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I 5 Reali Siti scendono in campo a favore del SÌ
In vista del referendum popolare del 17 aprile
5 Reali Siti - giovedì 31 marzo 2016
13.14 Comunicato Stampa
"I 5 Reali siti scendono in campo a favore del SÌ per il referendum popolare del 17 aprile. Dopo gli appuntamenti del 29 febbraio a Stornara e del 16 marzo di Orta Nova, la piazza di Carapelle ha ospitato, nella serata di martedì 29 marzo, i rappresentanti dei vari comitati NO TRIV al fine di sensibilizzare i cittadini sull'importanza di recarsi alle urne a votare il SÌ per bloccare il rinnovo delle concessioni riguardanti l'estrazione di idrocarburi nelle aree marine entro le 12 miglia dalle coste.
Si tratta di decidere se i giacimenti potranno continuare ad estrarre idrocarburi dal mare a tempo indefinito oppure se dovranno essere bloccati alla scadenza delle concessioni. Il movimento NO TRIV è nelle piazze, nelle campagne e nelle città per condurre una difficile battaglia contro il perpetuarsi di un'estrazione selvaggia nel mare di idrocarburi. Ad aprire la serata il presidente del "Comitato NO centrale a Biomasse a Carapelle", la dott.ssa Veronica Di Gaetano da anni impegnata nella difesa del patrimonio ambientale dei cittadini e sostenitrice del SÌ per il referendum: "È necessario informare i cittadini sulle reali conseguenze di questo referendum perché in giro c'è cattiva dis-informazione e ciò comporta errori di valutazione che potrebbero pregiudicare l'esito della votazione". A seguire, l'intervento di Giuseppe Maffia che ha sottolineato sia l'importanza di andare a votare per poter raggiungere il quorum utile per rendere valida la votazione sia la necessità di votare SÌ per tutelare l'ambiente in cui viviamo. A favore del SÌ nel referendum del 17 aprile si sono schierate organizzazioni internazionali quali WWF e Greenpeace e molte regioni italiane: Puglia, Basilicata, Marche, Sardegna, Veneto, Calabria, Liguria, Campania e Molise. L'ultimo intervento è stato quello di Michele Casalucci, membro del comitato regionale contro le trivelle: "Votare SÌ per fermare le trivellazioni non è astratto perbenismo né mitico ritorno al passato ma significa ribadire la volontà di creare un mondo migliore, sostenuto da fonti energetiche rinnovabili". Durante il suo discorso, Casalucci ha ricordato che in Basilicata è presente la piattaforma petrolifera più grande d'Europa e ha parlato dell'episodio accaduto il 14 marzo scorso a largo delle isole Kerkennah, in Tunisia, una fuoriuscita di petrolio da un impianto di estrazione che ha provocato la contaminazione delle acque a soli 120 km da Lampedusa. Casalucci è anche membro del comitato provinciale Stop TTIP. Il TTIP è un accordo commerciale di libero scambio in fase di negoziazione tra Europa e Stati Uniti, per favorire l'integrazione dei due mercati e ridurre una serie di barriere per rendere libera la circolazione delle merci. Casalucci avverte: "I rischi in caso di attuazione di tale trattato possono tradursi nell'arrivo sulle nostre tavole di prodotti senza controlli o tutele e nello schiacciamento dei piccoli consorzi da parte delle multinazionali in tutti i campi della produzione".
Alla fine della serata sono state rese note anche le altre due date degli appuntamenti informativi nei comuni limitrofi, il 1 aprile a Ordona e il 6 aprile a Stornarella." - così riporta una nota stampa del Comitato No Triv di Stornara.
Si tratta di decidere se i giacimenti potranno continuare ad estrarre idrocarburi dal mare a tempo indefinito oppure se dovranno essere bloccati alla scadenza delle concessioni. Il movimento NO TRIV è nelle piazze, nelle campagne e nelle città per condurre una difficile battaglia contro il perpetuarsi di un'estrazione selvaggia nel mare di idrocarburi. Ad aprire la serata il presidente del "Comitato NO centrale a Biomasse a Carapelle", la dott.ssa Veronica Di Gaetano da anni impegnata nella difesa del patrimonio ambientale dei cittadini e sostenitrice del SÌ per il referendum: "È necessario informare i cittadini sulle reali conseguenze di questo referendum perché in giro c'è cattiva dis-informazione e ciò comporta errori di valutazione che potrebbero pregiudicare l'esito della votazione". A seguire, l'intervento di Giuseppe Maffia che ha sottolineato sia l'importanza di andare a votare per poter raggiungere il quorum utile per rendere valida la votazione sia la necessità di votare SÌ per tutelare l'ambiente in cui viviamo. A favore del SÌ nel referendum del 17 aprile si sono schierate organizzazioni internazionali quali WWF e Greenpeace e molte regioni italiane: Puglia, Basilicata, Marche, Sardegna, Veneto, Calabria, Liguria, Campania e Molise. L'ultimo intervento è stato quello di Michele Casalucci, membro del comitato regionale contro le trivelle: "Votare SÌ per fermare le trivellazioni non è astratto perbenismo né mitico ritorno al passato ma significa ribadire la volontà di creare un mondo migliore, sostenuto da fonti energetiche rinnovabili". Durante il suo discorso, Casalucci ha ricordato che in Basilicata è presente la piattaforma petrolifera più grande d'Europa e ha parlato dell'episodio accaduto il 14 marzo scorso a largo delle isole Kerkennah, in Tunisia, una fuoriuscita di petrolio da un impianto di estrazione che ha provocato la contaminazione delle acque a soli 120 km da Lampedusa. Casalucci è anche membro del comitato provinciale Stop TTIP. Il TTIP è un accordo commerciale di libero scambio in fase di negoziazione tra Europa e Stati Uniti, per favorire l'integrazione dei due mercati e ridurre una serie di barriere per rendere libera la circolazione delle merci. Casalucci avverte: "I rischi in caso di attuazione di tale trattato possono tradursi nell'arrivo sulle nostre tavole di prodotti senza controlli o tutele e nello schiacciamento dei piccoli consorzi da parte delle multinazionali in tutti i campi della produzione".
Alla fine della serata sono state rese note anche le altre due date degli appuntamenti informativi nei comuni limitrofi, il 1 aprile a Ordona e il 6 aprile a Stornarella." - così riporta una nota stampa del Comitato No Triv di Stornara.