Territorio
Franco Metta e il matrimonio del pregiudicato
“Mandate a casa un Sindaco perché ha fatto per 50 anni l’avvocato? Allora l’avv. Giovanni Leone non avrebbe mai dovuto fare il Presidente della Repubblica”
Cerignola - lunedì 28 ottobre 2019
20.14 Comunicato Stampa
Il Sindaco di Cerignola, avv. Francesco Metta, nel "Buonasera Cerignola" esamina il terzo punto che ha caratterizzato lo scioglimento per infiltrazioni mafiose del Consiglio Comunale di Cerignola.
«Si dice che il Sindaco abbia celebrato il matrimonio di un pregiudicato. Uno è poco perché di matrimoni civili ne ho celebrati a iosa, tutti sanno che bastava chiedermelo ed io mi prestavo volentieri a sposare chiunque me lo chiedesse, come ritengo sia mio dovere.
Celebro il matrimonio e mi si dice "ma il Sindaco si è trattenuto al ricevimento nuziale". Certo! Se voi non specificate che il Sindaco è iscritto all'albo degli avvocati dal giungo del 1980 e, negli anni precedenti, ha svolto attività di praticante, poi di Procuratore Legale, poi di Avvocato Penalista e, se mi consentite, Avvocato noto e richiesto.
Mi trovo a celebrare un matrimonio in cui gli invitati sono, in numero molto elevato, miei clienti, assistiti in procedimenti penali. Non potevo trattenermi, scambiare due parole, due chiacchierare con i mie clienti? Se non raccontate che son Avvocato Penalista è chiaro che questo comportamento possa essere male interpretato. Ma noi stiamo parlando, però, di frequentazioni che abbiano avuto come effetto quello di condizionare la attività amministrativa.
Quindi dovete dimostrare, prima di tutto, l'esistenza di frequentazioni.
Io quelle persone le ho viste al matrimonio quella sera e mai più riviste, mai più incontrate perché non ho avuto più nessuna occasione e, questo incontro unico, non è una frequentazione. Una eventuale frequentazione, che non c'è, dovrebbe aver avuto una sua rilevanza, cioè, condizionato la attività amministrativa, determinato il Sindaco a prendere dei provvedimenti che, senza questa frequentazione o condizionamento, sarebbero stati diversi. Nulla di tutto questo!
Ho visto queste persone in occasione soltanto di quel matrimonio, che ho celebrato del tutto legittimamente, mi sono intrattenuto perché erano persone che conoscevo. Quando ci si affida ad un avvocato questi conosce non solo il proprio assistito ma anche la moglie, i genitori, i figli di ed io, in quasi 50 anni di professione, li ho conosciuti perfettamente e non mi sembrava, e non mi sembra tutt'ora, di aver compito una cattiva azione restando a parlare, discutere, passare un ora con loro senza che mi sia stato chiesto nulla, senza che abbia fatto niente, senza che si potesse dire che ci sia stata una qualsivoglia influenza di tipo mafioso o criminale.
E voi volete sciogliere un Consiglio Comunale, mandare a casa un Sindaco che ha fatto per 50 anni l'avvocato perché… perché conosce i pregiudicati di Cerignola? Allora l'avvocato Giovanni Leone non avrebbe mai dovuto fare il Presidente della Repubblica o, come mi dicono i colleghi avvocati, dovrebbe essere precluso l'elettorato passivo per colo che svolgono la professione di avvocato.
Cercate di esser seri, questo cose sono sciocchezze cha al TAR Lazio non saranno prese in nessunissima considerazione».
«Si dice che il Sindaco abbia celebrato il matrimonio di un pregiudicato. Uno è poco perché di matrimoni civili ne ho celebrati a iosa, tutti sanno che bastava chiedermelo ed io mi prestavo volentieri a sposare chiunque me lo chiedesse, come ritengo sia mio dovere.
Celebro il matrimonio e mi si dice "ma il Sindaco si è trattenuto al ricevimento nuziale". Certo! Se voi non specificate che il Sindaco è iscritto all'albo degli avvocati dal giungo del 1980 e, negli anni precedenti, ha svolto attività di praticante, poi di Procuratore Legale, poi di Avvocato Penalista e, se mi consentite, Avvocato noto e richiesto.
Mi trovo a celebrare un matrimonio in cui gli invitati sono, in numero molto elevato, miei clienti, assistiti in procedimenti penali. Non potevo trattenermi, scambiare due parole, due chiacchierare con i mie clienti? Se non raccontate che son Avvocato Penalista è chiaro che questo comportamento possa essere male interpretato. Ma noi stiamo parlando, però, di frequentazioni che abbiano avuto come effetto quello di condizionare la attività amministrativa.
Quindi dovete dimostrare, prima di tutto, l'esistenza di frequentazioni.
Io quelle persone le ho viste al matrimonio quella sera e mai più riviste, mai più incontrate perché non ho avuto più nessuna occasione e, questo incontro unico, non è una frequentazione. Una eventuale frequentazione, che non c'è, dovrebbe aver avuto una sua rilevanza, cioè, condizionato la attività amministrativa, determinato il Sindaco a prendere dei provvedimenti che, senza questa frequentazione o condizionamento, sarebbero stati diversi. Nulla di tutto questo!
Ho visto queste persone in occasione soltanto di quel matrimonio, che ho celebrato del tutto legittimamente, mi sono intrattenuto perché erano persone che conoscevo. Quando ci si affida ad un avvocato questi conosce non solo il proprio assistito ma anche la moglie, i genitori, i figli di ed io, in quasi 50 anni di professione, li ho conosciuti perfettamente e non mi sembrava, e non mi sembra tutt'ora, di aver compito una cattiva azione restando a parlare, discutere, passare un ora con loro senza che mi sia stato chiesto nulla, senza che abbia fatto niente, senza che si potesse dire che ci sia stata una qualsivoglia influenza di tipo mafioso o criminale.
E voi volete sciogliere un Consiglio Comunale, mandare a casa un Sindaco che ha fatto per 50 anni l'avvocato perché… perché conosce i pregiudicati di Cerignola? Allora l'avvocato Giovanni Leone non avrebbe mai dovuto fare il Presidente della Repubblica o, come mi dicono i colleghi avvocati, dovrebbe essere precluso l'elettorato passivo per colo che svolgono la professione di avvocato.
Cercate di esser seri, questo cose sono sciocchezze cha al TAR Lazio non saranno prese in nessunissima considerazione».