Attualità
Guanto di Padre Pio rubato a San Giovanni Rotondo
La miracolosa reliquia si trovava presso le Suore dell’Immacolata di Santa Chiara
Puglia - mercoledì 4 gennaio 2023
15.26
Appartenuto a San Pio da Pietrelcina e ritenuto capace di fare miracoli e guarigioni se posizionato sulla testa, il guanto-reliquia custodito a San Giovanni Rotondo, è stato sottratto giorni fa da ignoti.
La notizia ha ricevuto conferma dagli ambienti ecclesiastici solo lo scorso 29 dicembre. Il luogo in cui è avvenuto il furto (presso le Suore dell'Immacolata di Santa Chiara), non lontano dal Santuario dedicato al Frate Cappuccino, è abbastanza frequentato, perché qui sgorga un'acqua miracolosa che, secondo le testimonianze dei fedeli, è in grado di realizzare miracolose guarigioni. Nei pressi della fonte, infatti, vi sono foto di persone che ritengono di aver ricevuto miracoli recandosi proprio in questo luogo.
Nella speranza che gli autori dell'ignobile furto si ravvedino e restituiscano il guanto alle Suore a cui l'hanno sottratto indebitamente, il Presidente dell'Associazione Pro Padre Pio L'Uomo della Sofferenza di Torino, Don Giuseppe Saldutto, ha offerto in cambio della restituzione e dell'auto-denuncia presso l'autorità giudiziaria, il versamento di un importo di 5mila euro.
La notizia ha ricevuto conferma dagli ambienti ecclesiastici solo lo scorso 29 dicembre. Il luogo in cui è avvenuto il furto (presso le Suore dell'Immacolata di Santa Chiara), non lontano dal Santuario dedicato al Frate Cappuccino, è abbastanza frequentato, perché qui sgorga un'acqua miracolosa che, secondo le testimonianze dei fedeli, è in grado di realizzare miracolose guarigioni. Nei pressi della fonte, infatti, vi sono foto di persone che ritengono di aver ricevuto miracoli recandosi proprio in questo luogo.
Nella speranza che gli autori dell'ignobile furto si ravvedino e restituiscano il guanto alle Suore a cui l'hanno sottratto indebitamente, il Presidente dell'Associazione Pro Padre Pio L'Uomo della Sofferenza di Torino, Don Giuseppe Saldutto, ha offerto in cambio della restituzione e dell'auto-denuncia presso l'autorità giudiziaria, il versamento di un importo di 5mila euro.