza di perspicacia ma per un semplice e reale disinteresse. Ho imparato che molti faranno finta di ascoltarti limitandosi a cenni con la testa accompagnati da sguardi persi nel vuoto. E allora, solo allora, capirai quanto è importante scegliere quelle rare persone a cui aprire il proprio cuore. Buona giornata preside. Con affetto Sara!"
Sara Ciafardoni continua a lottare, lo fa con tutta la sua forza, con tutta se stessa perché la voglia di vivere non conosce ostacoli, muri, barriere. Sara vive e ci stimola a riflettere, lo fa ogni giorno da anni.
Questa mattina, uno dei tanti messaggi inviati da Sara è stato pubblicato sul sito internet del MIUR "Scuola in Ospedale Istuzione Domiciliare" https://scuolainospedale.miur.gov.it/sio/news/sara-ciafardoni-e-una-grande-scrittrice-gia-autrice-di-un-libro-incredibile-e-autentico-con-tutto-lamore-che-so-ha-14-anni-e-purtroppo-e-costretta-a-casa-da-una-malattia-che-la-rende-straordinariamente-sana-e-viva/
"Ieri è stata per me una giornata bruttissima, il dolore mi ha intrappolata facendomi soffrire come non mai. Ho sempre pensato che se anni fa, quando la mia dottoressa si confronto' con un dottore americano io fossi stata aiutata , forse oggi non vivrei cosi. Vi racconto questo episodio perché se riesco a vivere a fondo i momenti di confusione , riconoscendo la situazione in cui mi trovo, potrò vivere a fondo anche i momenti di luce se mai arriveranno. Credo che questa consapevolezza faccia di me una persona con le sue paure, non riesco a capire tante cose, il no di un dirigente che in passato mi ha bloccata, il dolore che mi toglie il respiro, lo stare fermi a guardare il soffitto. Non ho tutte le risposte, pur essendo credente. Ma ho fede e fiducia in quel Gesù che viene nella mia vita. Sapete che noi credenti siamo il tempio di Dio che abita in noi? Io nei momenti di maggior sconforto lascio entrare Dio, quando apro la mia anima spero che Lui possa guarirmi. Riconosco la mia debolezza e supplico la sua misericordia. Non tutto mi è chiaro, non tutto quello che mi succede è positivo. Sorgono dubbi e paure. Domande aperte per le quali non trovo risposte in questo presente che vivo. Non mi allontano da Dio, anzi come una figlia gli offro la mia rabbia, il mio sconcerto, il mio dolore. Voglio provare a vivere i giorni di oscurità come i giorni di luce, i giorni di incertezza come quelli di certezza. Decido di non vivere nel passato e in tutto ciò che mi ha impedito di vivere meglio, ne di vivere angosciata per quello che non è ancora accaduto. A volte le paure mi tolgono la pace, ma poi rivolgo il mio sguardo in alto , verso Gesù e mi calmo: tutto è Dio , nulla è mio. Né il mio dolore, né la mia gioia, non devo vivere più nella paura, perché so che la mia vita è nelle sue mani e io posso fare poco per salvare la mia disperazione. La giornata di ieri è stata una prova molto forte per me, ma sono riuscita a superarla grazie all amore dei miei genitori, non smetto di ringraziare Dio per ciò che mi ha donato, per le croci che vivo , non pretendo più di trovare una risposta, mi basta vivere abbracciato al suo cuore tenere e comprensivo. La pace che oggi sento dentro di me riempie la mia anima, mi sostiene, dandomi forza. Buona domenica, perdonatemi lo sfogo"
"Ho imparato sulla mia pelle, che puoi parlare con estrema naturalezza solo a poche persone. Che non tutti capirebbero ciò che vuoi dire, non per mancanza di perspicacia ma per un semplice e reale disinteresse. Ho imparato che molti faranno finta di ascoltarti limitandosi a cenni con la testa accompagnati da sguardi persi nel vuoto. E allora, solo allora, capirai quanto è importante scegliere quelle rare persone a cui aprire il proprio cuore. Buona giornata preside. Con affetto Sara!"
Sara Ciafardoni continua a lottare, lo fa con tutta la sua forza, con tutta se stessa perché la voglia di vivere non conosce ostacoli, muri, barriere. Sara vive e ci stimola a riflettere, lo fa ogni giorno da anni.