Cronaca
Francesco Lastella, di Cerignola, tornerà in carcere per scontare 18 anni per il duplice omicidio Dell’Olio
Il provvedimento di carcerazione è arrivato dopo otto anni dall’episodio di sangue
Cerignola - sabato 5 ottobre 2024
15.26
Sono trascorsi otto anni dal giorno in cui Francesco Lastella, 53enne cerignolano ex addetto al Cup per le prenotazione mediche, ha accoltellato Giuseppe e Francesco Dell'Olio, rispettivamente padre e figlio di 65 e 24 anni.
Come riporta anche la Gazzetta del Mezzogiorno, l'episodio è avvenuto il 12 dicembre 2016, nel garage di Lastella in Via dei Tulipani, nel quartiere Fornaci.
L'imputato in quel periodo si stava occupando del disbrigo di pratiche riguardanti la riabilitazione di Francesco Dell'Olio, che aveva riportato delle lesioni a causa di un incidente stradale. I due si lamentarono con l'ex impiegato del Cup per i tempi troppo lunghi.
Lastella è stato arrestato subito, e l'11 Aprile 2017 ha ottenuto gli arresti domiciliari. A Gennaio del 2018, però, è stato scarcerato in quanto scaduti i termini di decorrenza della carcerazione preventiva.
Il Gup di Foggia, il 19 Giugno 2019, ha condannato Lastella a 20 anni con sconto di un terzo per il rito abbreviato.
Il 3 Maggio 2023 la Corte d'Assise d'Appello di Bari ha confermato la colpevolezza, riducendo la pena a 18 anni.
Lo scorso 16 Luglio la Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso della difesa, confermando la condanna.
Dopo di che, è stato eseguito l'ordine di carcerazione.
La versione sostenuta dai legali di Lastella è che lui abbia agito per legittima difesa, perché le vittime lo avevano minacciato con un fornelletto elettrico ed un coltello.
Tale ricostruzione evidentemente non ha convinto i giudici, tant'è che il Gup di Foggia ha riportato le seguenti motivazioni della condanna: "Si deve affermare che i Dell'Olio non devono aver esercitato alcuna forma d'aggressione, e neppure di reazione. Non erano armati (il genitore il coltello lo aveva in tasca) e furono colpiti di sorpresa: l'unico a risultare armato è l'imputato che prima dell'arrivo di padre e figlio si sistemò in tasca 2 coltelli".
Come riporta anche la Gazzetta del Mezzogiorno, l'episodio è avvenuto il 12 dicembre 2016, nel garage di Lastella in Via dei Tulipani, nel quartiere Fornaci.
L'imputato in quel periodo si stava occupando del disbrigo di pratiche riguardanti la riabilitazione di Francesco Dell'Olio, che aveva riportato delle lesioni a causa di un incidente stradale. I due si lamentarono con l'ex impiegato del Cup per i tempi troppo lunghi.
Lastella è stato arrestato subito, e l'11 Aprile 2017 ha ottenuto gli arresti domiciliari. A Gennaio del 2018, però, è stato scarcerato in quanto scaduti i termini di decorrenza della carcerazione preventiva.
Il Gup di Foggia, il 19 Giugno 2019, ha condannato Lastella a 20 anni con sconto di un terzo per il rito abbreviato.
Il 3 Maggio 2023 la Corte d'Assise d'Appello di Bari ha confermato la colpevolezza, riducendo la pena a 18 anni.
Lo scorso 16 Luglio la Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso della difesa, confermando la condanna.
Dopo di che, è stato eseguito l'ordine di carcerazione.
La versione sostenuta dai legali di Lastella è che lui abbia agito per legittima difesa, perché le vittime lo avevano minacciato con un fornelletto elettrico ed un coltello.
Tale ricostruzione evidentemente non ha convinto i giudici, tant'è che il Gup di Foggia ha riportato le seguenti motivazioni della condanna: "Si deve affermare che i Dell'Olio non devono aver esercitato alcuna forma d'aggressione, e neppure di reazione. Non erano armati (il genitore il coltello lo aveva in tasca) e furono colpiti di sorpresa: l'unico a risultare armato è l'imputato che prima dell'arrivo di padre e figlio si sistemò in tasca 2 coltelli".