FdI: Cerignola, città allagata in poche ore tra impotenza amministrativa e sciatteria
La pioggia consistente delle ultime ore ancora una volta mette in evidenza i limiti del nostro sistema di deflusso delle acque, anche nel centro cittadino
Cerignola - venerdì 17 novembre 2017
18.02 Comunicato Stampa
CERIGNOLA - La pioggia consistente delle ultime ore ancora una volta mette in evidenza i limiti del nostro sistema di deflusso delle acque, anche nel centro cittadino, tra impotenza amministrativa e sciatteria nelle manutenzioni. Cerignola si è allagata in poche ore, paralizzandosi anche dove, recenti realizzazioni, avrebbero potuto far pensare a soluzioni meno faticose in simili situazioni.
Dalla scorsa notte, dal cielo è stato un crescendo di acqua che, finalmente, dopo mesi pressoché interrotti di siccità, è caduta a bagnare sì i nostri 60mila ettari di agro, sì a riempire i vasconi per le acque irrigue, ma anche a mettere in seria difficoltà la viabilità anche urbana ed il corretto svolgimento delle lezioni in alcune scuole.
INCROCI E QUARTIERI | Incroci bloccati un po' ovunque, specie nelle zone più depresse: quello di Via Borsellino con Via Milano, quello in Via Dalla Chiesa e Via Tiroasegno, quello di Via Napoli. E poi i "soliti" quartieri che si inondano: Pozzo Carrozza e Torricelli su tutti. E la zona della scuola media Paolillo, più volte oggetto di proclami rassicuranti e trionfalistici in campagna elettorale, perché vanta tra i residenti esponenti dell'attuale giunta comunale.
E gli esempi potrebbero continuare, fino al lago della rotatoria ad "assorbente" del Cimitero, dove la canalizzazione del traffico tutto fa tranne che "assorbire", perché l'acqua defluisce assai a fatica. Situazione analoga si presentò in Viale di Levante nell'era del sindaco Matteo Valentino, quando ai dossi fu dimenticata la canalina di scorrimento dell'acqua, e la scuola elementare Di Vittorio pareva puntualmente un castello col fossato attorno.
EDIFICI PUBBLICI | Ma la pioggia, abbondante e concentrata fatalmente all'ora di punta di inizio e fine della mattinata lavorativa e scolastica, non ha risparmiato gli istituti pubblici: pioveva all'interno dell'ex tribunale (sede del Giudice di Pace e del Consorzio Bacino Fg 4); gocce abbondanti anche all'interno della scuola media Pavoncelli; nella primaria Di Vittorio ha ripreso a piovere nella zona il cui solaio era stato riparato quest'estate con oltre 200mila euro spesi; diluviava nel liceo artistico, che per questo resterà chiuso 2 giorni.
LAVORI MALFATTI E ABBANDONO | E, mentre i cantieri di Via Borsellino e Via Falcone sono lasciati pericolosamente senza alcuna segnalazione, per il meteo o scarsa vigilanza, la pioggia di queste ore ha evidenziato una volta di più qualche problema, oltre la sempreverde insufficienza della rete fognaria: alcuni lavori nelle scuole non sono eseguiti a regola d'arte; il Comune è platealmente in ritardo sulle manutenzioni ai tombini, vittime anche dell'inciviltà di chi abbandona rifiuti per strada, ma troppo spesso sporchi per mancata pulizia; e la Provincia anche quest'anno non ha effettuato gli interventi ordinari nelle scuole di competenza, vittima di inconsistenza amministrativa e politica, oltre che sempre più offesa e sminuita dai tagli di risorse della riforma Del Rio del 2013, che lascia intatte le deleghe alle mai soppresse province, di fatto però non assicurando i fondi per i servizi principali del caso: strade e istituti scolastici secondari.
Dalla scorsa notte, dal cielo è stato un crescendo di acqua che, finalmente, dopo mesi pressoché interrotti di siccità, è caduta a bagnare sì i nostri 60mila ettari di agro, sì a riempire i vasconi per le acque irrigue, ma anche a mettere in seria difficoltà la viabilità anche urbana ed il corretto svolgimento delle lezioni in alcune scuole.
INCROCI E QUARTIERI | Incroci bloccati un po' ovunque, specie nelle zone più depresse: quello di Via Borsellino con Via Milano, quello in Via Dalla Chiesa e Via Tiroasegno, quello di Via Napoli. E poi i "soliti" quartieri che si inondano: Pozzo Carrozza e Torricelli su tutti. E la zona della scuola media Paolillo, più volte oggetto di proclami rassicuranti e trionfalistici in campagna elettorale, perché vanta tra i residenti esponenti dell'attuale giunta comunale.
E gli esempi potrebbero continuare, fino al lago della rotatoria ad "assorbente" del Cimitero, dove la canalizzazione del traffico tutto fa tranne che "assorbire", perché l'acqua defluisce assai a fatica. Situazione analoga si presentò in Viale di Levante nell'era del sindaco Matteo Valentino, quando ai dossi fu dimenticata la canalina di scorrimento dell'acqua, e la scuola elementare Di Vittorio pareva puntualmente un castello col fossato attorno.
EDIFICI PUBBLICI | Ma la pioggia, abbondante e concentrata fatalmente all'ora di punta di inizio e fine della mattinata lavorativa e scolastica, non ha risparmiato gli istituti pubblici: pioveva all'interno dell'ex tribunale (sede del Giudice di Pace e del Consorzio Bacino Fg 4); gocce abbondanti anche all'interno della scuola media Pavoncelli; nella primaria Di Vittorio ha ripreso a piovere nella zona il cui solaio era stato riparato quest'estate con oltre 200mila euro spesi; diluviava nel liceo artistico, che per questo resterà chiuso 2 giorni.
LAVORI MALFATTI E ABBANDONO | E, mentre i cantieri di Via Borsellino e Via Falcone sono lasciati pericolosamente senza alcuna segnalazione, per il meteo o scarsa vigilanza, la pioggia di queste ore ha evidenziato una volta di più qualche problema, oltre la sempreverde insufficienza della rete fognaria: alcuni lavori nelle scuole non sono eseguiti a regola d'arte; il Comune è platealmente in ritardo sulle manutenzioni ai tombini, vittime anche dell'inciviltà di chi abbandona rifiuti per strada, ma troppo spesso sporchi per mancata pulizia; e la Provincia anche quest'anno non ha effettuato gli interventi ordinari nelle scuole di competenza, vittima di inconsistenza amministrativa e politica, oltre che sempre più offesa e sminuita dai tagli di risorse della riforma Del Rio del 2013, che lascia intatte le deleghe alle mai soppresse province, di fatto però non assicurando i fondi per i servizi principali del caso: strade e istituti scolastici secondari.