Gentile: Tirata d'orecchie a chi utilizza marchio e nome PD senza autorizzazione
Chiaro avvertimento sulla vicenda PD-Vieste. L'europarlamentare, con il segretario Rauseo, firmano a 4 mani un documento-avvertimento
Cerignola - mercoledì 13 aprile 2016
19.26
"La titolarità e la gestione del simbolo del PD appartengono al Segretario Nazionale e, su sua delega, a quelli regionali e provinciali. A nessun altro. Basterebbe questo - lo diciamo pubblicamente a tutti e a tutte coloro che ci stanno tempestando di telefonate - per bollare perlomeno di incompetenza (nel senso di assenza di potere) i risibili anatemi della responsabile organizzazione PD Capitanata nei confronti delle delicate vicende del PD di Vieste". Chiaro intervento dell'Europarlamentare, Elena Gentile e del Segretario foggiano del Partito Democratico, Mariano Rauseo, nei confronti della diatriba tutta interna al partito, riguardo le elezioni amministrative della città di Vieste. Nello scritto a quattro mani, si legge tutta la voglia di mettere ordine nella vicenda viestana, con l'esponente del comitato di reggenza, Lia Azzarone, che di sua iniziativa ha diffidato Francesco Clemente e Paolo Prudente, in odore di espulsione - si dice - dal partito, ad utilizzare il marchio del PD. "Scelte di assoluta delicatezza politica - confermano Gentile e Rauseo - come quelle relative alle elezioni amministrative a Vieste e/o in altre realtà territoriali di questa provincia, competono al Comitato di reggenza e alla Direzione provinciale, non a singoli dirigenti in contesti altri dalla collegialità degli organismi".
Infine l'invito a pensare alle questioni serie della gestione del partito, tralasciando altre problematiche e mettendo da parte le "fughe in avanti. Concentriamoci su cose più importanti, come le fughe in avanti senza legittimazione politica. Rispetto alle quali si convochino al più presto Comitato di reggenza e Direzione Provinciale". Questo il monito lanciato dall'europarlamentare dei democratici e dal segretario foggiano del partito.
Infine l'invito a pensare alle questioni serie della gestione del partito, tralasciando altre problematiche e mettendo da parte le "fughe in avanti. Concentriamoci su cose più importanti, come le fughe in avanti senza legittimazione politica. Rispetto alle quali si convochino al più presto Comitato di reggenza e Direzione Provinciale". Questo il monito lanciato dall'europarlamentare dei democratici e dal segretario foggiano del partito.