Vita di città
Gli eroi silenziosi, donatori di speranze
Una bella storia di altruismo ha coinvolto sedici ragazzi dell'Istituto Agrario Pavoncelli
Cerignola - martedì 21 giugno 2016
10.06
Spesso si parla di Cerignola solo in termini negativi, per evidenziare atti di inciviltà, di vandalismo, di criminalità, e così via. Questa volta, una bella storia di generosità e altruismo vede protagonisti dei giovani studenti dell'Istituto tecnico Agrario Giuseppe Pavoncelli di Cerignola.
Poco più di un mese fa, l'avvocato cerignolano Pio Merotta incontra Ina Fischetti, responsabile della sezione di Foggia dell'ADMO (Associazione Donatori Midollo Osseo), che si occupa di casi di leucemia presso gli Ospedali Col. D'avanzo, nel capoluogo provinciale. Dalla leucemia ci si può salvare, a condizione che ci sia un donatore, a cui si preleva del sangue midollare (o midollo osseo), per iniettarlo nell'ammalato, a cui precedentemente viene tolto tutto il sangue, e dopo che il soggetto è posto per due giorni in una camera sterile (non può prendere neanche un raffreddore).
Il midollo osseo è un fluido contenuto in alcune ossa del nostro corpo, ricco di Cellule Staminali Emopoietiche (CSE), che hanno la funzione di produrre i globuli rossi, i bianchi e le piastrine che si trovano nel sangue circolante.
Pochi giorni dopo, l'Avv. Merotta contatta il preside della Scuola Agraria, Pio Mirra, che ha subito accolto con grande interesse l'iniziativa per autorizzare una conferenza sulla lotta alla leucemia. La conferenza si tiene il 21 maggio, presso l'Auditorium dell'Istituto Agrario, e durante il suo svolgimento sono trasmessi anche alcuni filmati. Al termine, si sperava che potesse venire fuori almeno un donatore di midollo osseo. Ebbene, se ne sono presentati ben sedici.
Pochi giorni dopo, i ragazzi si sono presentati per fare un prelievo di sangue, presso il centro trasfusionale; quel sangue è partito per Genova, dove si trova il Centro Nazionale di riferimento, nel quale si verifica la consistenza del sangue. Ovviamente, se una persona fa uso di sostanze alcoliche o stupefacenti, il suo sangue verrà scartato, pertanto questi controlli rappresentano anche un modo per tenere i ragazzi in gioco per quanto riguarda lo stile di vita personale adottato. In un primo momento si fa la mappatura del sangue (per inserirlo in una banca dati), valutandone le caratteristiche. In questa fase, si dà semplicemente la disponibilità come donatori (è necessario avere almeno 18 anni), prima di prelevare il midollo osseo. Successivamente, dopo aver dato questa disponibilità, i medici verificano se c'è compatibilità fra il sangue di un donatore con quello di una persona oggi ammalata. La compatibilità è uno su centomila. Se dovesse risultare la compatibilità con un ammalato, il donatore verrà richiamato da ADMO, che chiederà nuovamente: "Sei effettivamente disponibile a donare il midollo osseo?". Il midollo osseo si rigenera a chi lo dona nell'arco di due settimane circa, e all'ammalato fa rigenerare tutto il sangue, tanto che i due soggetti diventano fratelli biologici. Tutto dev'essere svolto nell'anonimato, e spesso le donazioni sono internazionali, in quanto coinvolgono soggetti di Paesi diversi, anche molto lontani fra loro.
L'Avv. Merotta, colui che, di fatto, ha promosso a Cerignola questa iniziativa, dichiara: "Io non sono né più né meno che un coordinatore di un eventuale gruppo di zona. Se mai si formerà ufficialmente questo comitato, vado alla ricerca di persone motivate e di buon senso. Aggiungo che il comitato provinciale non è intenzionato a fare raccolta fondi. Lo faccio da volontario perché mi sento in debito con la vita, ma non ho compiuto nulla di particolare. Ho fatto quello che dovremmo fare un po' tutti quanti, senza passare per eroi. Eroi sono i ragazzi dell'Istituto Pavoncelli."
Poco più di un mese fa, l'avvocato cerignolano Pio Merotta incontra Ina Fischetti, responsabile della sezione di Foggia dell'ADMO (Associazione Donatori Midollo Osseo), che si occupa di casi di leucemia presso gli Ospedali Col. D'avanzo, nel capoluogo provinciale. Dalla leucemia ci si può salvare, a condizione che ci sia un donatore, a cui si preleva del sangue midollare (o midollo osseo), per iniettarlo nell'ammalato, a cui precedentemente viene tolto tutto il sangue, e dopo che il soggetto è posto per due giorni in una camera sterile (non può prendere neanche un raffreddore).
Il midollo osseo è un fluido contenuto in alcune ossa del nostro corpo, ricco di Cellule Staminali Emopoietiche (CSE), che hanno la funzione di produrre i globuli rossi, i bianchi e le piastrine che si trovano nel sangue circolante.
Pochi giorni dopo, l'Avv. Merotta contatta il preside della Scuola Agraria, Pio Mirra, che ha subito accolto con grande interesse l'iniziativa per autorizzare una conferenza sulla lotta alla leucemia. La conferenza si tiene il 21 maggio, presso l'Auditorium dell'Istituto Agrario, e durante il suo svolgimento sono trasmessi anche alcuni filmati. Al termine, si sperava che potesse venire fuori almeno un donatore di midollo osseo. Ebbene, se ne sono presentati ben sedici.
Pochi giorni dopo, i ragazzi si sono presentati per fare un prelievo di sangue, presso il centro trasfusionale; quel sangue è partito per Genova, dove si trova il Centro Nazionale di riferimento, nel quale si verifica la consistenza del sangue. Ovviamente, se una persona fa uso di sostanze alcoliche o stupefacenti, il suo sangue verrà scartato, pertanto questi controlli rappresentano anche un modo per tenere i ragazzi in gioco per quanto riguarda lo stile di vita personale adottato. In un primo momento si fa la mappatura del sangue (per inserirlo in una banca dati), valutandone le caratteristiche. In questa fase, si dà semplicemente la disponibilità come donatori (è necessario avere almeno 18 anni), prima di prelevare il midollo osseo. Successivamente, dopo aver dato questa disponibilità, i medici verificano se c'è compatibilità fra il sangue di un donatore con quello di una persona oggi ammalata. La compatibilità è uno su centomila. Se dovesse risultare la compatibilità con un ammalato, il donatore verrà richiamato da ADMO, che chiederà nuovamente: "Sei effettivamente disponibile a donare il midollo osseo?". Il midollo osseo si rigenera a chi lo dona nell'arco di due settimane circa, e all'ammalato fa rigenerare tutto il sangue, tanto che i due soggetti diventano fratelli biologici. Tutto dev'essere svolto nell'anonimato, e spesso le donazioni sono internazionali, in quanto coinvolgono soggetti di Paesi diversi, anche molto lontani fra loro.
L'Avv. Merotta, colui che, di fatto, ha promosso a Cerignola questa iniziativa, dichiara: "Io non sono né più né meno che un coordinatore di un eventuale gruppo di zona. Se mai si formerà ufficialmente questo comitato, vado alla ricerca di persone motivate e di buon senso. Aggiungo che il comitato provinciale non è intenzionato a fare raccolta fondi. Lo faccio da volontario perché mi sento in debito con la vita, ma non ho compiuto nulla di particolare. Ho fatto quello che dovremmo fare un po' tutti quanti, senza passare per eroi. Eroi sono i ragazzi dell'Istituto Pavoncelli."