Gruppi consiliari dei Centrosinistra:«Invio dell'informazione interdittiva antimafia contro gestori della Villa Comunale fatto grave. Il Sindaco chiarisca»
Questo, e non la mera cattiva gestione della Villa Comunale, fatto comunque sotto gli occhi di tutti, anche dello stesso sindaco, ha causato la revoca a norma di legge della gestione della Villa Comunale
Cerignola - martedì 14 novembre 2017
9.48 Comunicato Stampa
«Abbiamo appreso con la pubblicazione della Determina Dirigenziale n.1391/166 del 10 c.m., che in data 06.11.2017 la Prefettura di Foggia ha comunicato che per la ditta Cerignola Progresso – Società Cooperativa vincitrice della gara per la gestione della villa comunale con annesso punto ristoro-bar è stata adottata la informazione antimafia interdittiva, secondo quanto previsto all'art. 94 del Codice delle Leggi Antimafia». Espongono così i gruppi consiliari di opposizione del centrosinistra, quanto si è venuto a sapere oggi sulla revoca della gestione della Villa Comunale a privati.
«Questo, e non la mera cattiva gestione della Villa Comunale, fatto comunque sotto gli occhi di tutti, anche dello stesso sindaco, ha causato la revoca a norma di legge della gestione della Villa Comunale –sottolineano i consiglieri comunali d'opposizione-. Di scelta obbligata si è trattato, quindi, non di scelta politica. L'invio dell' informazione antimafia interdittiva rappresenta un fatto grave. Il sindaco chiarisca quanto prima cosa è accaduto. Dal canto nostro quello sulla Villa Comunale è stato uno di quei bandi sui quali più abbiamo espresso dubbi, non solo di natura politica, che abbiamo opportunamente denunciato a Prefetto e Magistratura, oltre che sui palchi pubblici».
«Un epilogo mesto quello dell'affidamento a privati della Villa Comunale, che conferma quanto da noi più volte sottolineato sulla natura "non sempre eccepibile" dei bandi di gara prodotti dal Comune di Cerignola in questi due anni e mezzo e che lancia un'ombra lunga sulla città –concludono i consiglieri comunali-.»
«Questo, e non la mera cattiva gestione della Villa Comunale, fatto comunque sotto gli occhi di tutti, anche dello stesso sindaco, ha causato la revoca a norma di legge della gestione della Villa Comunale –sottolineano i consiglieri comunali d'opposizione-. Di scelta obbligata si è trattato, quindi, non di scelta politica. L'invio dell' informazione antimafia interdittiva rappresenta un fatto grave. Il sindaco chiarisca quanto prima cosa è accaduto. Dal canto nostro quello sulla Villa Comunale è stato uno di quei bandi sui quali più abbiamo espresso dubbi, non solo di natura politica, che abbiamo opportunamente denunciato a Prefetto e Magistratura, oltre che sui palchi pubblici».
«Un epilogo mesto quello dell'affidamento a privati della Villa Comunale, che conferma quanto da noi più volte sottolineato sulla natura "non sempre eccepibile" dei bandi di gara prodotti dal Comune di Cerignola in questi due anni e mezzo e che lancia un'ombra lunga sulla città –concludono i consiglieri comunali-.»