Fiera del Libro e dell'editoria: la serata con il Procuratore nazionale antimafia Franco Roberti.
Fiera del libro e dell'editoria, le officine Fornari al centro della cultura in un polo che attrae ogni fascia d'età, che interessa la folta platea di partecipanti.
Cerignola - sabato 23 settembre 2017
21.41
Fiera del libro e dell'editoria, le officine Fornari al centro della cultura in un polo che attrae ogni fascia d'età, che interessa la folta platea di partecipanti.
Una prima giornata, introdotta dalla Dott.ssa Rossella Bruno Presidente dell'Associazione "Oltre Babele", per discutere di lotta alla mafia e al terrorismo con il Procuratore Nazionale antimafia e antiterrorismo Dott. Francesco Roberti, autore del libro "Il contrario della paura. Perché terrorismo islamico e mafia possono essere sconfitti".
Un dialogo intenso quello col Procuratore Roberti, capace di mettere a nudo quelle che sono state le carenze nella lotta alla mafia "l'approccio dello Stato contro le mafie, il piu delle volte, è stato emergenziale, poco incisivo di fronte al fenomeno mafioso che invece è strutturale, si aggiunga che nel tempo le Istituzioni hanno mostrato grandi carenze dovute a gelosie e disorganizzazione avvantaggiando così il dilagarsi del fenomeno mafioso. Ha inciso molto anche la sfiducia dei cittadini nata dalla consapevolezza della mancanza di garanzia di protezione da parte dello Stato. Siamo al momento della svolta - aggiunge Roberti - Giovanni Falcone diceva che tocca a noi mettere in campo tutte le risorse per contrastare le mafie e conquistare la fiducia dei cittadini, oggi siamo al momento della svolta, è giunto il momento delle responsabilità in cui ad ognuno di noi tocca fare bene il proprio lavoro e comunicarlo perché tramite la comunicazione si fa cultura. Dopo l'ultima strage avvenuta a San Marco in Lamis la risposta delle istituzioni è stata forte e chiara, sono aumentati i controlli, sono intervenute tutte le forze ma occorre rafforzare molto le struttura di polizia sul territorio, stabilizzare i controlli ed in questo territorio si è avvertita molto la carenza di organico, intanto si sta conquistando la fiducia dei cittadini che iniziano a collaborare. Le mafie sono strutture criminali ma al tempo stesso agenzie di servizi, esistono perché c'è una richiesta di servizi che è di tipo protettivo, ci si rivolge ad esse per avere protezione e traggono molta forza al di fuori di esse, da quella parte politica che fa affari con le mafie e da quella parte di cittadini colluse per affari"
Parole incisive e concetti chiarissimi nell'affrontare il dibattito sui migranti, sul terrorismo internazionale "le istituzioni hanno messo in campo tutto il possibile per contrastare il Terrorismo ma il contrasto va fatto su due livelli, uno istituzionale giudiziario, l'altro religioso, umano, integrativo. Il nostro paese, come gran parte dei paesi occidentali, è a rischio ma avendo messo in campo tutte le risorse per intervenire abbiamo la coscienza tranquilla. Intanto dobbiamo assicurare integrazione e costruire processi tali da scongiurare l'acquisizione di manovalanza alla criminalità, che trova terreno fertile quando dilaga la povertà economica, sociale e culturale".
Al dibattito, nella fase introduttiva è intervenuto il Sindaco di Cerignola, avv. Francesco Metta, che ha marcato l'importanza della lettura e l'alto profilo della manifestazione, il Vescovo Mons. Luigi Renna che ha ricordato che l'8 Settembre 1999 , durante la festa padronale un uomo di nazionalità albanese perse la vita per mano del caporalato "la narrazione è terapeutica per la persona e la società, è cultura, da essa si trae la verità e se queste verità sull'immigrazione le dice un Procuratore non capisco perché alcune parti politiche dicano il contrario - molto marcato l'intervento del Vescovo in relazione all'ultimo delitto garganico - La giustizia è il nuovo nome del nostro territorio. Occorre riflettere molto sulla certezza del diritto che molte volte lascia a desiderare come nel caso degli ultimi delitti", la Sociologa Giovanna Montanaro che ha arricchito i momenti del dibattito tramite domande di approfondimento rivolte al Procuratore. Ha moderato il giornalista Mario Valentino.