Fratelli d'Italia vera sorpresa delle Politiche sull'Ofanto. Casarella: “Contarsi per contare”
Fratelli d'Italia a Cerignola raddoppia il dato regionale: 1450 voti, pari al 6,82%. Bene anche nei Reali Siti. Buona la prima per il gruppo cerignolano guidato da Gianvito Casarella, coordinatore cittadino e candidato al Senato per le Politiche del 4 marzo.
Cerignola - martedì 6 marzo 2018
9.52 Comunicato Stampa
CERIGNOLA – Fratelli d'Italia a Cerignola raddoppia il dato regionale: 1450 voti, pari al 6,82%. Bene anche nei Reali Siti. Buona la prima per il gruppo cerignolano guidato da Gianvito Casarella, coordinatore cittadino e candidato al Senato per le Politiche del 4 marzo.
Il partito di Giorgia Meloni a Bari raggiunge il 3.81%, nel collegio proporzionale del Puglia Nord Senato è al 3.15%, ma a Cerignola il risultato è da standing ovation. Alla Camera è 4.48%, nel giorno dello tsunami targato Movimento 5 Stelle, che agli uninominali fa cappotto. La coalizione di centrodestra tiene, pur arrendendosi all'armata Grillo: per Giandiego Gatta alla Camera è 37.50%, mentre Sergio Silvestris non raggiunge il Senato malgrado un lusinghiero 39% in terra ofantina.
I RISULTATI | Casarella attende per tutta la notte nella sezione di Via Buozzi l'arrivo dei dati. La valanga M5S non risparmia Cerignola. Ma Fratelli d'Italia si ritaglia la grande soddisfazione del raddoppio del dato generale in Puglia, malgrado la posizione di servizio nella candiidatura di Casarella, il candidato al Senato più giovane d'Italia, terzo al proporzionale. "Siamo contentissimi del risultato", commenta Casarella col filo di voce che la campagna elettorale fredda in ogni senso gli ha lasciato.
Il circondario non ha deluso, con i Reali Siti a sospingere la lista con lusinghiere percentuali: Orta Nova al 4.51%, Stornarella addirittura al 10.73%.
Dall'altra parte del centrodestra, Forza Italia, che nell'intero collegio ha il 21.94%, a Cerignola dopo il matrimonio (non d'amore e dopo 3 anni di convivenza segreta) col sindaco Franco Metta aggiunge 3 punti e va al 24.91%, con 6mila voti (comunque 3mila in meno del 2013): anche perchè o sei candidato o sposti relamente poco in un'elezione così.
A sinistra, il de profundis del Pd ha la cifra del 14.4% che condanna Elena Gentile all'uninominale: si chiude un'era. Presente anche la Lega, ad intercettare per la prima volta, come in tutto il Sud, col 7.59% la protesta della destra: la stessa che a sinistra sfocia nel M5S, che vola al 39.61%, in entrambi i casi senza che alcuno degli elettori ne conosca i candidati.
IL CONSENSO DEL TERRITORIO | Premiato, dunque, il lavoro sul territorio per un candidato scelto dal coordinatore regionale e neo-deputato Marcello Gemmato e dal provinciale Giandonato La Salandra, proprio per il profilo politico ed elettorale: Casarella, appena 40enne, ha già nel palmares 3 elezioni in 10 anni in Consiglio comunale ed una elezione in quello provinciale, sempre tra i più suffragati.
Attorno a lui, un gruppo di professionisti, operai, imprenditori, studenti, impiegati, con esperienza a destra o nuovi ingressi. "Ringrazio questo bel gruppo nascente da soli 4 mesi – spiega Casarella – che si è speso anima e corpo a dispetto dello scotto di inesperienza che temevamo. Dopo questa prova, continueremo l'allargamento ed il radicamenti". Tanto impegno, social e tanto porta a porta, scarpe consumate, pizze al volo, colla di manifesti e ronde di affissione notturne sono stati gli attimi di questa campagna elettorale "che abbiamo riscaldato col calore della passione e degli abbracci delle tante persone incontrate, ascoltate".
DAL 4 MARZO AL 2020 | A nessuno si è chiesto "il voto". "Ho chiesto la condivisione di un progetto che ci deve potare insieme al 2020 nell'interesse del territorio, perchè sia rappresentato a tutti i livelli, come non accade da troppo tempo", spiega. Contro, filosofia sui voti utili, sulle posizioni. E invece la gente ha capito e premiato: temi nazionali, ad intrecciarsi con esigenze del territorio: temi nazionali, ad intrecciarsi con esigenze del territorio: un'elezione politica che si tingeva di tinte amministrative.
CONTARSI PER CONTARE | "Quello di Fratelli d'Italia a Cerignola – conclude Casarella – è il vero dato nuovo di questa tornata: esiste una destra alternativa,ai primi passi, ma che sa crescere e camminare sul territorio. Quei dati sono il frutto del lavoro sul territorio. Sulla credibilità, non solo del candidato, ma della gente che per me ha chiesto il voto. Gente perbene che chiedeva a gente perbene. È un ottimo dato di ripartenza per tutti quegli ambienti che hanno condiviso questo progetto, che al 4 marzo si era dato un obiettivo, centrato: contarsi per contare".
Il partito di Giorgia Meloni a Bari raggiunge il 3.81%, nel collegio proporzionale del Puglia Nord Senato è al 3.15%, ma a Cerignola il risultato è da standing ovation. Alla Camera è 4.48%, nel giorno dello tsunami targato Movimento 5 Stelle, che agli uninominali fa cappotto. La coalizione di centrodestra tiene, pur arrendendosi all'armata Grillo: per Giandiego Gatta alla Camera è 37.50%, mentre Sergio Silvestris non raggiunge il Senato malgrado un lusinghiero 39% in terra ofantina.
I RISULTATI | Casarella attende per tutta la notte nella sezione di Via Buozzi l'arrivo dei dati. La valanga M5S non risparmia Cerignola. Ma Fratelli d'Italia si ritaglia la grande soddisfazione del raddoppio del dato generale in Puglia, malgrado la posizione di servizio nella candiidatura di Casarella, il candidato al Senato più giovane d'Italia, terzo al proporzionale. "Siamo contentissimi del risultato", commenta Casarella col filo di voce che la campagna elettorale fredda in ogni senso gli ha lasciato.
Il circondario non ha deluso, con i Reali Siti a sospingere la lista con lusinghiere percentuali: Orta Nova al 4.51%, Stornarella addirittura al 10.73%.
Dall'altra parte del centrodestra, Forza Italia, che nell'intero collegio ha il 21.94%, a Cerignola dopo il matrimonio (non d'amore e dopo 3 anni di convivenza segreta) col sindaco Franco Metta aggiunge 3 punti e va al 24.91%, con 6mila voti (comunque 3mila in meno del 2013): anche perchè o sei candidato o sposti relamente poco in un'elezione così.
A sinistra, il de profundis del Pd ha la cifra del 14.4% che condanna Elena Gentile all'uninominale: si chiude un'era. Presente anche la Lega, ad intercettare per la prima volta, come in tutto il Sud, col 7.59% la protesta della destra: la stessa che a sinistra sfocia nel M5S, che vola al 39.61%, in entrambi i casi senza che alcuno degli elettori ne conosca i candidati.
IL CONSENSO DEL TERRITORIO | Premiato, dunque, il lavoro sul territorio per un candidato scelto dal coordinatore regionale e neo-deputato Marcello Gemmato e dal provinciale Giandonato La Salandra, proprio per il profilo politico ed elettorale: Casarella, appena 40enne, ha già nel palmares 3 elezioni in 10 anni in Consiglio comunale ed una elezione in quello provinciale, sempre tra i più suffragati.
Attorno a lui, un gruppo di professionisti, operai, imprenditori, studenti, impiegati, con esperienza a destra o nuovi ingressi. "Ringrazio questo bel gruppo nascente da soli 4 mesi – spiega Casarella – che si è speso anima e corpo a dispetto dello scotto di inesperienza che temevamo. Dopo questa prova, continueremo l'allargamento ed il radicamenti". Tanto impegno, social e tanto porta a porta, scarpe consumate, pizze al volo, colla di manifesti e ronde di affissione notturne sono stati gli attimi di questa campagna elettorale "che abbiamo riscaldato col calore della passione e degli abbracci delle tante persone incontrate, ascoltate".
DAL 4 MARZO AL 2020 | A nessuno si è chiesto "il voto". "Ho chiesto la condivisione di un progetto che ci deve potare insieme al 2020 nell'interesse del territorio, perchè sia rappresentato a tutti i livelli, come non accade da troppo tempo", spiega. Contro, filosofia sui voti utili, sulle posizioni. E invece la gente ha capito e premiato: temi nazionali, ad intrecciarsi con esigenze del territorio: temi nazionali, ad intrecciarsi con esigenze del territorio: un'elezione politica che si tingeva di tinte amministrative.
CONTARSI PER CONTARE | "Quello di Fratelli d'Italia a Cerignola – conclude Casarella – è il vero dato nuovo di questa tornata: esiste una destra alternativa,ai primi passi, ma che sa crescere e camminare sul territorio. Quei dati sono il frutto del lavoro sul territorio. Sulla credibilità, non solo del candidato, ma della gente che per me ha chiesto il voto. Gente perbene che chiedeva a gente perbene. È un ottimo dato di ripartenza per tutti quegli ambienti che hanno condiviso questo progetto, che al 4 marzo si era dato un obiettivo, centrato: contarsi per contare".