Attualità
Giuseppe Cormio, fotografo e maestro di calligrafia di Cerignola: “Pennino e inchiostro per imprimere la bellezza”
Un hobby antico e sempre attuale per scoprire l’arte della bella scrittura
Cerignola - martedì 30 maggio 2023
Un tempo i nostri nonni, a scuola, imparavano la "bella calligrafia". Basterebbe osservare qualche documento dell'epoca per accorgersi di quanta bellezza ci sia in quelle lettere scritte in corsivo con incredibile cura e precisione.
Oggi, nel periodo storico in cui molte persone preferiscono scrivere con l'ausilio della tastiera del pc anziché ricorrere alla penna, in cui tanti giovani hanno perduto il gusto di scrivere a mano ritoccando errori ed imprecisioni, parlare con qualcuno che ha fatto della calligrafia uno dei suoi hobby preferiti, fa un certo effetto.
Giuseppe Cormio, professore di 70 anni, cerignolano, è una persona curiosa, eclettica e vulcanica. Tra le sue passioni, oltre alla fotografia e alla lettura dei classici, c'è anche la calligrafia, il "bello scrivere".
"Ho riprodotto l'Iliade di Omero, un classico intramontabile, ma non solo. Ho cominciato anche a trascrivere la Gerusalemme Liberata di Torquato Tasso. Conosco i tipi di calligrafie che si sono susseguiti nelle varie epoche storiche e ho voluto trasmettere la mia passione a tutti coloro che mostrano interesse e curiosità verso questa disciplina particolare, tra cui gli iscritti all'Università delle Tre Età di Cerignola. A loro ho tenuto un vero e proprio corso di calligrafia.
Alcune delle signore che hanno partecipato, a chiusura del ciclo mi hanno ringraziato, invitandomi a rifarlo. Ci siamo rilassate tanto, hanno detto. Ed infatti, uno degli obiettivi della calligrafia è proprio quello di svuotare il cervello dai pensieri inutili e concentrarsi su un'attività manuale e molto piacevole, adatta a tutte le età", racconta Giuseppe.
"Qualche anno fa ho tenuto un corso agli alunni e ai docenti del Liceo Classico Zingarelli di Cerignola, vi ha partecipato anche la Dirigente. La più grande soddisfazione è stata quella di vedere ragazzi assorti nella scrittura per ore e ore, senza distogliere l'attenzione da ciò che stavano facendo. Poi, una volta, mi è capitato di conoscere una bambina che frequenta le scuole medie che si è appassionata alla calligrafia, dimostrando un talento innato ed una spiccata capacità di scrivere bene", prosegue.
A "scuola di calligrafia" si va muniti di pennino e inchiostro, e si imparano le tecniche per scrivere con una calligrafia accurata e rifinita, come quelle "di una volta", che erano un piacere per gli occhi tanto da sembrare veri e propri merletti.
"Nei miei corsi di fotografia invito i partecipanti a recuperare il gusto di scattare immagini originali e tecnicamente efficaci, e devo dire che i risultati si vedono, anche utilizzando il cellulare. La calligrafia è un mondo a parte, è un universo fatto di riferimenti ai classici, alla letteratura, a chi ci ha preceduto. Ma è anche un modo per staccare con la routine e impegnarsi in un'attività piacevole che ci ricongiunge con l'emisfero cerebrale che si attiva mentre si è impegnati a scrivere. Purtroppo oggi lo si fa sempre di meno, figuriamoci poi con un pennino e l'inchiostro", conclude Cormio.
I ragazzi oggi scrivono sempre meno in corsivo, il pc ha ottimizzato i tempi di scrittura ma ci ha penalizzato su altro. "Dovremmo tornare tutti a scrivere, con la penna, in maniera lenta, accurata, consapevole, ci accorgeremo di sentirci meglio".
Il signor Giuseppe, maestro di calligrafia, ci invita a riscoprire questa attività, mettendo da parte il computer, con uno sguardo al passato per non dimenticare ciò che ci è stato trasmesso.
Oggi, nel periodo storico in cui molte persone preferiscono scrivere con l'ausilio della tastiera del pc anziché ricorrere alla penna, in cui tanti giovani hanno perduto il gusto di scrivere a mano ritoccando errori ed imprecisioni, parlare con qualcuno che ha fatto della calligrafia uno dei suoi hobby preferiti, fa un certo effetto.
Giuseppe Cormio, professore di 70 anni, cerignolano, è una persona curiosa, eclettica e vulcanica. Tra le sue passioni, oltre alla fotografia e alla lettura dei classici, c'è anche la calligrafia, il "bello scrivere".
"Ho riprodotto l'Iliade di Omero, un classico intramontabile, ma non solo. Ho cominciato anche a trascrivere la Gerusalemme Liberata di Torquato Tasso. Conosco i tipi di calligrafie che si sono susseguiti nelle varie epoche storiche e ho voluto trasmettere la mia passione a tutti coloro che mostrano interesse e curiosità verso questa disciplina particolare, tra cui gli iscritti all'Università delle Tre Età di Cerignola. A loro ho tenuto un vero e proprio corso di calligrafia.
Alcune delle signore che hanno partecipato, a chiusura del ciclo mi hanno ringraziato, invitandomi a rifarlo. Ci siamo rilassate tanto, hanno detto. Ed infatti, uno degli obiettivi della calligrafia è proprio quello di svuotare il cervello dai pensieri inutili e concentrarsi su un'attività manuale e molto piacevole, adatta a tutte le età", racconta Giuseppe.
"Qualche anno fa ho tenuto un corso agli alunni e ai docenti del Liceo Classico Zingarelli di Cerignola, vi ha partecipato anche la Dirigente. La più grande soddisfazione è stata quella di vedere ragazzi assorti nella scrittura per ore e ore, senza distogliere l'attenzione da ciò che stavano facendo. Poi, una volta, mi è capitato di conoscere una bambina che frequenta le scuole medie che si è appassionata alla calligrafia, dimostrando un talento innato ed una spiccata capacità di scrivere bene", prosegue.
A "scuola di calligrafia" si va muniti di pennino e inchiostro, e si imparano le tecniche per scrivere con una calligrafia accurata e rifinita, come quelle "di una volta", che erano un piacere per gli occhi tanto da sembrare veri e propri merletti.
"Nei miei corsi di fotografia invito i partecipanti a recuperare il gusto di scattare immagini originali e tecnicamente efficaci, e devo dire che i risultati si vedono, anche utilizzando il cellulare. La calligrafia è un mondo a parte, è un universo fatto di riferimenti ai classici, alla letteratura, a chi ci ha preceduto. Ma è anche un modo per staccare con la routine e impegnarsi in un'attività piacevole che ci ricongiunge con l'emisfero cerebrale che si attiva mentre si è impegnati a scrivere. Purtroppo oggi lo si fa sempre di meno, figuriamoci poi con un pennino e l'inchiostro", conclude Cormio.
I ragazzi oggi scrivono sempre meno in corsivo, il pc ha ottimizzato i tempi di scrittura ma ci ha penalizzato su altro. "Dovremmo tornare tutti a scrivere, con la penna, in maniera lenta, accurata, consapevole, ci accorgeremo di sentirci meglio".
Il signor Giuseppe, maestro di calligrafia, ci invita a riscoprire questa attività, mettendo da parte il computer, con uno sguardo al passato per non dimenticare ciò che ci è stato trasmesso.