Territorio
FIOM-FIM-UILM Foggia: “In piazza per dire al Governo che è giunta l’ora di invertire rotta e puntare su diritti, innovazione, sostenibilità ambientale e nuove politiche industriali”
Attivo unitario dei metalmeccanici in preparazione dello sciopero generale del 14 giugno
Cerignola - mercoledì 5 giugno 2019
16.41 Comunicato Stampa
Futuro per l'industria; aumentare i salari; diritti per il lavoro; innovazione; equità fiscale; giustizia sociale; salute e sicurezza. Sono questi i pilastri dello sciopero generale dei metalmeccanici indetto per il prossimo 14 giugno da Fim, Fiom e Uilm a Milano, Firenze e Napoli.
La manifestazione è stata anticipata oggi da una partecipata e vibrante assemblea di quadri, lavoratori e militanti sindacali di tutte le realtà produttive di Capitanata organizzata presso la sala conferenze "Potito Cornacchio" della UIL Foggia da Ciro Di Gioia (FIOM-CGIL), Milli Campodipietro (FIM-CISL), Marcellino Miroballo (UILM-UIL).
"La decisione di scendere in piazza il 14 giugno è determinata dalla sempre maggiore incertezza sul futuro i cui effetti sono la contrazione della produzione industriale, la perdita di valore del lavoro, l'aumento degli infortuni e dei morti sul lavoro. Al governo chiediamo un riconoscimento effettivo del ruolo dei lavoratori, uno stop deciso a delocalizzazioni e chiusure di stabilimenti a partire dal Mezzogiorno, il rafforzamento dei vincoli della responsabilità sociale delle imprese e investimenti per creare occupazione", affermano Di Gioia, Campodipietro e Miroballo.
"Per Fim, Fiom e Uilm è indispensabile difendere e aumentare l'occupazione con gli investimenti pubblici e privati per produrre sostenibilità ambientale e sociale e rilanciare le aree di crisi", precisa il Segretario Generale della FIOM-CGIL, Di Gioia.
Altro aspetto chiave delle manifestazioni di Milano, Firenze e Napoli, salari e diritti per il lavoro: "è necessario aumentare i salari con i contratti nazionali e di secondo livello; ridurre le tasse sul lavoro dipendente; contrastare la precarietà con la stabilizzazione dell'occupazione", aggiunge la Segretaria Generale FIM-Cisl Foggia, Campodipietro.
Per il Segretario Generale della UILM Foggia Miroballo "occorre anche redistribuire la produttività delle nuove tecnologie per creare nuovo lavoro e aumentare i salari; diminuire le tasse sul lavoro; contrastare l'evasione fiscale; investire sulla salute dei lavoratori e sulla tutela ambientale e riformare l'iniqua legge Fornero riqualificando gli ammortizzatori sociali e la spesa pubblica per istruzione e salute. Finora, le risposte del Governo alle nostre richieste di confronto sono state deboli e insufficienti. Per di più, ci preoccupano molto le notizie che arrivano da Roma in materia di "Codice degli Appalti" e "Industria 4.0". Per tutti questi motivi sciopereremo il 14 giugno: vogliamo che giunga forte e chiara al Governo la voce dei lavoratori metalmeccanici di tutta Italia. Non si può continuare a navigare a vista: c'è bisogno di nuove politiche industriali e di una rinnovata concertazione".
La manifestazione è stata anticipata oggi da una partecipata e vibrante assemblea di quadri, lavoratori e militanti sindacali di tutte le realtà produttive di Capitanata organizzata presso la sala conferenze "Potito Cornacchio" della UIL Foggia da Ciro Di Gioia (FIOM-CGIL), Milli Campodipietro (FIM-CISL), Marcellino Miroballo (UILM-UIL).
"La decisione di scendere in piazza il 14 giugno è determinata dalla sempre maggiore incertezza sul futuro i cui effetti sono la contrazione della produzione industriale, la perdita di valore del lavoro, l'aumento degli infortuni e dei morti sul lavoro. Al governo chiediamo un riconoscimento effettivo del ruolo dei lavoratori, uno stop deciso a delocalizzazioni e chiusure di stabilimenti a partire dal Mezzogiorno, il rafforzamento dei vincoli della responsabilità sociale delle imprese e investimenti per creare occupazione", affermano Di Gioia, Campodipietro e Miroballo.
"Per Fim, Fiom e Uilm è indispensabile difendere e aumentare l'occupazione con gli investimenti pubblici e privati per produrre sostenibilità ambientale e sociale e rilanciare le aree di crisi", precisa il Segretario Generale della FIOM-CGIL, Di Gioia.
Altro aspetto chiave delle manifestazioni di Milano, Firenze e Napoli, salari e diritti per il lavoro: "è necessario aumentare i salari con i contratti nazionali e di secondo livello; ridurre le tasse sul lavoro dipendente; contrastare la precarietà con la stabilizzazione dell'occupazione", aggiunge la Segretaria Generale FIM-Cisl Foggia, Campodipietro.
Per il Segretario Generale della UILM Foggia Miroballo "occorre anche redistribuire la produttività delle nuove tecnologie per creare nuovo lavoro e aumentare i salari; diminuire le tasse sul lavoro; contrastare l'evasione fiscale; investire sulla salute dei lavoratori e sulla tutela ambientale e riformare l'iniqua legge Fornero riqualificando gli ammortizzatori sociali e la spesa pubblica per istruzione e salute. Finora, le risposte del Governo alle nostre richieste di confronto sono state deboli e insufficienti. Per di più, ci preoccupano molto le notizie che arrivano da Roma in materia di "Codice degli Appalti" e "Industria 4.0". Per tutti questi motivi sciopereremo il 14 giugno: vogliamo che giunga forte e chiara al Governo la voce dei lavoratori metalmeccanici di tutta Italia. Non si può continuare a navigare a vista: c'è bisogno di nuove politiche industriali e di una rinnovata concertazione".