Attualità
Giuseppe Conte a Cerignola per promuovere il progetto Legalitour
Il presidente del consiglio foggiano in visita nella sua terra afferma la linea dura contro immigrazione, mafia e Covid
Cerignola - lunedì 3 agosto 2020
17.42
Giuseppe Conte, la ministra dell'istruzione 5 stelle Lucia Azzolina e il senatore, anch'egli pentastellato, Nicola Morra, presidente della Commissione parlamentare antimafia, hanno fatto visita oggi al Liceo Classico "Zingarelli – Sacro Cuore" di Cerignola nell'ambito della promozione del progetto Legalitour, per sensibilizzare i più giovani a combattere e contrastare le mafie. Nell'auditorium "Teodato Labia" dell'istituto, il premier ha incontrato studenti e docenti prima di visitare il bene "Terra Aut", confiscato alla mafia e gestito dalla Cooperativa Sociale "AltreEco".
Prima dell'incontro il premier si è intrattenuto con i giornalisti rispondendo a qualche domanda su temi attuali. Conte non ha usato giri di parole per confermare l'atteggiamento intransigente del governo nei confronti di temi scottanti come quello dell'emergenza Covid-19, purtroppo ancora molto attuale, la doppia preferenza di genere in Puglia, la mafia e l'immigrazione clandestina.
«Non possiamo tollerare che si entri in Italia in modo irregolare, - ha dichiarato Conte - tanto più in questo momento in cui la comunità nazionale ha fatto tantissimi sacrifici e rischiare che questi risultati siano vanificati da migranti che tentano di sfuggire alla sorveglianza sanitaria, non ce lo possiamo permettere. Dobbiamo contrastare i traffici e contrastare l'incremento degli utili da parte dei gruppi criminali che alimentano questi traffici. Dobbiamo intensificare i rimpatri, siamo in contatto quotidiano con il ministro Di Maio la ministra Lamorgese, il ministro Guerini, la ministra De Micheli, tutti i ministri direttamente coinvolti e stiamo lavorando per evitare che questi traffici possano continuare. Dobbiamo assolutamente rimpatriare, non si entra in Italia in questo modo e soprattutto in questo momento di fase acuta».
Sulla doppia preferenza di genere alle prossime regionali pugliesi, il presidente ha voluto sottolineare l'intervento decisivo del governo.
«Abbiamo fatto un decreto-legge perché venga rispettato un principio, lo abbiamo fatto perché costretti. Abbiamo consentito all'autonomia regionale di provvedere, purtroppo non abbiamo avuto segnali in questo senso anzi, c'è stata un certo punto la chiara dichiarazione di presa d'atto che non c'era la possibilità di arrivare all'affermazione del principio. Lo abbiamo affermato noi con legge nazionale, bisogna rispettare tutti gli elettori pugliesi come tutti gli elettori italiani. D'ora in poi il governo non tollererà più che non ci sia la doppia preferenza là dove sia previsto il voto con espressione di preferenza».
Il presidente originario di Volturara Appula, non poteva esimersi dal commentare la presenza mafiosa nella sua capitanata.
«Io sono un figlio di questa terra, quindi potete immaginare con quale dolore possa vivere il fatto che qui la mafia prosperi e abbia dimostrato di essere particolarmente incisiva, ecco perché è importante una un'iniziativa come quella di oggi. Dobbiamo assolutamente fare il deserto intorno alla mafia, che stiamo contrastando con gli uomini e con tutti gli strumenti a nostra disposizione, è la reazione dello stato. Dobbiamo però anche alimentare la cultura contro la criminalità mafiosa, dobbiamo coinvolgere tutti i giorni in queste iniziative i giovani che sono il seme della speranza che ci consentirà di venire a capo del malaffare mafioso».
Infine, Conte non ci sta ad essere accusato di aver tutelato interessi economici a scapito della salute nell'affrontare l'emergenza coronavirus, e fa appello soprattutto ai giovani a non abbassare la guardia.
«Se c'è una cosa che non ci viene rimproverato è il fatto di aver affrontato l'emergenza del covid-19 mettendo al primo posto la tutela della salute dei cittadini ovviamente non possiamo rimanere indifferenti alla recessione economica che l'Italia, l'Europa e tutto il mondo sta affrontando quindi stiamo contemperando questi interessi ma il primo posto sappiamo cosa c'è, ed è per questo che raccomandiamo, e faremo in modo che siano rispettate quelle minime regole precauzionali. Lo dirò anche i giovani, che dal punto di vista anche statistico solo meno colpiti dalle conseguenze negative della malattia ma possono trasmetterla ai loro genitori e ai loro nonni quindi anche da parte dei giovani occorre un atteggiamento responsabile».
Prima dell'incontro il premier si è intrattenuto con i giornalisti rispondendo a qualche domanda su temi attuali. Conte non ha usato giri di parole per confermare l'atteggiamento intransigente del governo nei confronti di temi scottanti come quello dell'emergenza Covid-19, purtroppo ancora molto attuale, la doppia preferenza di genere in Puglia, la mafia e l'immigrazione clandestina.
«Non possiamo tollerare che si entri in Italia in modo irregolare, - ha dichiarato Conte - tanto più in questo momento in cui la comunità nazionale ha fatto tantissimi sacrifici e rischiare che questi risultati siano vanificati da migranti che tentano di sfuggire alla sorveglianza sanitaria, non ce lo possiamo permettere. Dobbiamo contrastare i traffici e contrastare l'incremento degli utili da parte dei gruppi criminali che alimentano questi traffici. Dobbiamo intensificare i rimpatri, siamo in contatto quotidiano con il ministro Di Maio la ministra Lamorgese, il ministro Guerini, la ministra De Micheli, tutti i ministri direttamente coinvolti e stiamo lavorando per evitare che questi traffici possano continuare. Dobbiamo assolutamente rimpatriare, non si entra in Italia in questo modo e soprattutto in questo momento di fase acuta».
Sulla doppia preferenza di genere alle prossime regionali pugliesi, il presidente ha voluto sottolineare l'intervento decisivo del governo.
«Abbiamo fatto un decreto-legge perché venga rispettato un principio, lo abbiamo fatto perché costretti. Abbiamo consentito all'autonomia regionale di provvedere, purtroppo non abbiamo avuto segnali in questo senso anzi, c'è stata un certo punto la chiara dichiarazione di presa d'atto che non c'era la possibilità di arrivare all'affermazione del principio. Lo abbiamo affermato noi con legge nazionale, bisogna rispettare tutti gli elettori pugliesi come tutti gli elettori italiani. D'ora in poi il governo non tollererà più che non ci sia la doppia preferenza là dove sia previsto il voto con espressione di preferenza».
Il presidente originario di Volturara Appula, non poteva esimersi dal commentare la presenza mafiosa nella sua capitanata.
«Io sono un figlio di questa terra, quindi potete immaginare con quale dolore possa vivere il fatto che qui la mafia prosperi e abbia dimostrato di essere particolarmente incisiva, ecco perché è importante una un'iniziativa come quella di oggi. Dobbiamo assolutamente fare il deserto intorno alla mafia, che stiamo contrastando con gli uomini e con tutti gli strumenti a nostra disposizione, è la reazione dello stato. Dobbiamo però anche alimentare la cultura contro la criminalità mafiosa, dobbiamo coinvolgere tutti i giorni in queste iniziative i giovani che sono il seme della speranza che ci consentirà di venire a capo del malaffare mafioso».
Infine, Conte non ci sta ad essere accusato di aver tutelato interessi economici a scapito della salute nell'affrontare l'emergenza coronavirus, e fa appello soprattutto ai giovani a non abbassare la guardia.
«Se c'è una cosa che non ci viene rimproverato è il fatto di aver affrontato l'emergenza del covid-19 mettendo al primo posto la tutela della salute dei cittadini ovviamente non possiamo rimanere indifferenti alla recessione economica che l'Italia, l'Europa e tutto il mondo sta affrontando quindi stiamo contemperando questi interessi ma il primo posto sappiamo cosa c'è, ed è per questo che raccomandiamo, e faremo in modo che siano rispettate quelle minime regole precauzionali. Lo dirò anche i giovani, che dal punto di vista anche statistico solo meno colpiti dalle conseguenze negative della malattia ma possono trasmetterla ai loro genitori e ai loro nonni quindi anche da parte dei giovani occorre un atteggiamento responsabile».