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Fiera del Libro di Cerignola : Battista presenta “MIO PADRE ERA FASCISTA”
" Venerdì 23 settembre, alle ore 20,00, a Cerignola, nell'ambito della "Fiera del Libro" ...."
Cerignola - giovedì 22 settembre 2016
Comunicato Stampa
Pubblichiamo di seguito una nota stampa della Fondazione Tatarella : " Venerdì 23 settembre, alle ore 20,00, a Cerignola, nell'ambito della "Fiera del Libro" (dal 23 al 25 settembre nei locali delle Officine Fornari - Piano San Rocco), organizzata da OltreBabele con altri enti e associazioni, la Fondazione Tatarella ospita il giornalista e scrittore Pierluigi Battista che presenterà il suo ultimo libro edito da Mondadori, "Mio padre era fascista".
Con Battista, editorialista del Corriere della Sera, autore di numerosi libri, conduttore televisivo, dialogherà Salvatore Tatarella. L'incontro sarà moderato da Natale Labia, Vice Presidente dell'Ordine dei Giornalisti di Puglia.
Il libro di Battista racconta una storia intima e personale nella quale tanti italiani potranno riconoscersi: la sofferenza del padre inasprita da lui, dal figlio, che aveva scelto la "parte" opposta e rifiutava di ascoltare le sue ragioni. Un libro autobiografico, dunque, incentrato sulla figura del padre, Vittorio Battista, che morì a 68 anni, poco dopo la scomparsa di Giorgio Almirante, che fu il suo ultimo riferimento politico. Idee, quelle del padre, che Pierluigi Battista non condivideva. Un rapporto duro, aspro, conflittuale. Questo libro segna la riconciliazione tra il figlio ribelle ed il padre fascista.
Dal Libro
"Mio padre erano due. C'era mio padre integrato. E c'era quello apocalittico. C'era il borghese tranquillo che osservava con orgoglio una sua rigorosa etica del lavoro. E c'era il il fascista sconfitto e piagato che rimuginava senza sosta, nel suo foro interiore, risentimento e rabbia. C'era il conservatore e c'era il ribelle. C'era il professionista di successo, l'avvocato stimato nel mondo forense, che esibiva con fierezza la sua casa arredata con gusto tradizionale, la sua famiglia numerosa, i simboli del benessere. E c'era l'uomo intimamente devastato da una storia che lo aveva condannato, tormentato da un dolore indicibile, schiacciato da un'ombra pesante, mangiato dentro da un'ossessione che non lo abbandonava mai. C'era l'italiano solare, socievole, spiritoso, con un senso dell'umorismo che mi piace ricordare ancora arguto e sottile. E c'era un uomo, mio padre, divorato dal suo lato notturno, esacerbato, cupo, talvolta lugubre".
Biografia
Laureato in lettere moderne nel 1978 all'Università La Sapienza di Roma, Pierluigi Battista inizia la sua attività giornalistica nei mensili "MondOperaio" e "Pagina", successivamente collaboratore a "L'Espresso". Nel 1985 viene assunto come redattore, nella sede romana della Laterza, dal direttore editoriale Enrico Mistretta con cui instaura una collaborazione estremamente proficua. Nel 1988 inizia a lavorare per il settimanale "Epoca" e per il mensile "Storia Illustrata", entrambi diretti da Alberto Statera. Due anni più tardi si trasferisce al quotidiano "La Stampa" come responsabile della redazione romana ed editorialista. Nel 1996 accetta la proposta di Giuliano Ferrara e diviene suo vice a "Panorama". L'anno seguente Ferrara lascia la direzione del settimanale e Battista rientra a "La Stampa" come editorialista. Nel 2004 conduce il programma di approfondimento su Rai 1 "Batti e ribatti". Dal 2005 al marzo 2009 è vicedirettore del "Corriere della Sera", con delega per le pagine culturali. Nell'aprile 2009 è tornato a Roma come inviato editorialista del quotidiano di via Solferino. Dall'inizio del 2009 tiene regolarmente una rubrica ("Finale di partita") di attualità e costume su "Magazine", settimanale del Corriere della Sera. Ha condotto tre edizioni della trasmissione televisiva di LA7 "Altra Storia". Attualmente è editorialista de Il Corriere della Sera."
Con Battista, editorialista del Corriere della Sera, autore di numerosi libri, conduttore televisivo, dialogherà Salvatore Tatarella. L'incontro sarà moderato da Natale Labia, Vice Presidente dell'Ordine dei Giornalisti di Puglia.
Il libro di Battista racconta una storia intima e personale nella quale tanti italiani potranno riconoscersi: la sofferenza del padre inasprita da lui, dal figlio, che aveva scelto la "parte" opposta e rifiutava di ascoltare le sue ragioni. Un libro autobiografico, dunque, incentrato sulla figura del padre, Vittorio Battista, che morì a 68 anni, poco dopo la scomparsa di Giorgio Almirante, che fu il suo ultimo riferimento politico. Idee, quelle del padre, che Pierluigi Battista non condivideva. Un rapporto duro, aspro, conflittuale. Questo libro segna la riconciliazione tra il figlio ribelle ed il padre fascista.
Dal Libro
"Mio padre erano due. C'era mio padre integrato. E c'era quello apocalittico. C'era il borghese tranquillo che osservava con orgoglio una sua rigorosa etica del lavoro. E c'era il il fascista sconfitto e piagato che rimuginava senza sosta, nel suo foro interiore, risentimento e rabbia. C'era il conservatore e c'era il ribelle. C'era il professionista di successo, l'avvocato stimato nel mondo forense, che esibiva con fierezza la sua casa arredata con gusto tradizionale, la sua famiglia numerosa, i simboli del benessere. E c'era l'uomo intimamente devastato da una storia che lo aveva condannato, tormentato da un dolore indicibile, schiacciato da un'ombra pesante, mangiato dentro da un'ossessione che non lo abbandonava mai. C'era l'italiano solare, socievole, spiritoso, con un senso dell'umorismo che mi piace ricordare ancora arguto e sottile. E c'era un uomo, mio padre, divorato dal suo lato notturno, esacerbato, cupo, talvolta lugubre".
Biografia
Laureato in lettere moderne nel 1978 all'Università La Sapienza di Roma, Pierluigi Battista inizia la sua attività giornalistica nei mensili "MondOperaio" e "Pagina", successivamente collaboratore a "L'Espresso". Nel 1985 viene assunto come redattore, nella sede romana della Laterza, dal direttore editoriale Enrico Mistretta con cui instaura una collaborazione estremamente proficua. Nel 1988 inizia a lavorare per il settimanale "Epoca" e per il mensile "Storia Illustrata", entrambi diretti da Alberto Statera. Due anni più tardi si trasferisce al quotidiano "La Stampa" come responsabile della redazione romana ed editorialista. Nel 1996 accetta la proposta di Giuliano Ferrara e diviene suo vice a "Panorama". L'anno seguente Ferrara lascia la direzione del settimanale e Battista rientra a "La Stampa" come editorialista. Nel 2004 conduce il programma di approfondimento su Rai 1 "Batti e ribatti". Dal 2005 al marzo 2009 è vicedirettore del "Corriere della Sera", con delega per le pagine culturali. Nell'aprile 2009 è tornato a Roma come inviato editorialista del quotidiano di via Solferino. Dall'inizio del 2009 tiene regolarmente una rubrica ("Finale di partita") di attualità e costume su "Magazine", settimanale del Corriere della Sera. Ha condotto tre edizioni della trasmissione televisiva di LA7 "Altra Storia". Attualmente è editorialista de Il Corriere della Sera."