Fratelli d’Italia Cerignola: “Bonito insulta per la pista ciclabile, tace sullo svuotamento dell’ospedale”
La nota stampa a firma di Gianvito Casarella riaccende i riflettori sulle due delicate questioni cittadine
Cerignola - mercoledì 18 dicembre 2024
Comunicato Stampa
Pista ciclabile e Ospedale Tatarella: su queste due questioni si è soffermata l'attenzione di Gianvito Casarella, Fratelli d'Italia Cerignola, che ha diffuso la seguente nota stampa:
"La pista ciclabile si farà comunque. Parola di Bonito. E non come per le dimissioni... pare che voglia davvero sfidare tutto e tutti, anche l'evidenza ed il buon senso. Di più non si sa: durante l'ultimo Consiglio comunale, appena partiti, solita sbroccata di insulti, malore e via tutti. E non s'è più capito niente, se non (come ammesso) dalla Vicesindaca, che quei cordoli killer sarebbero frutto della «imperizia della ditta».
E da 2 mesi aggiungiamo che non erano conformi al progetto. Resta senza risposta anche l'interrogazione di Nicola Netti (Fdi) sui danni causati. Perché chi pagherà per quei sinistri legati ad un cantiere non delimitato né segnalato?
Che l'istituzione offenda la gente non è neppure una novità: sui social dalla pagina istituzionale (o forse no) si scagliano continue invettive a chi democraticamente non è d'accordo col faraone.
Ma guai a dissentire, anche perché pure Dalessandro del Pd dice che mai si sono viste opere come quelle che sta realizzando l'amministrazione Bonito. E forse ha ragione pure lui: mai si era visto prima che serpenti e topi si facessero largo tra i rifiuti, mai era crollato un palazzo storico mentre lo restauravano, mai si era pensato di fare affari con trafficanti di rifiuti, mai si era creato un macello assurdo come la pista ciclabile. È vero.
L'ospedale di Cerignola è ai minimi termini: si stanno creando le condizioni per ridimensionarlo, facendo mancare i servizi e quindi i numeri. Eppure è una struttura d'eccellenza che serve tutta l'area del Basso Tavoliere e non solo. La Regione ci penalizza e nessuno difende il nostro territorio.
A fine settembre abbiamo chiesto ufficialmente il dettaglio della Dotazione Organica prevista, dirigenziale e di comparto per il nostro ospedale: nessuna risposta.
Abbiamo avuto la rianimazione chiusa per diverse settimane, ufficialmente per i programmati lavori, ma a ciò si aggiunge un problema di personale: su una pianta organica che prevede 16 medici, ce ne sono soli 7, e si tampona con medici in pensione ed a gettone. A radiologia, su un fabbisogno di 11 medici, ce ne sono appena 5 e non sempre si riescono ad assicurare esami con liquido di contrasto, che vengono dirottati a San Severo, non senza rischio e disservizio ai pazienti.
Numeri che svuotano il Tatarella e che rischiano di non garantire i Livelli essenziali di assistenza (LEA), le prestazioni e i servizi che il Servizio sanitario nazionale (SSN) è tenuto a fornire a tutti i cittadini. A maggio fu indetto il concorso per l'assunzione di medici specialisti in Anestesia e Rianimazione, ma ad oggi la procedura non ha prodotto assunzioni.
A confermare il tutto, tristemente, giunge anche la "Relazione sulle performance delle Aziende Sanitarie Locali" di tutta Italia da parte della Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali (AGENAS) che vede la ASL Foggia fanalino di coda tra le ASL della Regione Puglia e tra le ultime Aziende Sanitarie Locali su tutto il territorio nazionale, soprattutto in termini di prevenzione, assistenza distrettuale ed investimenti".
"La pista ciclabile si farà comunque. Parola di Bonito. E non come per le dimissioni... pare che voglia davvero sfidare tutto e tutti, anche l'evidenza ed il buon senso. Di più non si sa: durante l'ultimo Consiglio comunale, appena partiti, solita sbroccata di insulti, malore e via tutti. E non s'è più capito niente, se non (come ammesso) dalla Vicesindaca, che quei cordoli killer sarebbero frutto della «imperizia della ditta».
E da 2 mesi aggiungiamo che non erano conformi al progetto. Resta senza risposta anche l'interrogazione di Nicola Netti (Fdi) sui danni causati. Perché chi pagherà per quei sinistri legati ad un cantiere non delimitato né segnalato?
Che l'istituzione offenda la gente non è neppure una novità: sui social dalla pagina istituzionale (o forse no) si scagliano continue invettive a chi democraticamente non è d'accordo col faraone.
Ma guai a dissentire, anche perché pure Dalessandro del Pd dice che mai si sono viste opere come quelle che sta realizzando l'amministrazione Bonito. E forse ha ragione pure lui: mai si era visto prima che serpenti e topi si facessero largo tra i rifiuti, mai era crollato un palazzo storico mentre lo restauravano, mai si era pensato di fare affari con trafficanti di rifiuti, mai si era creato un macello assurdo come la pista ciclabile. È vero.
L'ospedale di Cerignola è ai minimi termini: si stanno creando le condizioni per ridimensionarlo, facendo mancare i servizi e quindi i numeri. Eppure è una struttura d'eccellenza che serve tutta l'area del Basso Tavoliere e non solo. La Regione ci penalizza e nessuno difende il nostro territorio.
A fine settembre abbiamo chiesto ufficialmente il dettaglio della Dotazione Organica prevista, dirigenziale e di comparto per il nostro ospedale: nessuna risposta.
Abbiamo avuto la rianimazione chiusa per diverse settimane, ufficialmente per i programmati lavori, ma a ciò si aggiunge un problema di personale: su una pianta organica che prevede 16 medici, ce ne sono soli 7, e si tampona con medici in pensione ed a gettone. A radiologia, su un fabbisogno di 11 medici, ce ne sono appena 5 e non sempre si riescono ad assicurare esami con liquido di contrasto, che vengono dirottati a San Severo, non senza rischio e disservizio ai pazienti.
Numeri che svuotano il Tatarella e che rischiano di non garantire i Livelli essenziali di assistenza (LEA), le prestazioni e i servizi che il Servizio sanitario nazionale (SSN) è tenuto a fornire a tutti i cittadini. A maggio fu indetto il concorso per l'assunzione di medici specialisti in Anestesia e Rianimazione, ma ad oggi la procedura non ha prodotto assunzioni.
A confermare il tutto, tristemente, giunge anche la "Relazione sulle performance delle Aziende Sanitarie Locali" di tutta Italia da parte della Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali (AGENAS) che vede la ASL Foggia fanalino di coda tra le ASL della Regione Puglia e tra le ultime Aziende Sanitarie Locali su tutto il territorio nazionale, soprattutto in termini di prevenzione, assistenza distrettuale ed investimenti".