Giovanni Rinaldi vince il Premio Nazionale Benedetto Croce per la Letteratura giornalistica
Il ricercatore, originario di Cerignola, ha emozionato la Giuria con il suo libro “C’ero anch’io su quel treno”
Cerignola - domenica 3 luglio 2022
10.00
Non nasconde l'emozione e, anzi, vuole condividerla con chi l'ha sempre seguito e sostenuto. Giovanni Rinaldi, ricercatore e scrittore di origini cerignolane, ha vinto il prestigioso Premio nazionale Benedetto Croce per la Letteratura giornalistica con il suo libro "C'ero anch'io su quel treno".
"Ringrazio le studentesse e gli studenti delle scuole superiori di molte regioni d'Italia, le università della terza età, i penitenziari di Pescara e Sulmona e le associazioni di Pescasseroli che formano le 42 giurie popolari del premio, il comitato organizzatore e la giuria ufficiale presieduta da Dacia Maraini. Riceverò il premio a Pescasseroli il prossimo 30 luglio, con l'orgoglio di aver portato con me così in alto delle storie magnifiche di magnifiche persone che meritavano di essere così onorate", ha scritto Rinaldi sui social.
Il volume, edito da Solferino, nasce da un progetto di storia orale che Giovanni Rinaldi ha condiviso con il regista pugliese Alessandro Piva, che ne ha ricavato il cortometraggio "Pastanera". Il reportage narrativo di Rinaldi, appassionato cultore di storia e tradizioni, si è poi sviluppato nel 2009 con il titolo "I treni della felicità. Storie di bambini in viaggio tra due Italie".
Si tratta della ricostruzione, arricchita da elementi storiografici e sociologici, delle storie di alcuni bambini del Sud che, a causa delle precarie condizioni economiche in cui si trovavano le loro famiglie, venivano affidati per alcuni mesi o per anni interi a nuclei familiari del Nord o della Romagna, su iniziativa del Pci e Udi.
Un libro denso di emozioni che Rinaldi ha scritto con il suo taglio di ricercatore innamorato della sua terra, che racconta la storia di un'Italia che può sembrare ormai lontana, ma che abbiamo il dovere di ricordare e celebrare.
"Ringrazio le studentesse e gli studenti delle scuole superiori di molte regioni d'Italia, le università della terza età, i penitenziari di Pescara e Sulmona e le associazioni di Pescasseroli che formano le 42 giurie popolari del premio, il comitato organizzatore e la giuria ufficiale presieduta da Dacia Maraini. Riceverò il premio a Pescasseroli il prossimo 30 luglio, con l'orgoglio di aver portato con me così in alto delle storie magnifiche di magnifiche persone che meritavano di essere così onorate", ha scritto Rinaldi sui social.
Il volume, edito da Solferino, nasce da un progetto di storia orale che Giovanni Rinaldi ha condiviso con il regista pugliese Alessandro Piva, che ne ha ricavato il cortometraggio "Pastanera". Il reportage narrativo di Rinaldi, appassionato cultore di storia e tradizioni, si è poi sviluppato nel 2009 con il titolo "I treni della felicità. Storie di bambini in viaggio tra due Italie".
Si tratta della ricostruzione, arricchita da elementi storiografici e sociologici, delle storie di alcuni bambini del Sud che, a causa delle precarie condizioni economiche in cui si trovavano le loro famiglie, venivano affidati per alcuni mesi o per anni interi a nuclei familiari del Nord o della Romagna, su iniziativa del Pci e Udi.
Un libro denso di emozioni che Rinaldi ha scritto con il suo taglio di ricercatore innamorato della sua terra, che racconta la storia di un'Italia che può sembrare ormai lontana, ma che abbiamo il dovere di ricordare e celebrare.