Enti locali
Gorgoni su Piano riordino: "Percorso graduale con comunità locali e sindacati"
Così si esprime il direttore del Dipartimento Salute
Cerignola - venerdì 4 marzo 2016
7.24 Comunicato Stampa
Una precisazione del direttore del Dipartimento Salute della Regione Puglia, Giovanni Gorgoni in relazione all'attuazione del Piano di riordino ospedaliero approvato in giunta lo scorso 29 febbraio.
"Le inevitabili e, per molti versi, comprensibili reazioni alla Delibera di giunta regionale 161 del 29/02/16 con cui è stato adottato lo schema di riordino della rete ospedaliera regionale, richiedono alcune precisazioni aggiuntive rispetto alle comunicazioni delle passate settimane sui motivi e sui criteri di un adempimento nazionale che ha alcuni limiti ma che rappresenta comunque un obbligo di legge e, noi riteniamo, anche una grande occasione di riforma dell'assistenza ospedaliera pugliese.
Il piano di riordino, così come deliberato lo scorso 29 febbraio, dovrà trovare la condivisione dei tavoli ministeriali e avere attuazione entro fine 2017: ciò significa che il passaggio dal vecchio al nuovo assetto potrà avvenire gradualmente, anche con la collaborazione delle comunità locali e delle organizzazioni sindacali.
Questo vale a maggior ragione per l'aspetto più doloroso del riordino - la chiusura dei punti nascita per comunità come Corato, Putignano, Galatina, Copertino - che potrà trovare un percorso graduale e condiviso senza mai pregiudicare il primario diritto alla sicurezza della donna e del bimbo che porta in grembo".
"Le inevitabili e, per molti versi, comprensibili reazioni alla Delibera di giunta regionale 161 del 29/02/16 con cui è stato adottato lo schema di riordino della rete ospedaliera regionale, richiedono alcune precisazioni aggiuntive rispetto alle comunicazioni delle passate settimane sui motivi e sui criteri di un adempimento nazionale che ha alcuni limiti ma che rappresenta comunque un obbligo di legge e, noi riteniamo, anche una grande occasione di riforma dell'assistenza ospedaliera pugliese.
Il piano di riordino, così come deliberato lo scorso 29 febbraio, dovrà trovare la condivisione dei tavoli ministeriali e avere attuazione entro fine 2017: ciò significa che il passaggio dal vecchio al nuovo assetto potrà avvenire gradualmente, anche con la collaborazione delle comunità locali e delle organizzazioni sindacali.
Questo vale a maggior ragione per l'aspetto più doloroso del riordino - la chiusura dei punti nascita per comunità come Corato, Putignano, Galatina, Copertino - che potrà trovare un percorso graduale e condiviso senza mai pregiudicare il primario diritto alla sicurezza della donna e del bimbo che porta in grembo".