Fratelli d’Italia Cerignola: “Tra nuove tariffe e assenza di dati sulla differenziata, si rischia aumento TARI”
Nella nota di Massimo Battaglino emergono i dubbi legati alla gestione dei rifiuti nella nostra città
Cerignola - sabato 13 luglio 2024
15.38 Comunicato Stampa
Tra le conseguenze della nuova gestione della raccolta differenziata affidata alla ditta Teknoservice è stata prospettata un'ipotetica riduzione della TARI del 2% per il prossimo 2025. Nel comunicato di Fratelli d'Italia Cerignola, che riportiamo integralmente a firma di Massimo Battaglino, i dubbi (legittimi) circa l'effettiva riduzione della tassa e la nuova gestione dei rifiuti in generale.
"È attuale la notizia dell'avvenuta presentazione da parte dell'Amministrazione del prossimo nuovo gestore per la raccolta dei rifiuti, la Teknoservice, e in quella sede si è anche prospettato una ipotetica riduzione della TARI per il 2025 del 2%.
Ecco, e su questo 2 % che vogliamo soffermarci un attimo, ritornando indietro al Consiglio comunale convocato in via d'urgenza, e andato tristemente deserto, del 27 giugno e che aveva ad oggetto proprio l'approvazione delle nuove tariffe TARI 2024 e della presa d'atto del PEF 2024/2025 come validato dall'AGER.
Dagli atti presentati in Consiglio, emergeva come per il 2024 si prospetterebbe una possibile riduzione della TARI pari a circa il 2% per le Utenze Domestiche ma, allo stesso tempo, anche un possibile aumento generalizzato sempre del 2% per tutte quelle che sono le Utenze Non Domestiche (quindi prettamente "Commerciali") rispetto alle tariffe TARI 2023, oltreché guardando al PEF 2024/2025 non è possibile dedurre già da adesso tale riduzione generalizzata dei costi pari al 2% per il 2025.
In più, nessuno comunica i dati sulla differenziata: sul portale dell'Osservatorio Rifiuti Regione Puglia non è possibile rinvenire i dati mensili del 2024, nonostante l'obbligo di inserirli mensilmente sul portale stesso, ai sensi dell'art. 8 della Legge Regionale n. 8/2018, pena la possibile non ammissibilità ai finanziamenti previsti in materia di gestione rifiuti con risorse gestite dall'AGER nonché la possibile esclusione dalla partecipazione alle procedure per l'assegnazione di contributi per la rimozione di rifiuti, per operazioni di bonifica ecc..
A ciò si aggiunge anche che, alla luce del servizio a dir poco lacunoso offerto dal gestore della raccolta rifiuti uscente, e vista anche l'impossibilità di controllo contestuale dei dati della raccolta da parte anche di associazione e cittadini, si rischia quest'anno di scendere sotto la soglia minima del 65% di raccolta differenziati con i relativi maggiori oneri sui cittadini. Non ci resta che sperare, almeno sta volta, che non si risolva nell'ennesimo semplice post sui social".
"È attuale la notizia dell'avvenuta presentazione da parte dell'Amministrazione del prossimo nuovo gestore per la raccolta dei rifiuti, la Teknoservice, e in quella sede si è anche prospettato una ipotetica riduzione della TARI per il 2025 del 2%.
Ecco, e su questo 2 % che vogliamo soffermarci un attimo, ritornando indietro al Consiglio comunale convocato in via d'urgenza, e andato tristemente deserto, del 27 giugno e che aveva ad oggetto proprio l'approvazione delle nuove tariffe TARI 2024 e della presa d'atto del PEF 2024/2025 come validato dall'AGER.
Dagli atti presentati in Consiglio, emergeva come per il 2024 si prospetterebbe una possibile riduzione della TARI pari a circa il 2% per le Utenze Domestiche ma, allo stesso tempo, anche un possibile aumento generalizzato sempre del 2% per tutte quelle che sono le Utenze Non Domestiche (quindi prettamente "Commerciali") rispetto alle tariffe TARI 2023, oltreché guardando al PEF 2024/2025 non è possibile dedurre già da adesso tale riduzione generalizzata dei costi pari al 2% per il 2025.
In più, nessuno comunica i dati sulla differenziata: sul portale dell'Osservatorio Rifiuti Regione Puglia non è possibile rinvenire i dati mensili del 2024, nonostante l'obbligo di inserirli mensilmente sul portale stesso, ai sensi dell'art. 8 della Legge Regionale n. 8/2018, pena la possibile non ammissibilità ai finanziamenti previsti in materia di gestione rifiuti con risorse gestite dall'AGER nonché la possibile esclusione dalla partecipazione alle procedure per l'assegnazione di contributi per la rimozione di rifiuti, per operazioni di bonifica ecc..
A ciò si aggiunge anche che, alla luce del servizio a dir poco lacunoso offerto dal gestore della raccolta rifiuti uscente, e vista anche l'impossibilità di controllo contestuale dei dati della raccolta da parte anche di associazione e cittadini, si rischia quest'anno di scendere sotto la soglia minima del 65% di raccolta differenziati con i relativi maggiori oneri sui cittadini. Non ci resta che sperare, almeno sta volta, che non si risolva nell'ennesimo semplice post sui social".