Cronaca
Evasione, spaccio, esecuzione di ordine di carcerazione. Quattro arresti.
Quattro arresti da parte della compagnia dei carabinieri a Cerignola, Trinitapoli e S. Ferdinando.
Cerignola - sabato 13 gennaio 2018
14.52 Comunicato Stampa
Continuano a portare risultati gli incessanti servizi di pattugliamento del territorio effettuati dai Carabinieri della Compagnia di Cerignola che, nei giorni scorsi, hanno tratto in arresto quattro persone, di cui tre nella flagranza del reato ed uno in esecuzione di un provvedimento dell'Autorità Giudiziaria.
A Cerignola, a finire in manette, entrambi per il reato di evasione, sono stati GAMMINO STEFANIA, cl. '85, e ROMAGNUOLO VINCENZO, cl. '77, entrambi pregiudicati del posto. I due, ristretti ai domiciliari, la prima per l'accoltellamento di cui si era resa protagonista nei giorni precedenti, ed il secondo per un furto in abitazione commesso nell'agosto dell'anno scorso, sono stati sorpresi dai militari della locale Stazione all'esterno delle proprie abitazioni. Entrambi, su disposizione del P.M. di turno, sono stati risottoposti agli arresti domiciliari.
A Trinitapoli e San Ferdinando di Puglia i militari della Stazione di Trinitapoli, coordinati dal Comando Compagnia di Cerignola, hanno arrestato DALUISO LORENZO, cl. '97, e hanno deferito in stato di libertà S.M. cl. 97, entrambi per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. I militari, nel corso di una perquisizione domiciliare effettuata presso l'abitazione del Daluiso, hanno trovato 40 grammi di hashish ed 8 di marijuana, oltre a 5 cartucce cal. 7,65 e 6,35. Il secondo, invece, sottoposto a perquisizione personale, è stato trovato in possesso di 5 grammi di marijuana e di un bilancino di precisione. Daluiso, su disposizione del P.M. di turno, è stato sottoposto agli arresti domiciliari.
Sempre a Trinitapoli, poi, i Carabinieri hanno rintracciato e tratto in arresto in esecuzione di un ordine di carcerazione HAJBI AMINE, cl. '88, pregiudicato originario del Marocco. Il provvedimento, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Foggia, ne ha disposto la traduzione in carcere, dove sconterà la pena residua di 2 anni e 11 mesi per furto e rapina, commessi a Trinitapoli nel 2012.