Forza Nuova: "Che Cerignola commemori i sui Martiri delle Foibe: la verità non si uccide!"
il comunicato stampa del Coordinamento Cittadino F. N. Cerignola
Cerignola - giovedì 20 agosto 2015
18.19
Noi di Forza Nuova Cerignola ci rivolgiamo alle istituzioni locali della cittadina, in primis il Municipio, in quanto ci ripromettiamo di non dimenticare (in sfregio al fatto che "la storia la scrivono i vincitori"), tentando di rendere consapevole i nostri concittadini, dei giorni che vanno dall'8 settembre '43 fino agli ultimi mesi del '45, ben oltre la "liberazione" da ogni sovranità dell'Italia, videro le terre dell'Istria, Fiume e Dalmazia, fino a Trieste (ritornata italiana solo nel '53), scorrere sangue innocente per mano slava, o meglio, per mano dei carnefici sul cui berretto posero una stella rossa, che guidati da Tito e ammantandosi d'ideologia, presero ad attuare una pulizia etnica degli Italiani costretti ad abbandonare le loro case, i loro averi, le loro terre, terre che gli avevano donato la vita, terre che accoglievano le spoglie dei loro cari, terre che avrebbero dovuto accogliere i loro figli; l'esodo vide 350.000 Italiani ricacciati nella penisola (sbeffeggiati anche dai politicanti rossi dell'epoca), per poi essere sballottati di qua e di là come se fossero stranieri in terra patria. Per chi decise di rimanere, per chi non potette andar via, per chi decise di coprire la fuga dei suoi confratelli, l'aspettò una fine orribile, quale quella di, dopo sevizie e torture subite durante la cattura, essere inghiottiti vivi, con mani e braccia legati, a due a due, nelle cavità carsiche tipiche della zona, dette Foibe: la loro unica colpa? Essere Italiani!
Di quella tragedia ogni cittadina rimpiange i morti, frattanto lo Stato gli rinnega, anche se la verità diventa sempre più pressante ed apre brecce sempre più ampie; da una breve ricerca di concerto con associazioni dedite allo studio e alla ricostruzione di quei misfatti, ahimè, quattro nostri concittadini sono morti in quei giorni per la difesa dell'italianità di quelle terre irredenti, italianità non mai cancellata:
-Francesco Alfieri nato a Cerignola nel 1892, caporale ENR Terr./35°, scomparso a Fiume nell'agosto 1944 dopo essere stato arrestato.
-Sante Panebianco nato a Cerignola il 14/02/1914, agente P.S., arrestato a Gorizia il 3 Maggio 1945, ucciso da Pregelj Franc, nato il 06/20/1919 in Slovenia e dai suoi uomini IX° Corpus Sloveno, dopo sevizie e torture.
-Rano Luca, fu Gaetano, nato a Cerignola il 06/06/1921, militare.
-Quinto Vincenzo, si Salvatore, nato a Cerignola il 07/09/1897, con onore appartenente alla X° MAS Cp. Sagittario.
Troppo tempo è stata sottaciuta questa verità, per fini politici e per fini personali di chi, senza pensarci due volte, si macchiò dello stesso sangue, che nei primi anni di questa Repubblica ne rappresentarono la guida. Mi rincresce vedere un Comune come il nostro privo d'un qualunque monumento o stele o lapide in onore del loro ricordo e su cui poter commemorarne il ricordo del loro sacrificio.
Consapevolmente dell'iter che un privato cittadino dovrebbe seguire nella presentazione d'una richiesta di tal genere, quale l'affissione d'una targa commemorativa o d'un monumento commemorativo, mi riferisco alla L. 1188 del 1927 "Toponomastica stradale e monumenti a personaggi contemporanei.", della decisione positiva della Giunta e di quella, successiva del Prefetto, per ciò stesso abbiamo scelto la via della lettere aperta con l'intento s'aprire una discussione concreta e che porti al risultato sperato. Tanto da essere disposti ad occuparci noi della successiva manutenzione ad libitum.
Coordinamento Cittadino Forza Nuova Cerignola
Di quella tragedia ogni cittadina rimpiange i morti, frattanto lo Stato gli rinnega, anche se la verità diventa sempre più pressante ed apre brecce sempre più ampie; da una breve ricerca di concerto con associazioni dedite allo studio e alla ricostruzione di quei misfatti, ahimè, quattro nostri concittadini sono morti in quei giorni per la difesa dell'italianità di quelle terre irredenti, italianità non mai cancellata:
-Francesco Alfieri nato a Cerignola nel 1892, caporale ENR Terr./35°, scomparso a Fiume nell'agosto 1944 dopo essere stato arrestato.
-Sante Panebianco nato a Cerignola il 14/02/1914, agente P.S., arrestato a Gorizia il 3 Maggio 1945, ucciso da Pregelj Franc, nato il 06/20/1919 in Slovenia e dai suoi uomini IX° Corpus Sloveno, dopo sevizie e torture.
-Rano Luca, fu Gaetano, nato a Cerignola il 06/06/1921, militare.
-Quinto Vincenzo, si Salvatore, nato a Cerignola il 07/09/1897, con onore appartenente alla X° MAS Cp. Sagittario.
Troppo tempo è stata sottaciuta questa verità, per fini politici e per fini personali di chi, senza pensarci due volte, si macchiò dello stesso sangue, che nei primi anni di questa Repubblica ne rappresentarono la guida. Mi rincresce vedere un Comune come il nostro privo d'un qualunque monumento o stele o lapide in onore del loro ricordo e su cui poter commemorarne il ricordo del loro sacrificio.
Consapevolmente dell'iter che un privato cittadino dovrebbe seguire nella presentazione d'una richiesta di tal genere, quale l'affissione d'una targa commemorativa o d'un monumento commemorativo, mi riferisco alla L. 1188 del 1927 "Toponomastica stradale e monumenti a personaggi contemporanei.", della decisione positiva della Giunta e di quella, successiva del Prefetto, per ciò stesso abbiamo scelto la via della lettere aperta con l'intento s'aprire una discussione concreta e che porti al risultato sperato. Tanto da essere disposti ad occuparci noi della successiva manutenzione ad libitum.
Coordinamento Cittadino Forza Nuova Cerignola