Attualità
Francesco Russo, tassista di origini cerignolane di Milano: “Ho incontrato il nipote di Giuseppe Di Vittorio”
L’incontro fortuito ha riacceso i ricordi e l’amore per la città natia
Cerignola - sabato 1 aprile 2023
8.37
Quando di professione si fa il tassista a Milano può capitare di incontrare personaggi famosi o illustri, di accompagnarli ad una cena di lavoro e di scambiarci due chiacchiere. "Sono tassista dal 1997- dichiara Francesco Russo, 49enne originario di Cerignola e residente a Milano dal 1983- ma del periodo vissuto a Cerignola porto un ricordo sempre vivo in me, è la città in cui sono nato e ci torno spesso. Devo dire che con gli anni ho notato tanti miglioramenti e ne sono contento".
Due giorni fa Francesco ha ricevuto la chiamata di una persona e, come al solito, è andato a prenderla per il servizio taxi. Sul display gli appare un cognome: Di Vittorio. Lì per lì non ci fa caso, poi quando il signore entra in auto, si mettono a chiacchierare e Francesco confida di essere originario di Cerignola. "Di Vittorio è un cognome importante a Cerignola, perché è quello del famoso sindacalista", dice il tassista.
Così quel signore distinto, che appunto di cognome fa Di Vittorio, confida di essere proprio il nipote di Giuseppe Di Vittorio, il sindacalista che ha lottato per rivendicare i diritti dei lavoratori.
"Mi chiamo Massimiliano Di Vittorio, e ho 61 anni", gli dice l'uomo.
"In quel momento- racconta Francesco- mi sono emozionato, avevo davanti il discendente di un cerignolano illustre, gli ho chiesto allora se conoscesse Cerignola. E lui mi ha risposto che ci è stato pochissime volte, da piccolo, e che aveva intenzione comunque di tornarci presto per rivedere i luoghi in cui è vissuto suo zio".
"Ci siamo messi a parlare di Cerignola, gli ho raccontato del Murales eretto in Piazza della Libertà, di quanto i cerignolani ci tengano a mantenere vivo il ricordo di Giuseppe Di Vittorio. Davanti a me una persona distinta, discreta, avevamo tanto in comune e ho cercato di comunicargli amore per la mia terra e la grande stima che da cerignolano ho sempre nutrito per suo zio", aggiunge Francesco.
"Mi sono tornate alla mente le scene del film Pane e Libertà con Pierfrancesco Favino nel ruolo di Giuseppe Di Vittorio, e ho pensato di essere stato fortunato ad incontrare un discendente di un grande uomo".
Poi il taxi ha ripreso la sua corsa, ma prima Francesco ha scattato una foto ricordo per non dimenticare questo incontro.
Due giorni fa Francesco ha ricevuto la chiamata di una persona e, come al solito, è andato a prenderla per il servizio taxi. Sul display gli appare un cognome: Di Vittorio. Lì per lì non ci fa caso, poi quando il signore entra in auto, si mettono a chiacchierare e Francesco confida di essere originario di Cerignola. "Di Vittorio è un cognome importante a Cerignola, perché è quello del famoso sindacalista", dice il tassista.
Così quel signore distinto, che appunto di cognome fa Di Vittorio, confida di essere proprio il nipote di Giuseppe Di Vittorio, il sindacalista che ha lottato per rivendicare i diritti dei lavoratori.
"Mi chiamo Massimiliano Di Vittorio, e ho 61 anni", gli dice l'uomo.
"In quel momento- racconta Francesco- mi sono emozionato, avevo davanti il discendente di un cerignolano illustre, gli ho chiesto allora se conoscesse Cerignola. E lui mi ha risposto che ci è stato pochissime volte, da piccolo, e che aveva intenzione comunque di tornarci presto per rivedere i luoghi in cui è vissuto suo zio".
"Ci siamo messi a parlare di Cerignola, gli ho raccontato del Murales eretto in Piazza della Libertà, di quanto i cerignolani ci tengano a mantenere vivo il ricordo di Giuseppe Di Vittorio. Davanti a me una persona distinta, discreta, avevamo tanto in comune e ho cercato di comunicargli amore per la mia terra e la grande stima che da cerignolano ho sempre nutrito per suo zio", aggiunge Francesco.
"Mi sono tornate alla mente le scene del film Pane e Libertà con Pierfrancesco Favino nel ruolo di Giuseppe Di Vittorio, e ho pensato di essere stato fortunato ad incontrare un discendente di un grande uomo".
Poi il taxi ha ripreso la sua corsa, ma prima Francesco ha scattato una foto ricordo per non dimenticare questo incontro.