I giovani allievi del Conservatorio “Giordano” conquistano i detenuti del Carcere di Foggia
Grande successo per il quartetto di sassofoni che ha allietato l’Istituto Penitenziario con musiche di grandi artisti e colonne sonore. Bis per “Libertango” di Astor Piazzolla.
Cerignola - giovedì 14 marzo 2019
11.00 Comunicato Stampa
"Grazie, oggi con la vostra musica ci avete fatto sentire liberi". Nelle parole di uno dei ristretti del Carcere di Foggia, il senso del concerto organizzato dal Conservatorio "U. Giordano" e dal CSV Foggia nel teatro della Casa Circondariale.
I musicisti Stefano Russo (sax soprano), Melanie Armillotta (sax contralto), Gabriele Cosimo Gramazio (sax tenore) e Girolamo Ferri (sax baritono), allievi del maestro Leonardo Sbaffi, hanno allietato i detenuti e gli operatori dell'Istituto Penitenziario con musiche di Bach, Astor Piazzolla e Nicola Piovani e la risposta, dalla platea, è stata più che calorosa.
"Il nostro Conservatorio è attento a iniziative di impegno sociale – sottolinea il Presidente, Saverio Russo - Con il carcere di Foggia abbiamo già collaborato in passato e siamo felici di poter dare il nostro contributo, grazie all'impegno e al talento dei nostri allievi, con la guida fondamentale dei loro insegnanti".
La musica può essere terapeutica e può aiutare ad elaborare il disagio causato dal sentirsi reclusi. L'esibizione del 12 marzo ha dimostrato come riescaad alleviare la percezione del dolore e a favorire reazioni e relazioni emotive.
"La musicaper questi ragazzi– ha spiegato il maestro Sbaffi - più che uno studio, e in futuro un lavoro, è una necessità. Ma è unbisogno che costa sacrifici, sempre. Per questo i musicisti sono un esempio di rigore e il loro impegno ha senso quando chi li ascolta avverte delle emozioni, registra sensazioni positive".
L'arte, in qualunque forma, è capace di cancellare le differenze e le divisioni, può diventare strumento di inclusione.
"Attraverso questoappuntamento e quello del dicembre scorso – ha detto il Direttore del Conservatorio, Francesco Montaruli –abbiamo voluto contribuire al ponte ideale e culturale che collega la comunità carceraria alla società esterna, offrendo non soltanto momenti di svago, ma anche una visione di speranza e cambiamento".
"Ringraziamo il Presidente del Conservatorio "U. Giordano", il direttore e i musicisti, guidati dal maestro Sbaffi per le iniziative musicali organizzate in questi ultimi mesi – sottolineano dal CSV Foggia - Grazie alla Direzione della Casa Circondariale, alla dottoressa Valentini dell'Area Trattamentale, al Commissario e a tutti gli agenti penitenziari, senza i quali non potremmo realizzare i progetti di volontariato. E grazie ai detenuti che hanno fatto sentire il loro calore, in un freddo pomeriggio di marzo".
I musicisti Stefano Russo (sax soprano), Melanie Armillotta (sax contralto), Gabriele Cosimo Gramazio (sax tenore) e Girolamo Ferri (sax baritono), allievi del maestro Leonardo Sbaffi, hanno allietato i detenuti e gli operatori dell'Istituto Penitenziario con musiche di Bach, Astor Piazzolla e Nicola Piovani e la risposta, dalla platea, è stata più che calorosa.
"Il nostro Conservatorio è attento a iniziative di impegno sociale – sottolinea il Presidente, Saverio Russo - Con il carcere di Foggia abbiamo già collaborato in passato e siamo felici di poter dare il nostro contributo, grazie all'impegno e al talento dei nostri allievi, con la guida fondamentale dei loro insegnanti".
La musica può essere terapeutica e può aiutare ad elaborare il disagio causato dal sentirsi reclusi. L'esibizione del 12 marzo ha dimostrato come riescaad alleviare la percezione del dolore e a favorire reazioni e relazioni emotive.
"La musicaper questi ragazzi– ha spiegato il maestro Sbaffi - più che uno studio, e in futuro un lavoro, è una necessità. Ma è unbisogno che costa sacrifici, sempre. Per questo i musicisti sono un esempio di rigore e il loro impegno ha senso quando chi li ascolta avverte delle emozioni, registra sensazioni positive".
L'arte, in qualunque forma, è capace di cancellare le differenze e le divisioni, può diventare strumento di inclusione.
"Attraverso questoappuntamento e quello del dicembre scorso – ha detto il Direttore del Conservatorio, Francesco Montaruli –abbiamo voluto contribuire al ponte ideale e culturale che collega la comunità carceraria alla società esterna, offrendo non soltanto momenti di svago, ma anche una visione di speranza e cambiamento".
"Ringraziamo il Presidente del Conservatorio "U. Giordano", il direttore e i musicisti, guidati dal maestro Sbaffi per le iniziative musicali organizzate in questi ultimi mesi – sottolineano dal CSV Foggia - Grazie alla Direzione della Casa Circondariale, alla dottoressa Valentini dell'Area Trattamentale, al Commissario e a tutti gli agenti penitenziari, senza i quali non potremmo realizzare i progetti di volontariato. E grazie ai detenuti che hanno fatto sentire il loro calore, in un freddo pomeriggio di marzo".