Gli alunni dell’IC “Carducci-Paolillo” con Gianni Maddaloni
Grande successo per l’incontro del maestro di judo di Scampia con gli alunni della scuola media dell’Istituto Comprensivo del centro ofantino
Cerignola - venerdì 3 maggio 2019
9.11 Comunicato Stampa
Grande successo per l'incontro con il maestro di judo Gianni Maddaloni organizzato dalla scuola secondaria di primo grado dell'Istituto Comprensivo "Carducci-Paolillo" di Cerignola, diretto dalla dott.ssa Maria Racanelli.
Nell'ambito delle iniziative del curricolo dell'identità, il 30 aprile l'auditorium "Paolillo" ha ospitato l'evento dal titolo "Tutti siamo Scampia: quando lo sport salva". Protagonisti i docenti e gli alunni delle classi seconde che hanno avuto il piacere di chiacchierare con Gianni Maddaloni, maestro e direttore tecnico della "Star Judo Club"di Scampia, a Napoli. Una platea di giovanissimi che hanno interagito con "O Maè" su un tema fondamentale nella crescita di ogni ragazzo: come educare alla legalità attraverso lo sport.
"O Maè" ha appassionato e coinvolto ragazzi e docenti raccontando la sua storia, fatta in primis di sogni, di lotte,rinunce, sofferenze e conquiste per la sua gente,per toglierli dalla strada ed educarli alla legalità. Il suo racconto si è dipanato su come si combatte l'illegalità a suon di sport e vittorie, sottolineando che i quartieri considerati e definiti "difficili e periferici" sono fucina di talenti, come ha dimostrato suo figlio Pino, nato e cresciuto a Scampia, oro olimpico a Sidney 2000.
Molto emozionante il momento in cui il maestro ha mostrato con orgoglio l'oro vinto dal figlio, non perché fosse del figlio, come ha detto, ma "perché questa vittoria è la vittoria di tutti voi ragazzi, di ogni ragazzo che rispetta le regole e che ce la può fare, a prescindere dal quartiere in cui cresce. È l'oro di Scampia. È l'oro di tutti noi"
Una grande lezione di educazione alla legalitàda un uomo che sta lasciando un seme di speranza in un quartiere spesso associato a delinquenza e spaccio come Scampia, ma che invece ha voglia di riscatto, grazie all'esempio del maestro Maddaloni e della sua palestra, nella quale i pilastri fondamentali sono due: la famiglia in palestra e difendere le fasce deboli perché, come ha sottolineato nel suo intervento, "un bambino che impara i valori dello sport oggi sarà un killer o uno spacciatore in meno domani".
Un esempio di come "Lo sport salva", studiato e replicato in Francia e nelle periferie di Città del Messico e di Calì in Colombia.
Una bella testimonianza e una grande lezione per gli alunni dell'istituto "Carducci-Paolillo", grazie alla quale hanno imparato, utilizzando il motto dei Maddaloni, che "WE CAN, OMAE".
Nell'ambito delle iniziative del curricolo dell'identità, il 30 aprile l'auditorium "Paolillo" ha ospitato l'evento dal titolo "Tutti siamo Scampia: quando lo sport salva". Protagonisti i docenti e gli alunni delle classi seconde che hanno avuto il piacere di chiacchierare con Gianni Maddaloni, maestro e direttore tecnico della "Star Judo Club"di Scampia, a Napoli. Una platea di giovanissimi che hanno interagito con "O Maè" su un tema fondamentale nella crescita di ogni ragazzo: come educare alla legalità attraverso lo sport.
"O Maè" ha appassionato e coinvolto ragazzi e docenti raccontando la sua storia, fatta in primis di sogni, di lotte,rinunce, sofferenze e conquiste per la sua gente,per toglierli dalla strada ed educarli alla legalità. Il suo racconto si è dipanato su come si combatte l'illegalità a suon di sport e vittorie, sottolineando che i quartieri considerati e definiti "difficili e periferici" sono fucina di talenti, come ha dimostrato suo figlio Pino, nato e cresciuto a Scampia, oro olimpico a Sidney 2000.
Molto emozionante il momento in cui il maestro ha mostrato con orgoglio l'oro vinto dal figlio, non perché fosse del figlio, come ha detto, ma "perché questa vittoria è la vittoria di tutti voi ragazzi, di ogni ragazzo che rispetta le regole e che ce la può fare, a prescindere dal quartiere in cui cresce. È l'oro di Scampia. È l'oro di tutti noi"
Una grande lezione di educazione alla legalitàda un uomo che sta lasciando un seme di speranza in un quartiere spesso associato a delinquenza e spaccio come Scampia, ma che invece ha voglia di riscatto, grazie all'esempio del maestro Maddaloni e della sua palestra, nella quale i pilastri fondamentali sono due: la famiglia in palestra e difendere le fasce deboli perché, come ha sottolineato nel suo intervento, "un bambino che impara i valori dello sport oggi sarà un killer o uno spacciatore in meno domani".
Un esempio di come "Lo sport salva", studiato e replicato in Francia e nelle periferie di Città del Messico e di Calì in Colombia.
Una bella testimonianza e una grande lezione per gli alunni dell'istituto "Carducci-Paolillo", grazie alla quale hanno imparato, utilizzando il motto dei Maddaloni, che "WE CAN, OMAE".