Giuseppe Pugliese
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Attualità

Giuseppe Pugliese, docente e autore di Cerignola: “Si può fare poesia anche guardando il cielo”

Il titolo del suo libro di esordio è “Pensieri su nuvole profonde” e contiene riflessioni poetiche

La cultura non è un principio astratto che si predica o si diffonde attraverso sermoni e discorsi aulici. E' piuttosto una realtà, un percorso da intraprendere, uno stile di vita da seguire per chi se ne fa promotore e sostenitore attraverso comportamenti e iniziative.

Un esempio di come la cultura possa essere "vissuta" e trasmessa senza forzature e con una grande passione proviene da Giuseppe Pugliese, docente di Lettere, autore e poeta cerignolano, che ha inventato e diffuso un vero e proprio "format culturale".

Gli eventi tematici e letterari da lui promossi e organizzati, corredati dalla lettura di versi poetici o testi letterari degli attori Daniele Cifaldi e Antonella Cirillo e dall'accompagnamento di musica dal vivo, si rivolgono ad un target variegato di persone, che va dai ragazzi delle scuole agli adulti. Questi ultimi, in particolare, scelgono di parteciparvi per curiosità o per il desiderio di conoscere e approfondire un autore o un argomento specifico.

Bentrovato, prof. Secondo Lei, per quali motivi gli incontri culturali che organizza ottengono un così ampio riscontro di pubblico?

"Sinceramente non mi aspettavo neanche io un riscontro così positivo. Sono partito con un laboratorio di poesia suddiviso in due incontri. Il primo giorno eravamo dodici persone, la volta successiva il numero crebbe a diciassette. Nell'evento organizzato a Giugno scorso l'intera sala si riempì di persone e anche quello tenutosi a Dicembre ha riscosso un grande successo, tanto che molti sono rimasti in piedi. Martedì 14 Gennaio alle ore 18.30, invece, presenterò il mio libro "Pensieri su nuvole profonde" presso la Mondadori Point di Cerignola, con ingresso libero e gratuito".

Come riesce a rendere così fruibili e dirette le Sue composizioni poetiche?

"Affinchè i miei versi arrivino a tutti, ho fatto delle scelte ben precise. Ho deciso, ad esempio, di utilizzare un lessico poetico accompagnato da una sintassi fruibile. Io ritengo infatti che la poesia debba riuscire a trasmettere quel sentimento poetico che l'autore ha vissuto, attraverso parole semplici e accessibili. Pur essendo in grado di creare anche io versi ermetici o complessi, ho fatto una scelta che predilige la fruizione poetica da parte di più destinatari possibili.

Ciò che io desidero è che le persone riescano ad identificarsi con il sentimento poetico che descrivo con i versi. Quando ciò avviene, significa che il messaggio universale che la poesia contiene è arrivato al cuore di chi legge. Per rendere la poesia più "facile" utilizzo uno strumento efficace, l'immagine. La maggior parte delle mie poesie nasce infatti dalla visione di un'immagine, di un dettaglio, di un particolare visivo che decido di mettere in evidenza. Anche le imperfezioni che possono capitare nelle immagini e fotografie sono adatte a generare versi poetici (mi è capitato con un bagliore che ha tagliato per caso l'immagine e che io ho riportato in versi descrivendolo come un raggio che colpisce la Madonna Addolorata). Se si è troppo accademici, invece, il rischio concreto è di non raggiungere lo scopo, che è quello di arrivare al cuore delle persone"

Per quanto riguarda invece gli scrittori che Lei presenta e approfondisce negli incontri, come ad esempio William Shakespeare, quali sono gli accorgimenti che adotta per avvicinarli al pubblico e in particolare ai più giovani?

"In questo caso, invece, ciò che mi aiuta a rendere più semplici e dirette le spiegazioni circa gli autori è la mia passione per la letteratura e per alcuni di essi, come appunto Shakespeare (da sempre uno dei miei preferiti). Ho parlato di questo grande autore agli alunni di terza media della scuola "Padre Pio", e li ho visti particolarmente attenti e ricettivi. Ciò vuol dire che sono riuscito ad arrivare a loro attraverso la mia passione per la letteratura. Inoltre ho esposto alcuni monologhi femminili shakespeariani agli alunni dell'Istituto tecnico commerciale, a quelli del Liceo Scientifico e Liceo Classico, e da questi ne sono scaturite riflessioni importanti sulla condizione della donna e altre tematiche universali e sempre attuali. Cerco sempre di suscitare curiosità ed interesse partendo dagli autori letterari che in fondo sono senza tempo, perché hanno parlato già nel passato di alcuni temi che ci ritroviamo ad affrontare ancora oggi (ad esempio il tradimento o il femminicidio)".

Poesia e fotografia: cosa hanno in comune, secondo Lei, i fotografi e i poeti?

"Entrambi secondo me hanno in comune il desiderio di trasmettere il sentimento poetico. Anche una semplice immagine è capace di suscitare poesia. Lo ripeto spesso, quando vado nelle scuole e incontro i ragazzi: tutto può essere oggetto o fonte di poesia. Basta fermarsi un attimo e guardare un tramonto, un particolare naturale, uno scorcio della città. Ci sono immagini capaci di generare poesia, mi è successo con una pozzanghera ad esempio, che è riuscita a suscitare in me un senso di profondità particolare. Il gusto estetico, la ricerca del bello, sono altri elementi che accomunano queste due categorie. Io cerco sempre di creare il giusto abbinamento tra poesia e fotografia".

Lei ha scritto e pubblicato il suo primo libro, che è appunto una raccolta di poesie. Con quale criterio le ha scelte e raggruppate in un unico volume?

"Per raggruppare i versi pubblicati nel libro ho dovuto recuperarli nel corso degli anni, in quanto avevo scritto e diffuso le mie riflessioni poetiche sui social. E' stato un lavoro certosino e meticoloso, che mi ha portato a ripercorrere i mie esordi e a ritrovare il grande amore per la disciplina poetica. Nel libro non c'è un filo conduttore tematico, ma ho voluto creare una suddivisione tra poesie, riflessioni poetiche su temi letterari e civili, riflessioni su temi spirituali, riflessioni poetiche sulla Madonna di Ripalta".

Sin da piccolo ha sempre nutrito interesse e passione per la letteratura. Che tipo di lettore è?

"Io amo leggere libri di storia, mi piace molto approfondire temi storici contemporanei, piuttosto che leggere romanzi preferisco immergermi nella lettura di saggi".

Qual è il suggerimento che dà a chi partecipa agli incontri?

"Io suggerisco una cosa semplice, ma per nulla scontata: guardare il cielo più volte durante la giornata. E cogliere ciò che esprime ed ispira. E' un gesto di pura poesia".
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