Fratelli d’Italia Cerignola torna sulla questione “Ospedale Salvatore Tatarella”
Nella nota stampa il punto di vista di Massimo Battaglino e Gianvito Casarella
Cerignola - mercoledì 11 dicembre 2024
15.51 Comunicato Stampa
Riportiamo qui di seguito il comunicato stampa a firma di Massimo Battaglino e Gianvito Casarella (Fratelli d'Italia Cerignola) circa la situazione in cui versa il nosocomio cerignolano.
"L'ospedale di Cerignola è ai minimi termini: si stanno creando le condizioni per ridimensionarlo, facendo mancare i servizi e quindi i numeri. Eppure è una struttura d'eccellenza che serve tutta l'area del Basso Tavoliere e non solo. La Regione ci penalizza e nessuno difende il nostro territorio.
Sono ormai passati quasi 3 mesi da quel 27 settembre scorso in cui Fratelli d'Italia ha presentato alla ASL Foggia richiesta di accesso agli atti riferiti al Piano Triennale del Fabbisogno del Personale 2022/2024, così come approvato con Delibera di Giunta della Regione Puglia n. 692/2024, senza che sia mai giunta alcuna risposta. Nello specifico si è chiesto di sapere per il presidio ospedaliero "Tatarella" di Cerignola il dettaglio della Dotazione Organica prevista, dirigenziale e di comparto, per le Unità Operative attive nel nostro Presidio Ospedaliero, nonché il compunto delle unità di personale effettivamente in servizio ad oggi presso i Reparti del "Tatarella".
Ci svuotano il Tatarella: questo perché? Perché è necessario sapere qual è lo "stato di salute" del Presidio Ospedaliero di Cerignola in termini di risorse umane, e cioè prendere coscienza della differenza di quanti tra Medici, infermieri e ecc. sono previsti da pianta organica e quanti invece, ad oggi, sono impegnanti attivamente presso i vari reparti del nostro nosocomio.
Nella stessa ottica, è stato chiesto di prendere visione del programma assunzionale di medici e infermieri da assegnarsi al "Tatarella" di Cerignola, al fine di sapere come e in che tempi la ASL FG ha intenzione di potenziare, o almeno ripianare, il contingente di Medici e Sanitari dei reparti del Tatarella. E la situazione preoccupante è esperienza diretta e quotidiana di ogni utente, in un ospedale in agonia tra saccheggio di professionisti e dirottamento ad altre strutture.
Abbiamo avuto la rianimazione chiusa per diverse settimane, ufficialmente per i programmati lavori, ma a ciò si aggiunge un problema di personale: su una pianta organica che prevede 16 medici, ce ne sono soli 7, e si tampona con medici in pensione ed a gettone. A radiologia, su un fabbisogno di 11 medici, ce ne sono appena 5 e non sempre si riescono ad assicurare esami con liquido di contrasto, che vengono dirottati a San Severo, non senza rischio e disservizio ai pazienti. Numeri che svuotano il Tatarella e che rischiano di non garantire i Livelli essenziali di assistenza (LEA), le prestazioni e i servizi che il Servizio sanitario nazionale (SSN) è tenuto a fornire a tutti i cittadini. A maggio fu indetto il concorso per l'assunzione di medici specialisti in Anestesia e Rianimazione, ma ad oggi la procedura non ha prodotto assunzioni.
A confermare il tutto, tristemente, giunge anche la "Relazione sulle performance delle Aziende Sanitarie Locali" di tutta Italia da parte della Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali (AGENAS) che vede la ASL Foggia fanalino di coda tra le ASL della Regione Puglia e tra le ultime Aziende Sanitarie Locali su tutto il territorio nazionale, soprattutto in termini di prevenzione, assistenza distrettuale ed investimenti".
"L'ospedale di Cerignola è ai minimi termini: si stanno creando le condizioni per ridimensionarlo, facendo mancare i servizi e quindi i numeri. Eppure è una struttura d'eccellenza che serve tutta l'area del Basso Tavoliere e non solo. La Regione ci penalizza e nessuno difende il nostro territorio.
Sono ormai passati quasi 3 mesi da quel 27 settembre scorso in cui Fratelli d'Italia ha presentato alla ASL Foggia richiesta di accesso agli atti riferiti al Piano Triennale del Fabbisogno del Personale 2022/2024, così come approvato con Delibera di Giunta della Regione Puglia n. 692/2024, senza che sia mai giunta alcuna risposta. Nello specifico si è chiesto di sapere per il presidio ospedaliero "Tatarella" di Cerignola il dettaglio della Dotazione Organica prevista, dirigenziale e di comparto, per le Unità Operative attive nel nostro Presidio Ospedaliero, nonché il compunto delle unità di personale effettivamente in servizio ad oggi presso i Reparti del "Tatarella".
Ci svuotano il Tatarella: questo perché? Perché è necessario sapere qual è lo "stato di salute" del Presidio Ospedaliero di Cerignola in termini di risorse umane, e cioè prendere coscienza della differenza di quanti tra Medici, infermieri e ecc. sono previsti da pianta organica e quanti invece, ad oggi, sono impegnanti attivamente presso i vari reparti del nostro nosocomio.
Nella stessa ottica, è stato chiesto di prendere visione del programma assunzionale di medici e infermieri da assegnarsi al "Tatarella" di Cerignola, al fine di sapere come e in che tempi la ASL FG ha intenzione di potenziare, o almeno ripianare, il contingente di Medici e Sanitari dei reparti del Tatarella. E la situazione preoccupante è esperienza diretta e quotidiana di ogni utente, in un ospedale in agonia tra saccheggio di professionisti e dirottamento ad altre strutture.
Abbiamo avuto la rianimazione chiusa per diverse settimane, ufficialmente per i programmati lavori, ma a ciò si aggiunge un problema di personale: su una pianta organica che prevede 16 medici, ce ne sono soli 7, e si tampona con medici in pensione ed a gettone. A radiologia, su un fabbisogno di 11 medici, ce ne sono appena 5 e non sempre si riescono ad assicurare esami con liquido di contrasto, che vengono dirottati a San Severo, non senza rischio e disservizio ai pazienti. Numeri che svuotano il Tatarella e che rischiano di non garantire i Livelli essenziali di assistenza (LEA), le prestazioni e i servizi che il Servizio sanitario nazionale (SSN) è tenuto a fornire a tutti i cittadini. A maggio fu indetto il concorso per l'assunzione di medici specialisti in Anestesia e Rianimazione, ma ad oggi la procedura non ha prodotto assunzioni.
A confermare il tutto, tristemente, giunge anche la "Relazione sulle performance delle Aziende Sanitarie Locali" di tutta Italia da parte della Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali (AGENAS) che vede la ASL Foggia fanalino di coda tra le ASL della Regione Puglia e tra le ultime Aziende Sanitarie Locali su tutto il territorio nazionale, soprattutto in termini di prevenzione, assistenza distrettuale ed investimenti".