Cronaca
Giuseppe Conte a Cerignola: «Non vi chiedo voti, ma di aderire ad un progetto»
L’ex presidente del consiglio è stato in visita questa mattina al comitato del M5S di Cerignola nel tour a sostegno dei candidati delle comunali di ottobre
Cerignola - domenica 19 settembre 2021
18.09
In una torrida domenica di settembre da 30 gradi all'ombra, Giuseppe Conte, ex premier e presidente di fresca nomina del Movimento 5 Stelle, è arrivato questa mattina a Cerignola per una visita elettorale ai candidati della lista cittadina dei pentastellati, che hanno deciso di sostenere la candidatura dell'ex parlamentare e magistrato Francesco Bonito alle elezioni comunali del 3 e 4 ottobre prossimi. La location è stata quella del comitato elettorale dei 5 Stelle a piazza Duomo.
I più coraggiosi hanno dovuto attendere un'oretta sotto il sole prima che il presidente, come lo chiamavano tutti, comparisse all'orizzonte dopo la passeggiata per Corso Aldo Moro e Via Roma che lo ha condotto al podio preparato davanti al comitato, scortato da un considerevole numero di cittadini affamati di selfie. "E chi è Messi?" è stato il commento sfuggito a qualcuno tra gli astanti. Molti altri hanno assistito all'incontro al riparo dell'ombra del sagrato del Duomo Tonti o dell'ufficio postale antistante.
Dopo gli interventi di Vincenzo Sforza, capolista del movimento a Cerignola, e Bonito, che hanno introdotto e accolto l'ex premier, l'intervento di Conte è durato un quarto d'ora, la giacca molto meno (come biasimarlo), e in maniche di camicia il presidente ha iniziato ricordando le sue origini cerignolane, quando durante la festa patronale si recava in visita a nonno Achille e nonna Felicetta che aspettavano impazienti «u mnenn» (il bambino ndr).
Per il resto di Cerignola si è parlato poco. Conte ha evitato il tema scioglimento del comune per infiltrazioni mafiose e si è concentrato sugli interventi che saranno oggetto del PNRR (Piano nazionale di ripresa e resilienza) che porterà ai comuni italiani più soldi del piano Marshall del post Seconda guerra mondiale, e che questi dovranno gestire al meglio.
Più o meno gli stessi temi toccati da Luigi Di Maio nella sua visita a Cerignola lunedì scorso. «Non vi chiedo voti, ma di aderire ad un progetto», questo il sunto del discorso dell'ex premier che, dopo aver ricordato Giuseppe Di Vittorio il quale, ha dichiarato Conte, ci ha lasciato: «una forte indicazione di una solida coscienza morale, senza la quale non si cambia la società», ha salutato tutti con un «Grazie Cerignola», stesso stile pop del «Siete Bellissimi» di Di Maio 6 giorni fa.
I più coraggiosi hanno dovuto attendere un'oretta sotto il sole prima che il presidente, come lo chiamavano tutti, comparisse all'orizzonte dopo la passeggiata per Corso Aldo Moro e Via Roma che lo ha condotto al podio preparato davanti al comitato, scortato da un considerevole numero di cittadini affamati di selfie. "E chi è Messi?" è stato il commento sfuggito a qualcuno tra gli astanti. Molti altri hanno assistito all'incontro al riparo dell'ombra del sagrato del Duomo Tonti o dell'ufficio postale antistante.
Dopo gli interventi di Vincenzo Sforza, capolista del movimento a Cerignola, e Bonito, che hanno introdotto e accolto l'ex premier, l'intervento di Conte è durato un quarto d'ora, la giacca molto meno (come biasimarlo), e in maniche di camicia il presidente ha iniziato ricordando le sue origini cerignolane, quando durante la festa patronale si recava in visita a nonno Achille e nonna Felicetta che aspettavano impazienti «u mnenn» (il bambino ndr).
Per il resto di Cerignola si è parlato poco. Conte ha evitato il tema scioglimento del comune per infiltrazioni mafiose e si è concentrato sugli interventi che saranno oggetto del PNRR (Piano nazionale di ripresa e resilienza) che porterà ai comuni italiani più soldi del piano Marshall del post Seconda guerra mondiale, e che questi dovranno gestire al meglio.
Più o meno gli stessi temi toccati da Luigi Di Maio nella sua visita a Cerignola lunedì scorso. «Non vi chiedo voti, ma di aderire ad un progetto», questo il sunto del discorso dell'ex premier che, dopo aver ricordato Giuseppe Di Vittorio il quale, ha dichiarato Conte, ci ha lasciato: «una forte indicazione di una solida coscienza morale, senza la quale non si cambia la società», ha salutato tutti con un «Grazie Cerignola», stesso stile pop del «Siete Bellissimi» di Di Maio 6 giorni fa.