Attualità
Francesco Ariemme, trombettista originario di Orta Nova: “Cerignola è il mio secondo paese”
Il musicista di recente ha partecipato al programma “Avanti un altro” con Paolo Bonolis
Cerignola - giovedì 11 gennaio 2024
"Sono andato lì per partecipare come pubblico e poi sono stato chiamato a fare l'assistente di Paolo Bonolis in trasmissione. Naturalmente ero parecchio emozionato perché è avvenuto tutto in maniera improvvisata, ma alla fine è andata bene così". Ha esordito con queste parole il musicista pugliese Francesco Ariemme, riferendosi alla sua recente apparizione nel programma "Avanti un altro" condotto da Bonolis.
Agli abituali spettatori del programma tv pre-serale su Canale 5 non sarà certo sfuggita, nei giorni scorsi, la presenza di Francesco, eccentrico e talentuoso protagonista di alcuni sketch musicali insieme ai due conduttori Bonolis e Laurenti.
Originario di Orta Nova (Fg), Francesco, che ha 57 anni, ha all'attivo tante partecipazioni a programmi televisivi, sin dal 1991 (quando si è esibito come concorrente trombettista nella trasmissione televisiva "Ci siamo" , condotta dal presentatore e imitatore Gigi Sabani su Rai Uno).
Attualmente è Direttore e arrangiatore del Concerto Bandistico di Sant'Agata di Puglia, ruolo che ha ricoperto dal 2005 al 2009 anche della città di Montemilone (Pz). A Gennaio del 2022, proprio con la banda musicale di Sant'Agata di Puglia, ha fatto la comparsa come Maestro nel film "Belli Ciao", diretto da Gennaro Nunziante e interpretato da Pio e Amedeo.
Ciao Francesco, innanzitutto complimenti per la tua carriera da musicista. In base alla tua esperienza, preferisci la tv o le esibizioni dal vivo?
"A me piace esibirmi in televisione, mi è sempre piaciuto partecipare alle trasmissioni televisive sia in veste di concorrente che con mie personali performance, lo faccio dal 1991. Esibirsi dal vivo invece è sicuramente più impegnativo ed emozionante per un musicista, perché c'è davanti un pubblico che ti applaude solo se riesci a suscitargli delle emozioni e sei in grado di accontentare il suo gusto musicale"
Cosa significa essere un musicista oggi e voler vivere del proprio lavoro?
"Oggi essere un musicista è diventato difficile, perché con la diffusione della musica elettronica e digitale è più complicato accontentare gusti musicali esigenti. Per fortuna io sono un trombettista e la musica digitale non arriverà mai a riprodurre il suono di uno strumento a fiato vero e proprio. Vivere del proprio lavoro di musicista oggi è diventato difficile, perché ci sono musicisti che pur di lavorare abbassano di molto il loro cachet, il che si ripercuote ovviamente anche sulla qualità offerta"
Quali sentimenti ti legano alla tua terra di origine, alla Puglia, e al paese in cui sei nato e cresciuto?
"Sono molto legato alla mia terra di origine, anche se in realtà è Cerignola il mio secondo paese. Qui infatti ho conosciuto e frequentato il mio primo maestro, che appunto era di Cerignola. Si chiamava Filippo Di Tommaso. Sono 18 anni che suono e collaboro con l'Orchestra di Fiati "V. Di Savino" di Cerignola, diretta dal Maestro Gianfranco Labroca, ormai siamo una famiglia. Inoltre sono Maestro della banda Musicale di Sant'Agata di Puglia dal 2008, quindi sono molto legato anche ad altri luoghi della Puglia".
In Puglia le bande musicali rivestono grande importanza anche dal punto di vista folkloristico. Cosa ne pensi al riguardo?
"Io ho cominciato proprio con la banda del paese, con il maestro Ditommaso di Cerignola (che purtroppo non c'è più), poi sono andato in Conservatorio. Ma ritengo che la banda sia la base per ogni musicista"
Cosa pensi di Sanremo?
"Io seguo Sanremo perché quando c'è un'orchestra musicale che guida i cantanti lo spettacolo è assicurato, c'è un maggiore coinvolgimento. Da quando c'è Amadeus alla guida del Festival devo dire che la sua direzione artistica funziona molto. Lo guarderò con piacere anche quest'anno"
Francesco Ariemme è un musicista che ama la Puglia, basta parlarci per comprendere quanta passione per la nostra terra traspaia dai suoi discorsi.
Agli abituali spettatori del programma tv pre-serale su Canale 5 non sarà certo sfuggita, nei giorni scorsi, la presenza di Francesco, eccentrico e talentuoso protagonista di alcuni sketch musicali insieme ai due conduttori Bonolis e Laurenti.
Originario di Orta Nova (Fg), Francesco, che ha 57 anni, ha all'attivo tante partecipazioni a programmi televisivi, sin dal 1991 (quando si è esibito come concorrente trombettista nella trasmissione televisiva "Ci siamo" , condotta dal presentatore e imitatore Gigi Sabani su Rai Uno).
Attualmente è Direttore e arrangiatore del Concerto Bandistico di Sant'Agata di Puglia, ruolo che ha ricoperto dal 2005 al 2009 anche della città di Montemilone (Pz). A Gennaio del 2022, proprio con la banda musicale di Sant'Agata di Puglia, ha fatto la comparsa come Maestro nel film "Belli Ciao", diretto da Gennaro Nunziante e interpretato da Pio e Amedeo.
Ciao Francesco, innanzitutto complimenti per la tua carriera da musicista. In base alla tua esperienza, preferisci la tv o le esibizioni dal vivo?
"A me piace esibirmi in televisione, mi è sempre piaciuto partecipare alle trasmissioni televisive sia in veste di concorrente che con mie personali performance, lo faccio dal 1991. Esibirsi dal vivo invece è sicuramente più impegnativo ed emozionante per un musicista, perché c'è davanti un pubblico che ti applaude solo se riesci a suscitargli delle emozioni e sei in grado di accontentare il suo gusto musicale"
Cosa significa essere un musicista oggi e voler vivere del proprio lavoro?
"Oggi essere un musicista è diventato difficile, perché con la diffusione della musica elettronica e digitale è più complicato accontentare gusti musicali esigenti. Per fortuna io sono un trombettista e la musica digitale non arriverà mai a riprodurre il suono di uno strumento a fiato vero e proprio. Vivere del proprio lavoro di musicista oggi è diventato difficile, perché ci sono musicisti che pur di lavorare abbassano di molto il loro cachet, il che si ripercuote ovviamente anche sulla qualità offerta"
Quali sentimenti ti legano alla tua terra di origine, alla Puglia, e al paese in cui sei nato e cresciuto?
"Sono molto legato alla mia terra di origine, anche se in realtà è Cerignola il mio secondo paese. Qui infatti ho conosciuto e frequentato il mio primo maestro, che appunto era di Cerignola. Si chiamava Filippo Di Tommaso. Sono 18 anni che suono e collaboro con l'Orchestra di Fiati "V. Di Savino" di Cerignola, diretta dal Maestro Gianfranco Labroca, ormai siamo una famiglia. Inoltre sono Maestro della banda Musicale di Sant'Agata di Puglia dal 2008, quindi sono molto legato anche ad altri luoghi della Puglia".
In Puglia le bande musicali rivestono grande importanza anche dal punto di vista folkloristico. Cosa ne pensi al riguardo?
"Io ho cominciato proprio con la banda del paese, con il maestro Ditommaso di Cerignola (che purtroppo non c'è più), poi sono andato in Conservatorio. Ma ritengo che la banda sia la base per ogni musicista"
Cosa pensi di Sanremo?
"Io seguo Sanremo perché quando c'è un'orchestra musicale che guida i cantanti lo spettacolo è assicurato, c'è un maggiore coinvolgimento. Da quando c'è Amadeus alla guida del Festival devo dire che la sua direzione artistica funziona molto. Lo guarderò con piacere anche quest'anno"
Francesco Ariemme è un musicista che ama la Puglia, basta parlarci per comprendere quanta passione per la nostra terra traspaia dai suoi discorsi.