Cronaca
Gli studenti delle scuole medie di Cerignola inaugurano il Percorso della Memoria
Collocate davanti al comune quattro pietre d'inciampo che ricordano eroi cerignolani
Cerignola - lunedì 21 marzo 2022
17.18
In piazza della Repubblica a Cerignola è stato inaugurato questa mattina il Percorso della Memoria. Il 21 marzo ricorre la Giornata della Memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. Nei pressi dell'ingresso del comune sono state collocate quattro pietre d'inciampo per ricordare gli eroi della città, vittime innocenti delle mafie e dell'Olocausto.
L'assessore alla pubblica istruzione Rossella Bruno ha inaugurato il percorso, pensato in collaborazione con la scuola Pavoncelli di Cerignola, alla presenza degli studenti delle scuole secondarie di primo grado in piazza della Repubblica che hanno intonato "Pensa" di Fabrizio Moro per ricordare tutti coloro i quali "non volevano essere eroi ma alla fine lo sono diventati".
"In questa data così importante – ha commentato Bruno – abbiamo voluto che Cerignola ricordasse il sacrificio di Michele Cianci, ucciso durante una rapina nei difficili anni della faida criminale negli anni 90. Le prime quattro pietre d'inciampo serviranno a rendere omaggio, per sempre, a figure che hanno fatto del senso civico e del senso del dovere il loro motto di vita. I primi quattro nomi di eroi della nostra terra che intendiamo ricordare erano eroi, ma erano prima di tutto cittadini, che amavano la nostra terra e noi ricorderemo i loro nomi, le loro storie sempre".
Le prime quattro pietre sono dedicate a Baldina Di Vittorio, figlia di Giuseppe, antifascista internata a Rieucros nel 1940, Bernardo Taddeo, arrestato e deportato a Dachau dalle SS nel 1943, Paolo Sabbetta, artefice della resistenza non armata e Michele Cianci, vittima di mafia nel 1991.
"Le pietre di Piazza della Repubblica hanno la forma di tessere di puzzle perché, nei prossimi anni, insieme a tutte le scuole, continueremo a comporre il percorso della Memoria con altre storie, altri nomi, altri eroi della nostra città".
"Questa giornata – ha aggiunto il sindaco Bonito – ha un significato molto importante soprattutto nella nostra terra. Alla crudeltà della mafia, che a Cerignola ha tolto la vita a vittime innocenti come Cianci, o come Hyso Telharay, Incoronata Ramella e Incoronata Sollazzo, rispondiamo con gli esempi più virtuosi che hanno reso questa città terra di diritti e resistenza. La criminalità organizzata, come abbiamo potuto vedere a nostre spese, non è soltanto quella che spara, ma è quella che fa affari, che si insinua nel tessuto economico e sociale delle città. La risposta della comunità dev'essere forte, compatta, e non può che partire dagli esempi di chi della rettitudine e della giustizia ne ha fatto ragione di vita".
L'assessore alla pubblica istruzione Rossella Bruno ha inaugurato il percorso, pensato in collaborazione con la scuola Pavoncelli di Cerignola, alla presenza degli studenti delle scuole secondarie di primo grado in piazza della Repubblica che hanno intonato "Pensa" di Fabrizio Moro per ricordare tutti coloro i quali "non volevano essere eroi ma alla fine lo sono diventati".
"In questa data così importante – ha commentato Bruno – abbiamo voluto che Cerignola ricordasse il sacrificio di Michele Cianci, ucciso durante una rapina nei difficili anni della faida criminale negli anni 90. Le prime quattro pietre d'inciampo serviranno a rendere omaggio, per sempre, a figure che hanno fatto del senso civico e del senso del dovere il loro motto di vita. I primi quattro nomi di eroi della nostra terra che intendiamo ricordare erano eroi, ma erano prima di tutto cittadini, che amavano la nostra terra e noi ricorderemo i loro nomi, le loro storie sempre".
Le prime quattro pietre sono dedicate a Baldina Di Vittorio, figlia di Giuseppe, antifascista internata a Rieucros nel 1940, Bernardo Taddeo, arrestato e deportato a Dachau dalle SS nel 1943, Paolo Sabbetta, artefice della resistenza non armata e Michele Cianci, vittima di mafia nel 1991.
"Le pietre di Piazza della Repubblica hanno la forma di tessere di puzzle perché, nei prossimi anni, insieme a tutte le scuole, continueremo a comporre il percorso della Memoria con altre storie, altri nomi, altri eroi della nostra città".
"Questa giornata – ha aggiunto il sindaco Bonito – ha un significato molto importante soprattutto nella nostra terra. Alla crudeltà della mafia, che a Cerignola ha tolto la vita a vittime innocenti come Cianci, o come Hyso Telharay, Incoronata Ramella e Incoronata Sollazzo, rispondiamo con gli esempi più virtuosi che hanno reso questa città terra di diritti e resistenza. La criminalità organizzata, come abbiamo potuto vedere a nostre spese, non è soltanto quella che spara, ma è quella che fa affari, che si insinua nel tessuto economico e sociale delle città. La risposta della comunità dev'essere forte, compatta, e non può che partire dagli esempi di chi della rettitudine e della giustizia ne ha fatto ragione di vita".