.jpg)
Gianvito Casarella, FDI Cerignola: “Tressanti, misteriosa riduzione dei costi, ma per il Comune la mancanza di acqua non è emergenza”
Sotto l’occhio del ciclone l’approvvigionamento dell’acqua alla borgata: violato il diritto di “restanza”
Cerignola - giovedì 27 febbraio 2025
12.48 Comunicato Stampa
La crisi idrica esplosa a Borgo Tressanti ha richiamato vari interventi da parte dei rappresentanti della politica locale. Della questione è stato avvisato il Prefetto, mentre le opposizioni hanno autoconvocato il Consiglio comunale, che si è svolto in seduta straordinaria due giorni fa.
Nella nota stampa che segue, Gianvito Casarella (FDI Cerignola) traccia un resoconto di ciò che è stato detto e deciso durante il Consiglio comunale, in quanto è bene che l'intera cittadinanza (e non solo i diretti interessati, cioè i residenti della borgata) sia informata.
"Certo che è un mistero come un servizio pagato dal Comune fino a ieri 30 euro (con acqua comunale) possa essere ora erogato con soli 12 euro, ma lo stesso Comune non sia più disposto ad accollarsi la spesa. Gli abitanti di Borgo Tressanti, che prima compartecipavano con 8 euro, ora ne devono pagare di tasca propria 4 in più se vogliono veder scorrere l'acqua dai propri rubinetti domestici.
In pochi giorni il servizio costa meno della metà, insomma. E tanto s'è arrivati ad un altro preventivo più vantaggioso rispetto a quello della solita ditta, solo perché Fratelli d'Italia ha scritto al prefetto e le opposizioni hanno autoconvocato il Consiglio comunale. Sennò sarebbe restato tutto in silenzio. E Tressanti... senz'acqua.
Durante il Consiglio, il sindaco ha detto che non può continuare a fare ordinanze per disporre le autobotti fino a Tressanti, perché sennò rischia sanzioni dalla Corte dei Conti. Esiste però la possibilità dell'ordinanza contingibile ed urgente, strumento per dare risposte immediate, provvisorie ma efficaci in caso anche di emergenze sanitarie e di igiene pubblica.
È quel che ha fatto fin qui: perché non continua? Teme la Corte dei Conti? Ma l'emergenza non è certo superata. O non è un'emergenza la mancanza d'acqua in casa nel 2025? D'altro canto dice che sull'acquedotto rurale stanno andando avanti (non sappiamo come e quando), e solo quello metterebbe fine strutturalmente all'emergenza. Ma nel frattempo che facciamo? Violiamo ancora il diritto alla "restanza" di 800 persone? E se qualcuno si ammalasse a causa di questa grave mancanza?"
Nella nota stampa che segue, Gianvito Casarella (FDI Cerignola) traccia un resoconto di ciò che è stato detto e deciso durante il Consiglio comunale, in quanto è bene che l'intera cittadinanza (e non solo i diretti interessati, cioè i residenti della borgata) sia informata.
"Certo che è un mistero come un servizio pagato dal Comune fino a ieri 30 euro (con acqua comunale) possa essere ora erogato con soli 12 euro, ma lo stesso Comune non sia più disposto ad accollarsi la spesa. Gli abitanti di Borgo Tressanti, che prima compartecipavano con 8 euro, ora ne devono pagare di tasca propria 4 in più se vogliono veder scorrere l'acqua dai propri rubinetti domestici.
In pochi giorni il servizio costa meno della metà, insomma. E tanto s'è arrivati ad un altro preventivo più vantaggioso rispetto a quello della solita ditta, solo perché Fratelli d'Italia ha scritto al prefetto e le opposizioni hanno autoconvocato il Consiglio comunale. Sennò sarebbe restato tutto in silenzio. E Tressanti... senz'acqua.
Durante il Consiglio, il sindaco ha detto che non può continuare a fare ordinanze per disporre le autobotti fino a Tressanti, perché sennò rischia sanzioni dalla Corte dei Conti. Esiste però la possibilità dell'ordinanza contingibile ed urgente, strumento per dare risposte immediate, provvisorie ma efficaci in caso anche di emergenze sanitarie e di igiene pubblica.
È quel che ha fatto fin qui: perché non continua? Teme la Corte dei Conti? Ma l'emergenza non è certo superata. O non è un'emergenza la mancanza d'acqua in casa nel 2025? D'altro canto dice che sull'acquedotto rurale stanno andando avanti (non sappiamo come e quando), e solo quello metterebbe fine strutturalmente all'emergenza. Ma nel frattempo che facciamo? Violiamo ancora il diritto alla "restanza" di 800 persone? E se qualcuno si ammalasse a causa di questa grave mancanza?"