Attualità
Giuseppe Abate, 18enne di Cerignola: “Esperienze come questa possono cambiare la vita”
Il giovane ha partecipato con altri ragazzi della Diocesi alla Giornata Mondiale della Gioventù tenutasi a Lisbona
Cerignola - giovedì 10 agosto 2023
Si è da poco conclusa, per milioni di giovani, la XXXVIII edizione della Giornata Mondiale della Gioventù, tenutasi a Lisbona, in Portogallo, dall'1 al 6 Agosto. La GMG ha segnato, per i tantissimi giovani cattolici giunti per l'occasione da ogni parte del mondo, l'occasione per fare un'esperienza spirituale, di condivisione e confronto su temi importanti come la guerra.
Parecchi giovani di Cerignola sono partiti con la Diocesi alla volta di Lisbona per vivere intensamente un evento di fede, ma anche di crescita personale. Ne abbiamo intercettato uno: si chiama Giuseppe Abate, ha 18 anni, ed è un ragazzo che frequenta con impegno e assiduità la Parrocchia dei Sacri Cuori in qualità di animatore.
A lui abbiamo rivolto alcune domande per capire se e quanto tale esperienza possa lasciare un segno importante nei giovani.
Ciao, Giuseppe. Come descriveresti l'esperienza appena terminata della Giornata Mondiale della Gioventù?
"Io sono giovane, ma posso dire che l'esperienza della GMG è stata la più bella della mia vita. Quando qualcuno mi diceva che la Giornata Mondiale della Gioventù è in grado di toccare gli animi, aveva ragione. Per me è stato proprio così. L'incontro con il Papa e con tutti i giovani arrivati a Lisbona è stato bellissimo, dagli incontri è emerso chiaramente il messaggio che Gesù non è reperto archeologico, una figura che appartiene al passato, ma è un personaggio attuale che vive in mezzo a noi giovani, indicandoci quale strada seguire".
Con quanti altri giovani sei partito? Come si è svolto il viaggio?
"Io sono partito con trenta ragazzi appartenenti alla Diocesi, accompagnati da quattro giovani sacerdoti. Siamo partiti da Cerignola alla volta di Roma, poi prima di raggiungere la località vicino Lisbona in cui abbiamo alloggiato, siamo stati a Fatima. Lisbona è stata la città che ha ospitato la Giornata Mondiale della Gioventù, un luogo incredibile che mi è rimasto nel cuore".
Qual è stato il tema che ha animato la GMG 2023?
"Il tema è stato "E Maria si alzò e partì in fretta verso Elisabetta". Come lei, anche noi dobbiamo alzarci e partire per una missione: rendere la Chiesa sempre più moderna e vicina ai più giovani".
C'è stato un momento di questa esperienza che ricorderai per sempre?
"Sì. Mi è rimasto impresso un episodio assai suggestivo, che fa capire quanto sia stata intensa per me e per tutti gli altri partecipanti un'esperienza del genere. Immaginate circa due milioni di giovani riuniti in preghiera, in ginocchio, sulle pietre dure. Ciò che mi ha colpito è stato il silenzio totale, nessuno osava interrompere un momento così straordinario".
Qual è il messaggio che vuoi trasmettere ai tuoi coetanei, dopo aver partecipato alla GMG di Lisbona?
"Io consiglierei a tutti i giovani come me, ma anche quelli più grandi, di vivere questo tipo di esperienza in grado di cambiare la vita e toccare le corde più profonde dell'animo".
Parecchi giovani di Cerignola sono partiti con la Diocesi alla volta di Lisbona per vivere intensamente un evento di fede, ma anche di crescita personale. Ne abbiamo intercettato uno: si chiama Giuseppe Abate, ha 18 anni, ed è un ragazzo che frequenta con impegno e assiduità la Parrocchia dei Sacri Cuori in qualità di animatore.
A lui abbiamo rivolto alcune domande per capire se e quanto tale esperienza possa lasciare un segno importante nei giovani.
Ciao, Giuseppe. Come descriveresti l'esperienza appena terminata della Giornata Mondiale della Gioventù?
"Io sono giovane, ma posso dire che l'esperienza della GMG è stata la più bella della mia vita. Quando qualcuno mi diceva che la Giornata Mondiale della Gioventù è in grado di toccare gli animi, aveva ragione. Per me è stato proprio così. L'incontro con il Papa e con tutti i giovani arrivati a Lisbona è stato bellissimo, dagli incontri è emerso chiaramente il messaggio che Gesù non è reperto archeologico, una figura che appartiene al passato, ma è un personaggio attuale che vive in mezzo a noi giovani, indicandoci quale strada seguire".
Con quanti altri giovani sei partito? Come si è svolto il viaggio?
"Io sono partito con trenta ragazzi appartenenti alla Diocesi, accompagnati da quattro giovani sacerdoti. Siamo partiti da Cerignola alla volta di Roma, poi prima di raggiungere la località vicino Lisbona in cui abbiamo alloggiato, siamo stati a Fatima. Lisbona è stata la città che ha ospitato la Giornata Mondiale della Gioventù, un luogo incredibile che mi è rimasto nel cuore".
Qual è stato il tema che ha animato la GMG 2023?
"Il tema è stato "E Maria si alzò e partì in fretta verso Elisabetta". Come lei, anche noi dobbiamo alzarci e partire per una missione: rendere la Chiesa sempre più moderna e vicina ai più giovani".
C'è stato un momento di questa esperienza che ricorderai per sempre?
"Sì. Mi è rimasto impresso un episodio assai suggestivo, che fa capire quanto sia stata intensa per me e per tutti gli altri partecipanti un'esperienza del genere. Immaginate circa due milioni di giovani riuniti in preghiera, in ginocchio, sulle pietre dure. Ciò che mi ha colpito è stato il silenzio totale, nessuno osava interrompere un momento così straordinario".
Qual è il messaggio che vuoi trasmettere ai tuoi coetanei, dopo aver partecipato alla GMG di Lisbona?
"Io consiglierei a tutti i giovani come me, ma anche quelli più grandi, di vivere questo tipo di esperienza in grado di cambiare la vita e toccare le corde più profonde dell'animo".