Territorio
Giornata Mondiale dell’Ulivo: è tempo di raccolta delle olive, rito antico e sempre nuovo a Cerignola
L’UNESCO ha varato e promosso la ricorrenza per celebrare l’olio, prodotto fondamentale per la dieta mediterranea
Cerignola - martedì 26 novembre 2024
14.24
Basta farsi un giretto nelle campagne dell'agro cerignolano per accorgersi di quanto fermento vi sia in questi giorni per la raccolta delle olive da olio, che solitamente si svolge nel periodo di Novembre-Dicembre di ogni anno.
Anche i frantoi sono in grande attività, perché la tradizione vuole che la molitura avvenga subito dopo la raccolta, in modo che le olive siano "fresche" e quindi più genuine.
La raccolta delle olive è un'operazione agricola che si ripete ogni anno, sempre uguale a se stessa. Nel tempo, però, ha perso un po' della sua magia e della sua ritualità, anche a causa dell'utilizzo di scuotitori elettrici che hanno ormai del tutto sostituito bastoni e pettini.
Nonostante la siccità prolungata dei mesi scorsi, la produzione di olive quest'anno è abbastanza soddisfacente. Di conseguenza, lo è anche la vendita di olio extravergine di oliva. Stando all'analisi effettuata dalla Coldiretti Puglia e UNAPROL, sui dati Istat sul commercio estero relativi al primo semestre 2024, l'esportazione di olio di Puglia ha registrato un aumento del 60% nelle vendite all'estero, facendo salire così l'olio extravergine di oliva sul podio dei prodotti pugliesi più richiesti a livello internazionale.
Tutto ciò nonostante l'olio extravergine d'oliva italiano continui ad essere vittima di speculazioni sul prezzo all'origine, aggravate da un'impennata ingiustificata delle importazioni da Spagna, Portogallo, Tunisia e Turchia – come ha denunciato David Granieri, Vice Presidente Coldiretti e Presidente Unaprol-
E' necessario che l'olio evo italiano mantenga un prezzo minimo per tutelare olivicoltori e frantoiani, che garantiscono qualità eccellente nonostante le crescenti difficoltà.
A tale proposito, l'appello di Coldiretti Puglia è chiaro e univoco: servono controlli severi per proteggere un prodotto unico, quale l'olio di oliva, pilastro della Dieta Mediterranea e simbolo dell'Italia nel mondo, contro frodi e speculazioni.
D'altro canto, anche i consumatori devono essere informati in maniera chiara e trasparente sul mondo dell'olio. Alfonso Cavallo, Presidente di Coldiretti Puglia, ha ricordato: "L'ulivo in Puglia è presente su oltre 370mila ettari di terreno coltivato, con 5 oli extravergine DOP e 1 IGP Olio di Puglia, con l'olivicoltura pugliese che è la più grande fabbrica green del Mezzogiorno d'Italia con 60 milioni di ulivi, il 40% della superficie del Sud, quasi il 32% nazionale e l'8% comunitaria ed un valore di 1 miliardo di euro di PLV di olio extravergine di oliva".
Le immense distese di ulivi in Capitanata ci ricordano, oggi che è la Giornata Mondiale dell'Ulivo, che questi alberi vanno protetti e preservati anche dai pericoli e dalle minacce dei cambiamenti climatici e delle patologie letali come la Xylella.
L'obiettivo-come sostiene la Coldiretti Puglia- è difendere un patrimonio non solo economico ma anche storico, paesaggistico, ambientale e turistico, considerato che la piana degli ulivi monumentali in Puglia ospita il più grande numero di piante plurisecolari al mondo, e che oggi si trova ad essere seriamente minacciato dal diffondersi del batterio.
Anche i frantoi sono in grande attività, perché la tradizione vuole che la molitura avvenga subito dopo la raccolta, in modo che le olive siano "fresche" e quindi più genuine.
La raccolta delle olive è un'operazione agricola che si ripete ogni anno, sempre uguale a se stessa. Nel tempo, però, ha perso un po' della sua magia e della sua ritualità, anche a causa dell'utilizzo di scuotitori elettrici che hanno ormai del tutto sostituito bastoni e pettini.
Nonostante la siccità prolungata dei mesi scorsi, la produzione di olive quest'anno è abbastanza soddisfacente. Di conseguenza, lo è anche la vendita di olio extravergine di oliva. Stando all'analisi effettuata dalla Coldiretti Puglia e UNAPROL, sui dati Istat sul commercio estero relativi al primo semestre 2024, l'esportazione di olio di Puglia ha registrato un aumento del 60% nelle vendite all'estero, facendo salire così l'olio extravergine di oliva sul podio dei prodotti pugliesi più richiesti a livello internazionale.
Tutto ciò nonostante l'olio extravergine d'oliva italiano continui ad essere vittima di speculazioni sul prezzo all'origine, aggravate da un'impennata ingiustificata delle importazioni da Spagna, Portogallo, Tunisia e Turchia – come ha denunciato David Granieri, Vice Presidente Coldiretti e Presidente Unaprol-
E' necessario che l'olio evo italiano mantenga un prezzo minimo per tutelare olivicoltori e frantoiani, che garantiscono qualità eccellente nonostante le crescenti difficoltà.
A tale proposito, l'appello di Coldiretti Puglia è chiaro e univoco: servono controlli severi per proteggere un prodotto unico, quale l'olio di oliva, pilastro della Dieta Mediterranea e simbolo dell'Italia nel mondo, contro frodi e speculazioni.
D'altro canto, anche i consumatori devono essere informati in maniera chiara e trasparente sul mondo dell'olio. Alfonso Cavallo, Presidente di Coldiretti Puglia, ha ricordato: "L'ulivo in Puglia è presente su oltre 370mila ettari di terreno coltivato, con 5 oli extravergine DOP e 1 IGP Olio di Puglia, con l'olivicoltura pugliese che è la più grande fabbrica green del Mezzogiorno d'Italia con 60 milioni di ulivi, il 40% della superficie del Sud, quasi il 32% nazionale e l'8% comunitaria ed un valore di 1 miliardo di euro di PLV di olio extravergine di oliva".
Le immense distese di ulivi in Capitanata ci ricordano, oggi che è la Giornata Mondiale dell'Ulivo, che questi alberi vanno protetti e preservati anche dai pericoli e dalle minacce dei cambiamenti climatici e delle patologie letali come la Xylella.
L'obiettivo-come sostiene la Coldiretti Puglia- è difendere un patrimonio non solo economico ma anche storico, paesaggistico, ambientale e turistico, considerato che la piana degli ulivi monumentali in Puglia ospita il più grande numero di piante plurisecolari al mondo, e che oggi si trova ad essere seriamente minacciato dal diffondersi del batterio.