Fratelli d'Italia Cerignola: «Via anche Petruzzelli, mentre volano gli avvisi di garanzia»
E frattanto, persa pure l'assessore Petruzzelli, chissà ora a chi toccherà.
Cerignola - martedì 22 gennaio 2019
9.30 Comunicato Stampa
CERIGNOLA - Liana Petruzzelli aggiunge il proprio nome ai 6 degli assessori che si sono dimessi dal 2015. Anche stavolta non è dato sapere le ragioni del fatto, ma tra Giunta e Consiglio Franco Metta perde pezzi. Siamo curiosi di vedere chi sarà la prossima donna (necessaria per mantenere le quote di genere) che accetterà prima di fare l'assessore e poi, bene che vada, di doversi dimettere. E di vedere come finiranno queste indagini in corso.
Domenica Albanese, Giuliana Colucci, Pia Zamparese, Antonio Lionetti, Anna Lisa Marino, Tommaso Bufano. E ora Petruzzelli, che aveva preso il posto proprio della dirigente scolastica Colucci. In Consiglio, persi Teresa Lapiccirella, Antonio Bonavita e Vincenzo Specchio, in tanti vorrebbero abbandonare la nave, ma si accorgono di essere legati col cappio al collo. Si va avanti contando sull'accondiscendenza di una certa opposizione, che ora anche sull'altare della Provincia continua a sostenere il sindaco, senza pudore.
PERCHÈ BUFANO È INDAGATO? | Le ragioni di quanto accade non si sanno. Mai. D'altro canto dopo le perquisizioni della Guardia di Finanza il 18 dicembre il sindaco aveva detto che era tutto ok. E invece poi è arrivato un avviso di garanzia, seguito da dimissioni. E noi chiediamo ancora senza risposta perché Bufano sia sotto indagine: è passato col rosso? Aveva bagagli troppo pesanti per l'imbarco? Non ha pagato la Tari? Ha preso troppe multe dai Vigili? I cerignolani dovrebbero sapere perché un assessore si dimette dopo le perquisizioni mentre si indaga. Così come apprendiamo soltanto dal Tg Norba che pure il sindaco sarebbe sotto inchiesta per concussione, presunte tangenti nella faccenda Udas basket.
ATTENDIAMO SENZA MINIMIZZARE NÉ BANALIZZARE | Eppure delle indagini, quelle della commissione che deve verificare infiltrazioni mafiose, si parla ogni giorno. Il sindaco raddoppia le strisce informative e ci dice tutto. Tutto quel che vuole farci sapere e a modo suo. Lui è avvocato, anche se ora non è più questo il suo ruolo, e conosce le carte di cui ci parla. Noi non le abbiamo. E taciamo. Certo, non ci basta sapere che lui riesce a guardare negli occhi sua madre o che preghi la Madonna di Ripalta per minimizzare tutto.
SERVE CHIAREZZA | Da mesi chiediamo ripetutamente chiarezza su appalti a vario titolo discutibili: gestione della villa comunale e di Palazzo Fornari, ampliamento del cimitero, manutenzione del verde, spacchettamenti sotto soglia dei lavori al Comune, palasport. Attendiamo, rispettosi e garantisti. Un rispetto per indagini ed istituzioni che il sindaco dimostra di non avere. Restiamo certi che non sia proficuo banalizzare, spiegare le attenzioni degli inquirenti come se si stesse parlando di vizi procedurali sugli atti: la commissione cerca altro.
E frattanto, persa pure l'assessore Petruzzelli, chissà ora a chi toccherà.
Domenica Albanese, Giuliana Colucci, Pia Zamparese, Antonio Lionetti, Anna Lisa Marino, Tommaso Bufano. E ora Petruzzelli, che aveva preso il posto proprio della dirigente scolastica Colucci. In Consiglio, persi Teresa Lapiccirella, Antonio Bonavita e Vincenzo Specchio, in tanti vorrebbero abbandonare la nave, ma si accorgono di essere legati col cappio al collo. Si va avanti contando sull'accondiscendenza di una certa opposizione, che ora anche sull'altare della Provincia continua a sostenere il sindaco, senza pudore.
PERCHÈ BUFANO È INDAGATO? | Le ragioni di quanto accade non si sanno. Mai. D'altro canto dopo le perquisizioni della Guardia di Finanza il 18 dicembre il sindaco aveva detto che era tutto ok. E invece poi è arrivato un avviso di garanzia, seguito da dimissioni. E noi chiediamo ancora senza risposta perché Bufano sia sotto indagine: è passato col rosso? Aveva bagagli troppo pesanti per l'imbarco? Non ha pagato la Tari? Ha preso troppe multe dai Vigili? I cerignolani dovrebbero sapere perché un assessore si dimette dopo le perquisizioni mentre si indaga. Così come apprendiamo soltanto dal Tg Norba che pure il sindaco sarebbe sotto inchiesta per concussione, presunte tangenti nella faccenda Udas basket.
ATTENDIAMO SENZA MINIMIZZARE NÉ BANALIZZARE | Eppure delle indagini, quelle della commissione che deve verificare infiltrazioni mafiose, si parla ogni giorno. Il sindaco raddoppia le strisce informative e ci dice tutto. Tutto quel che vuole farci sapere e a modo suo. Lui è avvocato, anche se ora non è più questo il suo ruolo, e conosce le carte di cui ci parla. Noi non le abbiamo. E taciamo. Certo, non ci basta sapere che lui riesce a guardare negli occhi sua madre o che preghi la Madonna di Ripalta per minimizzare tutto.
SERVE CHIAREZZA | Da mesi chiediamo ripetutamente chiarezza su appalti a vario titolo discutibili: gestione della villa comunale e di Palazzo Fornari, ampliamento del cimitero, manutenzione del verde, spacchettamenti sotto soglia dei lavori al Comune, palasport. Attendiamo, rispettosi e garantisti. Un rispetto per indagini ed istituzioni che il sindaco dimostra di non avere. Restiamo certi che non sia proficuo banalizzare, spiegare le attenzioni degli inquirenti come se si stesse parlando di vizi procedurali sugli atti: la commissione cerca altro.
E frattanto, persa pure l'assessore Petruzzelli, chissà ora a chi toccherà.