Territorio
Gentile, Ospedale di Cerignola: «Piazzolla ha fatto male il compitino».
Continua il botta e risposta tra l'Europarlamentare ed il Direttore Generale dell'ASL Vito Piazzolla
Cerignola - giovedì 27 aprile 2017
10.37 Comunicato Stampa
«Emiliano prende "fischi per fiaschi" non avendo nessuna consapevolezza della situazione in cui versa la struttura ospedaliera. Affida a Piazzolla il compito di rispondere ad una puntuale e circostanziata denuncia sullo stato di abbandono scientificamente preconfezionato per depotenziare la struttura e per legittimare il suo declassamento».
Progetto nato sin dall'insediamento del Governo regionale che ha ridisegnato la rete dei servizi più con i parametri delle opportunità geopolitiche che in relazione alla domanda di salute e sulle potenzialità oggettivamente riscontrate rispetto alla ubicazione territoriale delle strutture e al livello di qualità delle prestazioni erogate. Si leggono così le decisioni assunte dalla direzione aziendale, dal duo Piazzola e Battista che, passo dopo passo hanno desertificato un presidio che per ubicazione era la struttura cerniera tra la Bat, la Provincia di Foggia e la vicina Basilicata al centro di una viabilità anche autostradale che la rendeva funzionale anche per le emergenze urgenze essendo stata peraltro realizzata negli spazi adiacenti il Pronto soccorso una pista di Elisoccorso».
«Ma, andiamo con ordine e sveliamo la straordinaria abilità del Direttore generale nei panni di un giocatore di carte. Annuncia la campagna di assunzioni ma che, ovviamente interessa tutti gli ospedali di Capitanata. E per il nostro presidio? Un altro bluff. Un paio di assunzioni a tempo determinato per tre mesi, personale che verrà spostato da altri reparti e servizi a loro volta ulteriormente impoveriti.
L'Ortopedia ridotta ormai stabilmente ad ambulatorio, le sale operatorie ancora drammaticamente sguarnite.
La Cardiologia ancora amputata di servizi essenziali come la terapia post intensiva. il Centro di Tossicologia ormai dismesso e ceduto agli Ospedali riuniti.
Tutto da copione! La nefrologia cancellata è trasferita in altro presidio probabilmente per gratificare altre esigenze geopolitiche. Ed intanto i Primari gettano la spugna e vanno via. Dopo il primario della Chirurgia e dell'unità di Urologia ci aspettiamo l'addio di altri primari e di altro personale sanitario».
«Molti reparti sono senza guida ormai da tempo: la Rianimazione, la Pediatria, la Cardiologia, la Chirurgia a cui si è' aggiunta da pochi giorni l'urologia. Suonano dunque stonate le parole di giustificazione di Piazzola anche quando si fregia di aver realizzato un servizio, quello di Radiologia che già oggi è' poco più di un servizio territoriale, mentre era stato pensato per il potenziamento delle attività di diagnostica per immagini di un Ospedale moderno capace di garantire risposte di qualità alla domanda di salute. A dicembre suonerà il gong del piano di rientro e verranno sacrificati altri reparti, altri servizi per cui diventerà tecnicamente improbabile l'assegnazione di ulteriore personale ai servizi dell'Ospedale del basso tavoliere.
L'unica certezza sarà quella del l'ulteriore declassamento del Presidio da
cui saranno messe in mobilità ulteriori unità lavorative tra cui anche qualche direttore di unità operativa complessa oggi già in sovrannumero».
«Mi aspetto - conclude l'on. Gentile- uno scatto di orgoglio non solo da parte dei cittadini ma anche da parte dell'intera compagine degli operatori. Il silenzio è nemico della verità!»
Progetto nato sin dall'insediamento del Governo regionale che ha ridisegnato la rete dei servizi più con i parametri delle opportunità geopolitiche che in relazione alla domanda di salute e sulle potenzialità oggettivamente riscontrate rispetto alla ubicazione territoriale delle strutture e al livello di qualità delle prestazioni erogate. Si leggono così le decisioni assunte dalla direzione aziendale, dal duo Piazzola e Battista che, passo dopo passo hanno desertificato un presidio che per ubicazione era la struttura cerniera tra la Bat, la Provincia di Foggia e la vicina Basilicata al centro di una viabilità anche autostradale che la rendeva funzionale anche per le emergenze urgenze essendo stata peraltro realizzata negli spazi adiacenti il Pronto soccorso una pista di Elisoccorso».
«Ma, andiamo con ordine e sveliamo la straordinaria abilità del Direttore generale nei panni di un giocatore di carte. Annuncia la campagna di assunzioni ma che, ovviamente interessa tutti gli ospedali di Capitanata. E per il nostro presidio? Un altro bluff. Un paio di assunzioni a tempo determinato per tre mesi, personale che verrà spostato da altri reparti e servizi a loro volta ulteriormente impoveriti.
L'Ortopedia ridotta ormai stabilmente ad ambulatorio, le sale operatorie ancora drammaticamente sguarnite.
La Cardiologia ancora amputata di servizi essenziali come la terapia post intensiva. il Centro di Tossicologia ormai dismesso e ceduto agli Ospedali riuniti.
Tutto da copione! La nefrologia cancellata è trasferita in altro presidio probabilmente per gratificare altre esigenze geopolitiche. Ed intanto i Primari gettano la spugna e vanno via. Dopo il primario della Chirurgia e dell'unità di Urologia ci aspettiamo l'addio di altri primari e di altro personale sanitario».
«Molti reparti sono senza guida ormai da tempo: la Rianimazione, la Pediatria, la Cardiologia, la Chirurgia a cui si è' aggiunta da pochi giorni l'urologia. Suonano dunque stonate le parole di giustificazione di Piazzola anche quando si fregia di aver realizzato un servizio, quello di Radiologia che già oggi è' poco più di un servizio territoriale, mentre era stato pensato per il potenziamento delle attività di diagnostica per immagini di un Ospedale moderno capace di garantire risposte di qualità alla domanda di salute. A dicembre suonerà il gong del piano di rientro e verranno sacrificati altri reparti, altri servizi per cui diventerà tecnicamente improbabile l'assegnazione di ulteriore personale ai servizi dell'Ospedale del basso tavoliere.
L'unica certezza sarà quella del l'ulteriore declassamento del Presidio da
cui saranno messe in mobilità ulteriori unità lavorative tra cui anche qualche direttore di unità operativa complessa oggi già in sovrannumero».
«Mi aspetto - conclude l'on. Gentile- uno scatto di orgoglio non solo da parte dei cittadini ma anche da parte dell'intera compagine degli operatori. Il silenzio è nemico della verità!»