Gianvito Casarella, FDI Cerignola: “Questa pizza ciclabile è come la Corazzata Potemkin”
Ciò che spaventa è l’avvicinarsi delle feste e le eventuali ripercussioni sul commercio
Cerignola - sabato 16 novembre 2024
13.49 Comunicato Stampa
Emergono nuovi elementi in merito alla realizzazione della pista ciclabile sul corso principale, che in questi giorni sta suscitando commenti e polemiche tra i gruppi politici di opposizione, i commercianti e i cittadini.
Qui di seguito riportiamo integralmente il recente contributo sull'argomento da parte di Gianvito Casarella, Fratelli d'Italia Cerignola.
"Fa freddo e ci andremo presto a fare un salutare giro in bici nello smog (con caos e traffico) del corso principale, aumentato a causa di questo pasticcio dell'amministrazione. Con testardaggine e senza alcuna programmazione si è voluto sfruttare così un bando Pnrr che prevedeva collegamenti ciclabili per unire istituti di istruzione, stazioni.
Non certo per complicare ancora di più la viabilità, in assenza di un piano specifico e di parcheggi alternativi. Per di più, sotto Natale, a danno del commercio. Quei soldi vanno spesi entro il 30 giugno 2026, quindi perché tanta fretta di finire i lavori a fine mese e attivare la ciclovia dal 5 dicembre? E perché non è stato fornito il progetto finanziato nell'accesso agli atti del nostro capogruppo Nicola Netti? Intanto il nostro Giuliano Montingelli ha rilevato alcune delle tante difformità e stranezze.
Perché la pista ciclabile è una bella idea ecosostenibile. Ma fatta così è una follia. Non solo crea criticità evidenti di viabilità e commercio, ma la pista ciclabile così realizzata è esteticamente brutta e difforme da quanto previsto ed autorizzato dalla Soprintendenza delle Belle Arti. Non sarebbe meglio fermarsi a riflettere ed organizzare meglio questa realizzazione, anche in vista del Natale? Confidiamo nel Tar a cui i commercianti, non ascoltati neppure in Consiglio comunale, hanno presentato ricorso.
Un percorso che si interrompe una trentina di volte con le auto che sbucano dalle traverse ancora più intasate. E si interrompe per ora anche all'altezza della villa comunale. Arrivati lì in bici che cosa si fa?
Totale mancanza di visione. Pare che si vogliano per forza spendere fondi Pnrr, senza nessuna idea generale delle dinamiche del corso. Come si intende snellire un traffico veicolare già problematico in assenza di un piano specifico di viabilità alternativa al corso? I problemi in effetti non si sono fatti attendere. Ingorghi ancora più lenti, parcheggi selvaggi, disagi ai fornitori per il carico e scarico. E quei cordoli brutti e vili sono già stati danneggiati a poche ore dal montaggio.
Il problema riguarda anche i parcheggi, per i cittadini e non solo: dove si dirotteranno le strisce blu di sosta tariffata che si sottrarranno per fare spazio alla ciclovia? Nelle vie adiacenti già piene? E cosa ne pensa la ditta dei grattini che ha un appalto con numeri precisi? In alcuni punti nevralgici dove si andrà a restringere la carreggiata si manterranno comunque le aree parcheggio sulla sinistra?.
Ci eravamo stupiti che la Soprintendenza avesse autorizzato questo scempio estetico, anche in zone di pregio della nostra città. Grezza, fredda, incoerente con il marciapiede e con il luogo storico in cui è situata. E infatti nel progetto si sostituiva il calcestruzzo da utilizzare come spartitraffico con della Pietra di Apricena. Ma come mai allora si sta usando ancora il calcestruzzo deturpando la bellezza storia del nostro corso? E i fondi extra impegnanti per pagare la Pietra di Apricena (evidentemente più costosa) dove sono finiti?.
Oggi i lavori iniziati rischiano di subire uno stop per queste difformità perché potrebbero intervenire gli organi di controllo: si verifichi lo stato dei lavori rispetto al progetto evitando così che le attività commerciali rimangano intrappolate nei cantieri nel periodo da Natale all'Epifania, periodi che sappiamo essere determinanti e strategici per gli esercenti. Anche perché, in assenza di parcheggi preventivamente previsti, si teme che si possa mettere a rischio la tanta clientela proveniente anche da fuori".
Qui di seguito riportiamo integralmente il recente contributo sull'argomento da parte di Gianvito Casarella, Fratelli d'Italia Cerignola.
"Fa freddo e ci andremo presto a fare un salutare giro in bici nello smog (con caos e traffico) del corso principale, aumentato a causa di questo pasticcio dell'amministrazione. Con testardaggine e senza alcuna programmazione si è voluto sfruttare così un bando Pnrr che prevedeva collegamenti ciclabili per unire istituti di istruzione, stazioni.
Non certo per complicare ancora di più la viabilità, in assenza di un piano specifico e di parcheggi alternativi. Per di più, sotto Natale, a danno del commercio. Quei soldi vanno spesi entro il 30 giugno 2026, quindi perché tanta fretta di finire i lavori a fine mese e attivare la ciclovia dal 5 dicembre? E perché non è stato fornito il progetto finanziato nell'accesso agli atti del nostro capogruppo Nicola Netti? Intanto il nostro Giuliano Montingelli ha rilevato alcune delle tante difformità e stranezze.
Perché la pista ciclabile è una bella idea ecosostenibile. Ma fatta così è una follia. Non solo crea criticità evidenti di viabilità e commercio, ma la pista ciclabile così realizzata è esteticamente brutta e difforme da quanto previsto ed autorizzato dalla Soprintendenza delle Belle Arti. Non sarebbe meglio fermarsi a riflettere ed organizzare meglio questa realizzazione, anche in vista del Natale? Confidiamo nel Tar a cui i commercianti, non ascoltati neppure in Consiglio comunale, hanno presentato ricorso.
Un percorso che si interrompe una trentina di volte con le auto che sbucano dalle traverse ancora più intasate. E si interrompe per ora anche all'altezza della villa comunale. Arrivati lì in bici che cosa si fa?
Totale mancanza di visione. Pare che si vogliano per forza spendere fondi Pnrr, senza nessuna idea generale delle dinamiche del corso. Come si intende snellire un traffico veicolare già problematico in assenza di un piano specifico di viabilità alternativa al corso? I problemi in effetti non si sono fatti attendere. Ingorghi ancora più lenti, parcheggi selvaggi, disagi ai fornitori per il carico e scarico. E quei cordoli brutti e vili sono già stati danneggiati a poche ore dal montaggio.
Il problema riguarda anche i parcheggi, per i cittadini e non solo: dove si dirotteranno le strisce blu di sosta tariffata che si sottrarranno per fare spazio alla ciclovia? Nelle vie adiacenti già piene? E cosa ne pensa la ditta dei grattini che ha un appalto con numeri precisi? In alcuni punti nevralgici dove si andrà a restringere la carreggiata si manterranno comunque le aree parcheggio sulla sinistra?.
Ci eravamo stupiti che la Soprintendenza avesse autorizzato questo scempio estetico, anche in zone di pregio della nostra città. Grezza, fredda, incoerente con il marciapiede e con il luogo storico in cui è situata. E infatti nel progetto si sostituiva il calcestruzzo da utilizzare come spartitraffico con della Pietra di Apricena. Ma come mai allora si sta usando ancora il calcestruzzo deturpando la bellezza storia del nostro corso? E i fondi extra impegnanti per pagare la Pietra di Apricena (evidentemente più costosa) dove sono finiti?.
Oggi i lavori iniziati rischiano di subire uno stop per queste difformità perché potrebbero intervenire gli organi di controllo: si verifichi lo stato dei lavori rispetto al progetto evitando così che le attività commerciali rimangano intrappolate nei cantieri nel periodo da Natale all'Epifania, periodi che sappiamo essere determinanti e strategici per gli esercenti. Anche perché, in assenza di parcheggi preventivamente previsti, si teme che si possa mettere a rischio la tanta clientela proveniente anche da fuori".